(4) Gli amici di Ettore_61 e non solo..... (10 lettori)

veilfast

Forumer storico
Italia, la casa dei giochi

Un fiume di denaro verso slot, scommesse, lotterie, partite online. Per molti è la speranza di sfuggire alla crisi.

L’equazione, insomma, sarà anche banale ma sembra funzionare.
Di sicuro ci credono le società del settore che vivisezionano vizi e vezzi dei giocatori italiani per calibrare le nuove mosse e occupare le posizioni migliori: «Nelle crisi economiche si taglia il voluttuario però c’è sempre l’inseguimento del sogno», parola di Mauro Pizzigati, presidente del Casinò di Venezia.
È una partita di scacchi che crea anche situazioni curiose.
In contemporanea, la scorsa settimana, sono state annunciate due operazioni speculari.
La Snai ha dato il via alla sperimentazione di un privé, ovvero una sala dotata di una certa riservatezza, confortevole, servita di attrezzature tecnologiche nonché pasticcini e aperitivi, quanto di più lontano, insomma, dalle antiche sale corse, fumoso, generalmente sporche e malfrequentate, che furono il nido degli scommettitori sui cavalli.
La Snai ha sede a Porcari, provincia di Lucca, zona di campanili e media industria intraprendente.
E il primo privé lo apre lì – nome ufficiale Lounge & Bet, inaugurazione prevista per Halloween – sopra una sala da gioco tradizionale – che oggi, comunque, è ben lontana dal cliché appannato di un tempo – e accanto al quartiere generale della società che è quotata in borsa: ormai, dalla posizione dominante nell’ippica (70%) ha esteso il suo campo d’azione a tutte le scommesse (sportive e no) e alle slot machines.
È solo una tappa, spiega il presidente Maurizio Ughi: «Una sperimentazione.
 

Franco 52

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11:12 - Deficit/Pil: Istat rivede al ribasso dato 2007 dall'1,9 all'1,6% (RCO)
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Migliora l'avanzo primario; debito ritoccato al rialzo

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 22 ott - Nel 2007,
l'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche e'
diminuito di oltre 25 miliardi rispetto all'anno precedente,
attestandosi sul livello di -24.094 milioni, pari all'1,6%
del Pil (3,4% nel 2006). Istat ha rivisto al ribasso il dato
(dal precedente 1,9%) in occasione della Notifica all'Ue; la
revisione si deve alla nuova classificazione di Equitalia.
Il debito e' stato pari a 1.598,971 miliardi, il 104,1% del
Pil (dal 104% precedente e dal 106,9% del 2006). L'avanzo
primario sale al 3,4% del Pil (3,1% precedente e 1,3% nel
2006).
Bab-y-

(RADIOCOR) 22-10-08 11:12:13 (0107)news 3 NNNN
 

Franco 52

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11:05 - *** Crisi mercati: per economisti Ubs verso una recessione globale
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Italia,battuta d'arresto drastica causa problemi strutturali


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 22 ott - Continua a
peggiorare la diagnosi sullo stato di salute dell'economia
mondiale. Lo scenario e' di una recessione globale per gli
economisti di Ubs, che hanno rivisto al ribasso le stime di
crescita globale al 3,7% nel 2008 e al 2,4% nel 2009 per il
"notevole acuirsi della crisi dei mercati finanziari e del
credito". Previsti "almeno quattro trimestri di contrazione
economica" negli Usa, recessione "inevitabile" in Europa e
"considerevole rallentamento" in Asia. La battuta d'arresto
sara' drastica in Paesi con problemi strutturali come
l'Italia.
Red-gli-

(RADIOCOR) 22-10-08 11:05:53 (0103)ASS,news 3 NNNN
 

Franco 52

Banned
11:29 - Crisi mercati: per economisti Ubs verso una recessione globale -2-
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Previsti ulteriori tagli dei tassi Usa ed europei

