Azioni Italia @@@ X gli amici di ettore_61 e non solo @@@ (3 lettori)

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ettore_61

?????????????????????
spmib a 1 minuto

Dove ci portera' quel triangolino.....

Ha tutta l'aria di essere di continuazione......

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dona46

Forumer storico
Per coloro che volessero effettuare acquisti di tipo “speculativo”, invece, consiglio di approfittare dei vuoti di acquisto e dei “minicrolli” che continuano a verificarsi sui singoli titoli, anche su quelli ad alta capitalizzazione (il caso di Luxottica (Milano: LUX.MI - notizie) è esemplare al riguardo, con un -14% nell'intraday giovedì 7 e +10% dal minimo di giovedì 7 al massimo del giorno successivo). Opportunità in tal senso potrebbero essere offerte da titoli come Tiscali (TIS.MDD - notizie) , accompagnati da alti volumi ed alta volatilità, come anche da altri titoli non meno interessanti. Continuo a raccomandare particolare cautela sulle small caps, contraddistinte da bassi volumi di negoziazione ed alto spread tra prezzi di acquisto e di vendita, e quindi particolarmente esposte alle speculazioni ribassiste (che in questo periodo imperversano, ripeto, indisturbate, a causa dello squilibrio creatosi tra grossi speculatori e traders a danno di questi ultimi), nonostante alcune di esse quotino a prezzi obbiettivamente interessanti (vedi Fidia (Milano: FDA.MI - notizie) , Ciccolella (Milano: CC.MI - notizie) , Esprinet (Milano: PRT.MI - notizie) , Eurotech (Milano: ETH.MI - notizie) , Csp (CSPI - notizie) ed altre), sempre tenendo presente che eventuali impennate dei prezzi delle small caps sono particolarmente pericolosi in un contesto come quello attuale se non sono supportati da motivazioni rilevanti e da aumento dei volumi in acquisto.

Tornando agli indici, la mia personale opinione è che, nel caso di persistenza del sentiment negativo, un eventuale test dei recenti minimi potrebbe aprire le porte ad un rimbalzo e ad una successiva figura ad “U”, come anche una rottura al ribasso dei supporti potrebbe aprire le porte ad uno “sliding” e poi ad un leggero rialzo, quindi anche in questo caso con una figura ad “U”. Uno scenario di questo tipo sembra ideale per un piano di acquisto con orizzonte temporale di alcuni mesi, coerente con l'ipotesi di una fase recessiva o comunque negativa fino al quarto trimestre dell'anno in corso.

Riguardo all'andamento dei singoli settori del mercato, ci attendiamo un trend sostanzialmente laterale per il comparto energetico e multiutilities, anche qui con possibilità di formazione di una figura grafica ad “U”, mentre ipotizziamo una maggiore reattività del settore media, hi-tech e internet, sia a causa dei continui rumors e delle operazioni di M&A, sia anche a causa della minore ciclicità di tale comparto. Anche sul settore health-care rimaniamo moderatamente positivi, considerandolo un settore tutto sommato difensivo con potenziale di crescita degli utili. Consigliamo maggiore prudenza sui ciclici e sul settore del lusso, nonché anche sul comparto finanziario, anche se su quest'ultimo la recente debacle dovuta alla crisi del credito ha portato alcuni titoli a quotazioni molto invitanti, sempre a condizione che le aziende emittenti abbiano una esposizione scarsa o nulla su prodotti finanziari ad alto rischio. Invitiamo alla prudenza sul comparto immobiliare in quanto è ancora presto per capire quanto la caduta dei valori negli Usa si rifletterà sui valori immobiliari di casa nostra.

Infine invito a monitorare l'andamento dei prezzi del greggio, che può con tutta probabilità fungere da “termometro” della situazione economica in evoluzione, e che nei prossimi mesi è atteso in oscillazione tra gli 85 e i 95 dollari al barile, con possibilità di ulteriori discese in caso di peggioramento del quadro macroeconomico, e dei prezzi dell'oro, sui quali si attende una pausa di riflessione con andamento sostanzialmente laterale, con possibilità di spinte al ribasso a causa del possibile intensificarsi di posizioni “put” da parte delle aziende di estrazione, a cui potrebbe seguire una impennata verso, e forse anche oltre, quota 1000 dollari l'oncia. A tale proposito torno a ricordare che l'oro, per la sua natura di bene rifugio, potrebbe avere una performance positiva anche in vista di un ulteriore deterioramento del quadro macroeconomico mondiale.
 

