45 Years in Wall Street (1 Viewer)

borseggiatore1

Forumer attivo
Ciao Superbaffone e ciao duck :cin:

Prima di tutto chiedo scusa a molti di voi che mi hanno scritto via email di cui non ho risposto :-(

Se non ho risposto e stato solo perchè sono impegnato in tutt'altre cose e raramente vado ad aprire l'email di Yahoo e quella volta che lo faccio mi trovo centinaie di email di amici con svariate richieste, dalla cortese domanda di che fine ho fatto a finire con le richieste più strane del tipo cosa fare per i prossimi giorni.

In ogni caso mi sembra scortese rispondere solo a pochi :rolleyes:

Quindi vi richiedo di nuova scusa.

Allora............ a riferimento delle svariate richieste non mi sta bene e non mi piace dare delle indicazioni precise.

Considerate quello che scrivo un " PENSIERO ad ALTA VOCE " da monitorare solo per curiosità e non per fare trading.

Anche perchè sono anni che non seguo i mercati è non ho nemmeno METASTOCK installato sul PC, quindi ho dato uno sguardo sui grafici on-line.

PENSIERO AD ALTA VOCE - NON USARE PER FARE TRADING
-
1-Ci saranno compresa oggi 5 sedute che porteranno il trend in negativo di cui adrà più giù dei minimi del 10-10-2008

2-Poi seguiranno altre 3-4 sedute di trend che sembrerà positivo che riporterano gli indici ai valori della media di oggi che verranno..... ( sto postando alle 2:30 di notte )

3- Poi seguiranno altre 3 sedute con trend negativo ( che probabilmente sforano l'utimo min. dei 10 giorni precedenti)

4- Dopo di chè ci sarà il rinbalzo vero e proprio con una lunga serie di sedute positive interotte da 1 seduta negativa ogni 3 o 4 positive.

Conclusione prima di 12 - 13 sedute non conviene entrare
( ATTENZIONE 12-13 sedute di borsa perchè nel frattempo potrebbe dico potrebbe esserci anche una sospensione non vi so dire se di 1 solo giorno o svariati giorni )

Questo è un mio pensiero ad alta voce potrei sbagliarmi e potresti perdere il treno quindi non usare come trading ma monita e vediamo cosa succede.

:ciao:
 

duck

https://soleterre.org/ucraina/
bentornato borseggiatore :cin::cin::cin::cin:
e riguardo all'oro non ci dici niente? ok, ci hai già detto più che abbastanza ad esser sinceri.
solo un paio di domande:
Non voglio più usare etf o certificati per l'oro : il sito http://oro.bullionvault.it è sicuro per comprare lì ? leggendo quello che dicono loro sembra di sì ma io non mi fido quasi di nessuno...in alternativa dove posso acquistare lingotti? (le banche non sanno rispondermi)

Riguardo al tuo "pensiero a voce alta" nel punto 4 scrivi di rimbalzo...quindi significa che non sono i minimi assoluti che raggiungeremo tra 12-13 sedute

grazie ancora
 
Ultima modifica:

borseggiatore1

Forumer attivo
Ciao QuickS
In questi ultimi post tutti della classe 2004 :up:

Vorrei promettervi di non fare più PENSIERI ad ALTA VOCE ( ma non lo prometto ) anche se apparentemente è evidente che ho cannato di brutto…. Ma l’importante che IO ho capito dove ho sbagliato in questo PENSIERO ad ALTA VOCE.:specchio:

@ duck
Per l’oro ti dico abbi pazienza…. Ne vedrai delle belle considera che questo tipo d’investimento è a lungo termine io l’ho scelto per una migliore qualità di vita nell’evitare di stare anche 10-15 ore vicino a un PC per fare trading sperperando il TEMPO che come diceva un nostro vecchio amico è il Bene più Prezioso, da dedicare a se stessi e alle persone care che ti circondano.

Ritornando all’ORO come scrissi tempo fa io l’ho investito in quello materiale e precisamente MONETE in questa forma ci sono un paio di problemi lo split di acquisto e vendita per ogni singola moneta è un pò altino ma con il tempo viene largamente compensato e poi diventa anche un bel hobby se si prende sotto forma numismatica collezionando le varie date e paesi di provenienza.