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 22 ott - All'inizio
dell'anno - rileva lo studio - gli Stati Uniti hanno cercato
di opporsi a una recessione operando tagli dei tassi
aggressivi e mettendo a punto un consistente pacchetto
fiscale. Tuttavia, in seguito alle persistenti flessioni sul
mercato azionario e immobiliare e alla sempre piu' evidente
stretta creditizia, una recessione piu' marcata appare ormai
inevitabile, scrivono gli economisti di Ubs che prevedono
che da meta' 2008 si sia instaurata una contrazione della
performance economica Usa che si protrarra' per almeno
quattro trimestri. Le previsioni sono di un calo del Pil Usa
dello 0,7% nel 2009, dopo +1,3% nel 2008 e di una crescita
del 2,5% nel 2010. Poiche' per correggere gli squilibri delle
economie domestiche americane, che da anni vivono al di
sopra dei propri mezzi, sara' necessaria una fase di
adeguamento prolungata, la ripresa iniziera' molto lentamente
a partire dalla meta' del prossimo anno e nell'immediato
futuro l'economia a stelle e strisce crescera' ben al di
sotto del tasso tendenziale ipotizzato finora di oltre il
3%. In questo contesto, gli economisti del gruppo elvetico
prevedono ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed
nonche' altri programmi di sostegno a livello fiscale.
La crisi colpira' duramente anche l'Europa, contagiata dalla
debolezza congiunturale globale e dalla crisi dei mercati
finanziari. Per l'Eurozona dopo +1,2% nel 2008, la stima e'
di una contrazione dello 0,3% l'anno prossimo e di un
rimbalzo dell'1% nel 2010. Ancora piu' difficile il quadro
per la Gran Bretagna, che paghera' il salato conto della
sopravvalutazione del mercato immobiliare (come la Spagna).
Il Pil del Regno Unito dal +1,2% del 2008 passera' a -1,4%
nel 2009 per poi risalire a +0,8% nel 2010. In alcuni Paesi,
come Germania e Svizzera, dove negli ultimi anni non si sono
verificati eccessi ne' del mercato immobiliare ne' dei consumi
privati, dovrebbero uscire da questa situazione piu'
facilmente. Neppure la Svizzera, tuttavia, riuscira' a
sottrarsi a un periodo di stagnazione (+0,2% nel 2009) data
la forte dipendenza dalle esportazioni e la notevole
importanza del settore finanziario. Nel complesso gli
economisti di Ubs si aspettano che l'Europa entri in una
recessione quasi contemporaneamente agli Usa e prevedono
ulteriori tagli dei tassi anche da parte delle banche
centrali europee. Anche in Asia la crisi avra' sensibili
ripercussioni, in particolare nelle economie aperte e di
piccole dimensioni. In base alle stime di Ubs, nel 2009
l'economia del Giappone nella migliore delle ipotesi sara'
stagnante. I Paesi piu' grandi, come Cina, India o Indonesia,
dove la quota dell'export e' piu' contenuta rispetto alle
economie asiatiche piu' piccole, dovrebbero invece registrare
un andamento leggermente migliore. La Cina in particolare,
che contribuisce per circa il 40% alla performance economica
asiatica (escluso il Giappone), dispone di un margine di
manovra in ambito di politica fiscale e monetaria per far
fronte a un calo della crescita economica ben al di sotto
dell'8%.
Red-gli-

(RADIOCOR) 22-10-08 11:29:42 (0117) 3 NNNN

 

Franco 52

Banned
11:51 - Borsa: Rbs taglia a sell rating Intesa Sp (-2,2%) e Unicredit (-2,4%)
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 22 ott - Banche in calo
a piazza Affari con gli investitori che iniziano a fare i
conti con i timori di recessione oltre che con la crisi
finanziaria. All'indomani delle dichiarazioni di Silvio
Berlusconi, il quale ha sottolineato che altre due-tre
banche, a parte Unicredit, "avranno dei vantaggi ad
aumentare il proprio capitale, trovando naturalmente i mezzi
sul mercato", Royal Bank of Scotland (Rbs) ha tagliato il
giudizio su Intesa Sanpaolo (-2,25% a 3,04 euro) e Unicredit
(-2,44% a 2,195 euro) da hold a sell e il target price
dell'istituto guidato da Alessandro Profumo da 5 a 2 euro.
Ieri inoltre Jp Morgan, in un report, ha spiegato che le
banche italiane avrebbero ancora un deficit da colmare di 18
miliardi di euro di capitale per raggiungere un coefficiente
core Tier 1 in media dell'8%. Secondo la banca d'affari Usa
le banche che hanno bisogno di piu' capitale sono Unicredit,
Intesa Sanpaolo, Mps (-1,22%) e il Banco Popolare (+0,66%)
mentre Mediobanca (-1,20%) e' l'unico istituto con una
situazione adeguata (10,7%). Anche Jp Morgan ieri aveva
ridotto il prezzo obiettivo di Unicredit (da 4,07 a 3,76 con
overweigt) e di Intesa Sanpaolo (da 4,77 a 4,48 euro con
neutral), oltre a Mps da 1,67 a 1,60, il Banco
Popolare da 14,55 a 12,54 euro, Bpm (-2,49%) da 8,06 a 6,95
euro, Mediobanca da 12,1 a 11,18 e Ubi (-2,76%) da 17,49 a
13,98 euro.
Liz-b

(RADIOCOR) 22-10-08 11:51:24 (0132) 5 NNNN
 

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