dona46

Forumer storico
molla telecom che ci sono titoli più

birichini



La persistente tendenza da parte dell'indice a formare massimi e minimi discendenti depone a sfavore di un immediato colpo di reni. Piuttosto si va profilando l'interessamento degli ultimi supporti – 32740 per l'indice S&P-MIB e 24980 per l'indice Mibtel – prima dei minimi del 22-23 gennaio. Se questa fase è meno burrascosa di quella sperimentata nel mese passato, è solo per la inevitabile contrazione della volatilità in vigore da alcuni giorni, dopo che la medesima ha raggiunto picchi vertiginosi: l'ampiezza delle bande di Bollinger ha sfiorato il 20%, vale a dire oltre tre deviazioni standard sopra la media dell'ultimo anno di questo dato. E' verosimile ritenere che questo comportamento – che si riflette in range giornalieri relativamente ristretti – perduri ancora per diverso tempo; ma ciò per l'appunto non impedirà al mercato di rivisitare i minimi di gennaio, se gli ultimi supporti saranno violati in sede di chiusura.
Tutto ciò nel momento in cui ci apprestiamo a raggiungere una scadenza ciclica come quella di domani – Bradley date – che si proponeva come probabile top, ma che a questo punto potrebbe fungere da bottom.

TELECOM ITALIA (Milano: TIT.MI - notizie) . Quotazioni di nuovo a ridosso del supporto a 1.93-1.95 euro prima dei minimi di agosto. L'indice di categoria europeo è reduce dal test del long stop mensile, il che in teoria dovrebbe incoraggiare, ma Telecom Italia è la peggiore per forza relativa a livello continentale.
 

ettore_61

?????????????????????
il mattone

ANSA) - ROMA, 11 FEB - Rallenta la "febbre del mattone": per vedere un immobile sono ora necessari 135 giorni - circa 4,5 mesi - contro i 118 giorni che bastavano solo fino a sei mesi fa. In pratica per trovare un acquirente, è necessario pazientare circa 15 giorni in più. L'indicazione che il mercato immobiliare sta cambiando arriva da una delle catene di agenzie di compra-vendita, "Tecnocasa", che non quantifica l'effetto che i maggiori tempi necessari hanno sul prezzo, pur segnalando un leggero ribasso. La fine della corsa al mattone segna infatti una difficoltà di incontro tra domanda e offerta immobiliare che - secondo Tecnocasa - è legata al rialzo dei tassi d'interesse degli ultimi mesi che hanno portato in avanti i tempi di presenza degli immobili sul mercato. L'indagine di Tecnocasa analizza i tempi di vendita in una decina di città italiane e le relative province. Se Firenze si conferma la più dinamica con una media di 106 giorni, Verona è la città in cui le transazioni avvengono più lentamente: ci vogliono ben 175 giorni - cioé quasi sei mesi - per fare incontrare la domanda del proprietario e l'offerta dell'acquirente. A ruota ci sono Bari con 161 e Bologna con 153 giorni. Mentre a Milano per vendere casa vanno preventivati 4,5 mesi (135 giorni) di attesa e contrattazioni, a Roma ne servono 4 tondi (119 giorni). E, se poi la casa si trova in provincia, i tempi continuano a salire: il "timing del Day On Market" - come Tecnocasa definisce il periodo in cui l'immobile rimane in vendita - è intorno ai 142 giorni, con un "effetto lumaca" evidentissimo soprattutto nella provincia di Bologna dove servono 217 giorni (7,2 mesi) per portare a termine una vendita, contro i 153 giorni (5,1 mesi) impiegati nel capoluogo per piazzare una casa. Nelle grandi città - in base ai dati Tecnocasa - appare quindi relativamente più semplice vendere immobili rispetto ai capoluoghi di provincia e ai comuni dell'hinterland. I maggiori tempi di vendita hanno ovviamente effetto anche sui prezzi, segno che una contenuta riduzione è ormai iniziata. Lo conferma anche Fabiana Megliola, la responsabile dell'Ufficio Studi "Tecnocasa", che però non quantifica la riduzione: una valutazione più precisa potrà essere fatta solo nei prossimi mesi.(ANSA).

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