Il contro è il fatto di tenerle in sicurezza o ti procuri una buona cassaforte con antiporta con allarme e combinatore telefonico 112 + cell. o trovi una banca seria con cassette di sicurezza con assicurazione del valore depositato a un prezzo umano.

Attualmente con la crisi in essere il suo valore di mercato e falsato dal fatto che quasi tutte le banche in crisi stanno vendendo le loro riserve ( oro in lingotti ) per ripristinare liquidità, ma prima o poi dovranno reintegrarlo e se questo non dovesse accadere per il loro fallimento vorrà dire che chi avrà liquidità non si fiderà delle banche e acquisterà questo, in oro fisico con una domanda tale da farlo arrivare alle stelle.
Anche la Banca d’Italia a monetizzato 3,593 mld. vendendo oro
Reuters - 07/11/2008
ROMA, 7 novembre (Reuters) - Le riserve ufficiali della Banca d'Italia Le riserve in oro sono pari a 45,155 mld da 48,748 miliardi.

Ritornando alla crisi:

Molti paragonano questa crisi a quella del 1929 ma a mio modesto parere non ha niente a che fare con la causa dell’epoca mentre sotto l’aspetto di ANALISI TECNICA e pari pari e non cambia niente.

Allego la NewsLetter del 1929 di W.D.Gann che prevedeva il grande Panico poi vi farò notare un particolare che servirà anche a tutti quelli che cercano la VIBRAZIONE come la intendeva W.D. Gann e la conferma di quello che ha sempre scritto:
Ciò che è stato sarà. Niente di nuovo sotto il sole" (Ecclesiaste) "



