3D libero a tutti, belli e brutti!

e siamo ancora qua a raccontarla
ricordo che a militare giocavo nella nazionale di calcio della Marina Militare, era un sabato mattina e al pomeriggio avevamo una partita importante, davanti a me avevo un militare che stava facendo la punturona e il prox sarei stato io, in quel momento passa il capitano di vascello che era il mio allenatore mi disse testuali parole: che c.azzo fai qui?? la puntura comandante, ma non dire ca..ate che non serve a un c.zzo, vieni via che andiamo al campo. E saltai la punturona. :d::d: in marina all'epoca si facevano 18 mesi, e le punturone erano 3, non ne feci una!!:);)
 
Buongiorno.. Ero indeciso se postare.. Lo faccio ora... Ognuno si faccia la propria idea..


esattamente

stavo per postare questo articolo


Si parla di una probabilità del 50%. A cosa serve un vaccino cosi??
 
bisogna valutare il rischio rendimento...come in borsa
uno dei rischi non considerati e' che quando in terapia intensiva si dovra' decidere chi si e chi no....uno che ha sposato il no avra' dei problemi

ho rifiutato tutte le cure tradizionali per un tumore(mia madre) e ogni volta che abbiamo bisogno notiamo l'ostracismo
 
sui rischi guardatevi pure gli effetti a lungo termine del covid....problemi ovunque
il fatto che uno si salvi non e' sufficiente se poi gli resta il fiato corto per far 2 scalini visto che il polmone e' cicatrizzato e i vasi mezzi otturati

Abbiamo analizzato 41 polmoni di persone decedute per Covid — commenta Giacca — Una prima informazione riguarda la coagulazione, peraltro già nota. Il virus provoca, all’interno dei vasi polmonari (ma non solo, ndr) la formazione di coaguli di sangue che ostruiscono la circolazione sanguigna (ed è questo che giustificherebbe l’uso dell’eparina che, appunto, scioglie questi coaguli, ndr).
Ma è la seconda osservazione la più rilevante e inedita, che potrebbe portare a nuove terapie. «Il virus provoca una “fusione” delle cellule polmonari che, in termini tecnici, si chiamano “sincizi” — chiarisce Giacca — E questo potrebbe spiegare perché il virus fa così tanti danni, anche a lungo termine. Ma potrebbe anche fornire qualche suggerimento per lo studio di nuovi farmaci, capaci di inibire la formazione di questi sincizi». La ricerca è già all’opera.
 

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