speravo in una schiarita ma
Mattinata a due velocità per le Borse europee che in seguito ad un'apertura sostanzialmente hanno cercato in un primo momento di recuperare posizioni, tanto da arrivare a segnare rialzi anche nell'ordine di mezzo punto percentuale. In seguito però si è avuta una brusca inversione di tendenza, complice anche il progressivo peggioramento dei futures Usa, che ha portato un'ondata di vendite in Europa. Negli ultimi minuti gli indici continuano a viaggiare a non molta distanza dai minimi segnati nel corso della mattinata. Riesce a difendersi un po' meglio il Ftse100 che perde lo 0,75%, mentre arretrano con più decisione il Dax30 e il Cac40 (Parigi: (Pubblicità)
I
notizie) che flettono rispettivamente dell'1,25% e lo 0,96%%.
La peggiore performance è quella di Piazza Affari che dopo aver mostrato una buona forza relativa nelle ultime sessioni, quest'oggi perde più delle altre piazze europee. L'indice S&P/Mib infatti lascia sul parterre l'1,28% a ridosso dei 32.750 punti.
In fondo al listino troviamo Fiat (Milano: F.MI - notizie) che accusa un ribasso di oltre cinque punti, pagando pegno non solo per i dati sulle immatricolazioni di febbraio ma anche per le negative indicazioni arrivate dal Ceo di Peugeot (Parigi: FR0000121501 - notizie) , che ha rivisto al ribasso le aspettative di crescita in Europa per l'anno in corso.
Scivolone anche per Alitalia (Milano: AZA.MI - notizie) che arretra di quasi cinque punti, ma le vendite colpiscono in maniera pesante anche STM che viaggia in rosso del 3,39%, sulla scia delle cattive notizie che arrivano da oltreoceano, dove Intel (NASDAQ: INTC - notizie) ha rivisto al ribasso le previsioni sui margini del primo trimestre.
In difficoltà gli assicurativi con Fondiaria-Sai e Generali che arretrano del 3,43% e dell'1,85%, ma non riescono a fare tanto meglio Alleanza e Unipol (Milano: UNI.MI - notizie) , entrambi in calo di un punto e mezzo. Vendite sui bancari con Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) che flette di quasi tre punti dopo aver annunciato ieri la cessione della sua partecipazione in NordEst Banca. In ribasso di oltre due punti Banco Popolare e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) , seguiti da Unicredit, Intesa Sanpaolo (Milano: ISP.MI - notizie) e Monte Paschi tutti in discesa di oltre un punto e mezzo.
Gli elevati prezzi del petrolio offrono un parziale sostegno al settore energy, con ENI (Milano: ENI.MI - notizie) in calo dello 0,53%, preceduto da Saipem (Milano: SPM.MI - notizie) che si mantiene poco al di sopra della parità con un frazionale progresso dello 0,07% e riesce a fare ancora meglio Tenaris (Milano: TEN.MI - notizie) che scatta in avanti di quasi due punti.
Si piega al volere dei ribassisti anche Telecom Italia (Milano: TIT.MI - notizie) che dopo aver resistito per buona parte della mattinata ora perde l'1,35%. Tra i titoli capaci di muoversi in controtendenza troviamo invece Parmalat (LCSA3.SA - notizie) che sale dell'1,58%, spinto in avanti dalle possibili manovre al vertice in vista della scadenza del board ad aprile.
Negative intanto le indicazioni che giungono dai listini d'oltreoceano che dopo la chiusura contrastata di ieri oggi dovrebbe cedere nuovamente il passo alle vendite. Entrambi i futures, pur avendo già recuperato dai minimi segnati nel corso della mattinata, si presentano ancora in netto calo. Il contratto sull'S&P500 cede infatti lo 0,68%, muovendosi di pari passo con quello sul Nasdaq (NASDAQ: notizie) che registra la stessa variazione percentuale.
Per la seduta odierna non si segnalano appuntamenti di rilievo sul fronte macro, e l'unico evento degno di nota è un intervento del presidente della Fed. Ben Bernanke parlerà alle 15 ora italiana sul tema dei pignoramenti, anche se non sono attese novità tali da avere impatti significativi sui listini.