Prospettiva generale per il 1929
Quest' anno finirà il mercato Toro ed inizierà un periodo prolungato di Orso. L'attuale Toro è durato più di tutti gli altri periodi di rialzo di Wall Street e le azioni sono arrivate a tali altezze che la discesa, quando ci sarà, sarà proporzionata alla salita. L' anno 1929 testimonierà un periodo di ribasso molto forte in molti stock sopravvalutati.
Storicamente il mercato ha sempre scontato adeguatamente le fasi fortemente Toro, quando un periodo di depressione è alle porte ed i guadagni delle azioni crollano i prezzi delle stesse continuano a scendere scontando il periodo sfavorevole per gli affari.
Ma i petroli, zuccheri,gomme ed altre azioni agricole che sono state depresse mentre tutte le altre azioni salivano durante il 1929 andranno al rialzo. Le nuove industrie della radio e degli aerei continueranno a prosperare perchè questa è l' età elettrica e tutto ciò che aggiunge comodità alla vita è sempre di largo consumo. Questo aumenterà i guadagni delle aziende che producono i nuovi apparecchi elettrici.
Molte azioni perderanno ma alcuni manterranno meglio il valore, con così grande varietà di aziende in ogni parte del paese non è logico supporre che tutti seguiranno la stessa tendenza.
Nell' attività delle aziende si comincia a fare largo il concetto di fabbricare in serie, di fondersi e consolidarsi. Più facile per le grandi aziende ma più difficile per le piccole.
Durante il 1928 il mercato ha conosciuto uno dei più grandi rialzi, gli stranieri hanno comprato i nostri titoli. Il pubblico americano non sta facendo investimenti sicuri con le azioni.
Hanno la febbre del gioco e stanno comprando tutto senza guardare il prezzo. Comprano semplicemente sulla speranza che i prezzi possano salire sempre di più. Questa è una situazione pericolosa che da sempre ha creato grandi ribassi. Non farà eccezione questa volta.
Chi acquisterà azioni nel 1929 dovrà fare un' accurata selezione delle azioni da acquistare. Raggiunto il massimo andremo verso un forte declino e chi ha saputo selezionare non perderà molto diversamente chi avrà acquistato sulla speranza avrà grandissime perdite. I ribassi saranno violenti seguiti da rapide correzioni. Sarà necessario,per chi fa trading, muoversi rapidamente per approfittare di quelle occasioni che si sviluppano in un mercato estremamente attivo.
Cosa causerà la grande depressione industriale ed il ribasso delle azioni?
La Prosperita! La grande ondata di prosperità avuta da questo paese in così poco tempo è stata responsabilità del mercato azionario. Il grande aumento del valore delle azioni ha aumentato le possibilità di prestito delle aziende consentendo l'espansione ed aumentando l'inflazione. Il pendolo finora ha oscillato in un solo senso e la gente sembra essersi dimenticata che può tornare indietro, ad un estremo segue sempre l'altro e non faremo diversamente ora. Le azioni sono come l'acqua: cercano sempre il loro livello.
Non possiamo basarci sugli enormi guadagni delle aziende dell' anno scorso per il futuro, l' eccessivo ottimismo è dannoso come il pessimismo estremo. Quando il mercato andrà al ribasso ci sarà lo scontro dei prezzi, una cosa è acquistare azioni anche a prezzi molto alti ed un'altra cosa è riuscire a vendere vicino al massimo.
Col ribasso si cominciano a vendere a prezzi più convenienti per chi acquista e via via si va la ribasso. Mai il grande pubblico è stato una buona guida del mercato Toro.
Inflazione.
Mai il volume degli scambi di Wall Street aveva raggiunto così alti livelli, i prestiti dei mediatori sono raddoppiati nel '27 e nel '28. Un così alto volume di scambi indica che tutti si sono buttati dentro gli acquisti e quando tutti avranno acquistato non ci sarà più nessuno a sostenere il mercato. Quando arriverà il ribasso, per queste cause, sarà molto più forte che mai in precedenza. Verranno richiesti i soldi indietro a chi li ha chiesti in prestito e se ne faranno di nuovi solo con sicurezze maggiori.
Acquisti a rate.
La gente sta ancora vivendo oltre i loro limiti, l' acquisto a rate continua su larga scala. Crediamo che sia una delle più grandi minacce al benessere del paese. Quando arriverà la depressione la gente non potrà pagare le merci acquistate, i soldi perderanno potere di acquisto e quindi le aziende venderanno sempre meno e rischieranno di non incassare i soldi delle merci vendute a rate.
Situazione Agricola.
L'agricoltura è stata in una situazione così sfavorevole negli ultimi anni che il governo si è dovuto inventare nuove leggi per aiutare l'agricoltura e dubito che, senza il presidente Hoover, sarebbero state approvate.
Complesso di Prosperità.
La recente onda di prosperità è dovuta da un effetto psicologico sulle persone. Hanno visto le azioni salire selvaggiamente pensando che fossimo in una situazione di prosperità notevole ma i fatti non confermato queste credenze. Nel 1927 il 45% delle aziende ha dichiarato una perdita, il 28 non sarà certo migliore. Ora sopravvive chi sa adattarsi al mercato. Le piccole imprese anno per anno sono sempre meno. Molte vecchie ditte stanno per essere sbattute fuori dall' attività commerciale. L' elettricità e l' olio stanno sostituendo carbone e legno. Le automobili hanno sostituito il cavallo e le ferrovie e queste non hanno fatto un buon guadagno nonostante fattori positivi tipo l' aumento della popolazione. Molte industrie sono andate male per un po di tempo. Le industri di tessuti, carbone e agricole hanno sofferto molto, l'olio è andato male fino a poco tempo fa, la gomma è stata buttata giù dai prezzi estremamente bassi. Lo zucchero è andato male per gli ultimi due anni. Quando la gente si renderà conto che il benessere attuale riguarda esclusivamente alcuni settori si scatenerà il panico.
Fiducia Pubblica.
Finchè la gente crederà che tutto sia a posto non ci saranno problemi. Quando gli acquisti cominceranno a finire ed i grandi traders sfiduciati cominceranno a vendere non ci vuole molta immaginazione per capire cosa accadrà. Quando il Ciclo segnerà il tempo non ci saranno ne Democratici ne Repubblicani e nemmeno il nostro buon Presidente Hoover che potranno fare qualcosa contro la marea. E' una Legge Naturale. L'azione eguaglia la reazione in direzione opposta. Lo vediamo nel flusso e riflusso delle maree e sappiamo che alla fioritura estiva seguono le foglie morte autunnali. Molti traders non pensano investono sulla speranza ed quello il motivo per cui perdono in Borsa. I trader e gli Investitori devono fare una pausa e pensare, guardare, ascoltare ed uscire dalle posizioni prima che avvenga il grande diluvio.
Guerra
La nostra grande prosperità ha causato gelosia in tutto il mondo, perchè in molte altre nazioni le condizioni di vita peggiorano e questo potrebbe portare a guerreggiare. E' il cane affamato che arriva alla lotta. Uno studio dell' origine e della caduta delle nazioni spiega che una nazione dopo un prolungato periodo di pace con annesso benessere, inizia con una guerra il suo periodo di depressione. Mentre parliamo molto di pace molti paesi stranieri leader così come il nostro stanno spendendo in armamenti molto di più che in periodi precedenti nella loro storia. Quando un uomo o un paese è armato si prepara a combattere.
Competizione Straniera.
Molti paesi stranieri, come la Germania ed altri stanno facendo enormi sforzi per essere competitivi con noi e questo rallenterà la nostra economia.
Riserve industriali, Tendenza o Oscillazione Principale.
L' Industrial Curve quest' anno è basata sui 30 titoli industriali del D.J. Industrial Stock Average. I Dow Jones Average erano precedentemente basati su 20 titoli ma verso l'ultima parte del 1928 sono stati passati a 30. Dal basso livello del 1921 all' alto livello del 1928 il 20 Industrial Stocks è avanzato di 230 punti. Mai successo nella sua storia. Il fatto che circa 100 punti di rialzo sia avvenuto nel solo 1928 è addirittura incredibile.
Quest' anno somiglia al 1906 e 1916 e 1919 quando dopo una fortissima impennata abbiamo registrato un calo pauroso. Per il 1929 la fluttuazione dell' Indice Industriale sarà da 50 a 90/100 punti di massimo. Questo significa che molte azioni high-priced avranno uno scarto tra massimo e minimo di circa 150-200 punti. Le azioni quotate ad un prezzo inferiore avranno una volatilità minore.
Per la maggior parte delle azioni dell' indice industriale si avrà il massimo verso 12 Gennaio. Dopo quel massimo i prezzi scenderanno fino al 28-29 Marzo ( alcune azioni raggiungeranno verso il 14-15 Marzo quel minimo ) ed in Aprile ci sarà un nuovo rialzo che culminerà per alcune azioni in Maggio-Giugno e per altre in Agosto. Dopo Luglio e Agosto la tendenza principale girerà al ribasso fino ad un primo minimo tra il 27 e 28 Settembre. A Novembre partirà la speculazione al ribasso fino al 23-24 Dicembre.
Attualmente ci sono oltre 1.500 titoli quotati e l' Indice dei 30 Industriali non sempre rappresenta l'intero mercato. Per questo do due possibilità: Curve 1 e Curve 2.
Curve 2 rappresenta titoli in posizione forte, molti dei quali non sono inclusi nei 30 D.J. Industrial, molte di queste azioni si sono accumulate durante il 1928. Queste aumenteranno mentre altre scenderanno. Curve 2 indica il minimo intorno al 2 Gennaio per poi aumentare fino al 31 Gennaio. Poi ci sarà un ulteriore ribasso il 7 febbraio ed una risalita per il 15 fino al minimo dell' 11 Marzo. Le azioni che saranno al minimo in questo momento rialzeranno quando il mercato crollerà. Dopo questo minimo di Marzo si avrà un massimo intorno al 17-18 Maggio. Da qui inizierà un ribasso pesante che avrà un primo minimo il 22 Giugno. Da questo livello ci saranno alcune azioni rimaste forti che risaliranno fino a Luglio, altre non faranno molto fino al 14-15 Agosto quando partirà il ribasso più pesante fermandosi il 30 Settembre come primo minimo. Un' altro ribasso ci sarà dal 2 al 24 Ottobre ed un altro dal 2-4 Novembre fino al 18-20 Dicembre...
Di seguito una lista di titoli che si manterranno forti, bisognerà seguire strettamente l' ipotesi della Curve 2, saranno i migliori titoli per comprare sulle reazioni:
 

borseggiatore1

Forumer attivo
Allora vediamo un po la parte che ho evidenziato in rosso:

Lui scrive nel 1929

10 anni prima = 1919
13 anni prima = 1916
23 anni prima = 1906

" Quest' anno somiglia al 1906 e 1916 e 1919 quando dopo una fortissima impennata abbiamo registrato un calo pauroso. "

Quindi proviamo a fare la stessa cosa;

Ora ci troviamo nel 2008

10 anni prima = 1998
13 anni prima = 1995
23 anni prima = 1985

" Quest' anno somiglia al 1985 e 1995 e 1998 quando dopo una fortissima impennata abbiamo registrato un calo pauroso. "

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Vediamo la data di una prima candella del 1998 che da 8518 punti lo porto fino a 7402 punti
Era il 26 agosto 1998.

Vediamo se all' epoca esisteva uno spunto di crisi economica a livello mondiale.

ECCOLA:

Il tracollo russo torna a far tremare le Borse

Da Francoforte (meno 2, 61 % ) a Milano (meno 2, 50 % ) ribassi a catena. E ora si teme l' " effetto contagio " A Mosca la Banca centrale " cancella " la quotazione del dollaro. Il rublo precipita del 40 % sul marco. Appello da Parigi e Bonn Camdessus (Fmi) incontra il premier Chernomyrdin Economisti Usa lanciano l' allarme : " Si rischia la deflazione mondiale " . Risparmio, vivere con la " volatilita' "



----------------------------------------------------------------- Il tracollo russo torna a far tremare le Borse Da Francoforte (meno 2,61 % ) a Milano (meno 2,50 % ) ribassi a catena. E ora si teme l'"effetto contagio" A Mosca la Banca centrale "cancella" la quotazione del dollaro. Il rublo precipita del 40 % sul marco. Appello da Parigi e Bonn Camdessus (Fmi) incontra il premier Chernomyrdin Economisti Usa lanciano l'allarme: "Si rischia la deflazione mondiale" MILANO - "Abbiamo smesso di vendere dollari per difendere il rublo. Ormai eravamo gli unici a farlo. Tutti vogliono dollari, o marchi o qualsiasi altra valuta, l'importante e' sbarazzarsi dei rubli". E' una dichiarazione di resa quella che un anonimo funzionario della Banca centrale russa ha affidato alla Reuters. La resa di un Paese. Perche' ieri tutti i segnali provenienti da Mosca non raccontavano altro se non il collasso dell'intero sistema: finanziario, economico, forse anche politico. "Al Cremlino sembra non esserci piu' nessuno al potere, e anche il nuovo premier non ha in mano un'idea per fermare la frana". Cosi' il vento gelido della crisi russa ieri ha spazzato le Borse in tutto il mondo, mentre i leader del pianeta (da Kohl a Chirac fino al capo dell'Fmi Michel Camdessus si affannano alla ricerca di formule tampone) e alcuni autorevoli economisti americani cominciano a far balenare l'ipotesi di una deflazione mondiale. Ieri mattina, quando le Borse asiatiche viaggiavano verso un altro valzer di ribassi, quelle europee promettevano di aprire sotto l'effetto del piano presentato da Mosca per ristrutturare circa 40 miliardi di dollari del suo debito estero in scadenza l'anno prossimo: valori nominali precipitati al 5 % e cedole del 20 - 30 % che nessuno e' in realta' sicuro di ottenere. Una presa in giro, insomma, o qualcosa di simile. Ma subito dopo e' arrivato anche di peggio. La Banca centrale russa ha sostanzialmente "cancellato" le contrattazioni sul dollaro, dopo averne bruciato in un mese oltre 8,8 miliardi per difendere inutilmente il rublo (e altri 500 milioni di dollari soltanto martedi'). Risultato: il rublo e' affondato di oltre il 40 % sul marco in un solo giorno. A capofitto anche la Borsa di Mosca, che ha visto andare in fumo un altro 13,8 % dell'indice Rts. E l'agenzia di rating Fitch - Ibca ha portato la valutazione del debito russo a lungo termine in valuta estera a livello "CCC". Come dire: carta straccia. Non basta ancora: il governo ha fatto sapere che non e' in grado di pagare due tranche di interessi su una parte del debito pubblico, e un paio di banche occidentali hanno confermato di non aver ricevuto i rimborsi degli interessi su linee di credito in scadenza nel 2000. "La percezione dei mercati e' che la crisi russa possa ormai avere pesanti effetti in tutto il mondo", assicura Hildegrad Zagorski, analista di Prudential Securities. E ieri s'e' visto proprio questo su tutte le Borse europee, con Milano dove il Mibtel ha chiuso sotto del 2,5 % , Londra a meno 1,93 % , Parigi a meno 2,88 % , Madrid a meno 3,21 % . Lo stesso e' successo a Francoforte, che ha chiuso in negativo del 2,61 % . Qui a far paura e' la forte esposizione, per circa 1,35 miliardi di marchi (1.300 miliardi di lire), delle banche tedesche verso la Russia. Tanto che l'agenzia Standard & Poor's ha declassato il rating del colosso Deutsche Bank da "AAA" a "AA + ". Inevitabile la caduta in Borsa sia per Deutsche che per Dresdner e Commerz Bank, con perdite fino al 6 % . L'ondata si e' poi scaricata oltre Atlantico, con Wall Street che in apertura e' andata subito sotto di oltre 100 punti e ha finito per perdere lo 0,92 % . Molto peggio, invece, nei Paesi dell'America latina, con ribassi fra il 2 e il 5 % . Per la comunita' internazionale e' scattato l'allarme rosso. Michel Camdessus, direttore generale dell'Fmi, ha visto ieri il neo - premier Viktor Chernomyrdin. Nuovi aiuti finanziari in vista, dopo il pacchetto da 22,6 miliardi di dollari concesso a luglio? Non sembra, visto che dalla Germania e' arrivato un altro "no". Da Bonn e da Parigi e' invece partito un appello a Mosca perche' avvii immediatamente quelle riforme economiche di cui il Paese ha disperato bisogno. Quanto a un summit urgente del G7, da Washington e' arrivata una secca smentita. Giancarlo Radice ----------------------------------------------------------------- Risparmio, vivere con la "volatilita" MILANO - (p.ra.) Ieri in ribasso del 2,5 % , l'altro ieri in rialzo di altrettanto. I giorni in cui la Borsa era sul bello stabile sembrano archiviati, almeno per un po'. Pero' il barometro di Piazza Affari non segna neppure con decisione tempesta ma di tanto in tanto torna a indicare il sereno. E gli altri mercati finanziari, perfino la disastratissima Borsa di Mosca, si comportano nello stesso modo. Insomma, i risparmiatori e gli investitori si trovano a fare i conti con un mercato imprevedibile. Tutto cio' in gergo finanziario si chiama "volatilita" ed e' un fenomeno tanto conosciuto (e temuto) dagli addetti ai lavori che sono stati elaborati degli appositi indicatori, detti appunto "indici di volatilita", per aiutare il mercato a fare le proprie scelte. In periodi come quello che stiamo attraversando, caratterizzato da convulsioni economico - politiche in aree vaste ma periferiche dell'economia mondiale, con la volatilita' bisogna imparare a convivere. Perche' e' ipotizzabile che non durera' poco. E anche perche' offre, a chi la sa sfruttare, occasioni eccellenti per guadagnare. La volatilita' e' pero' il dominio incontrastato degli speculatori professionali, di chi e' molto rapido nel cogliere il momento buono per vendere o comprare allo scoperto e si sa destreggiare tra azioni, obbligazioni e strumenti derivati in modo da ottenere il massimo del profitto. Il singolo risparmiatore deve invece fare molta attenzione. Ha in pratica davanti a se' due alternative. Puo' affidarsi allo speculatore di mestiere, per esempio comprando quote dei cosiddetti "hedge fund", che sono fondi specializzati in questo tipo di operazioni veloci e spregiudicate. Oppure puo' scegliere una linea di comportamento nel medio periodo, senza cercare di seguire il mercato nei suoi movimenti perche' arrivera' sicuramente dopo i professionisti e quindi e' destinato a rimetterci. Se e' convinto che il mercato prima o poi salira', deve restare. In caso contrario deve uscire e tornare ai titoli di Stato. In questo modo ridurra' il rischio al minimo e potra' perfino guadagnare se le previsioni sono giuste. E la volatilita' sara', se non proprio sconfitta, almeno tenuta a bada.
Radice Giancarlo

Pagina 3
(27 agosto 1998) - Corriere della Sera

 

borseggiatore1

Forumer attivo
Il 28 Agosto 1998 ( tutto e ciclico )

Secondo ribasso consecutivo innescato dalle turbolenze russe. Per il mercato degli Stati Uniti e' il terzo peggior risultato della sua storia. Tempesta sulla America Latina. Mosca perde il 17, 13 % . A San Paolo meno 10 % . Investitori molto nervosi

Borse a picco, crolla anche Wall Street

New York cede oltre il 4 per cento. Piazza Affari perde il 4, 4 per cento, " bruciati " 40 mila miliardi



----------------------------------------------------------------- Borse a picco, crolla anche Wall Street New York cede oltre il 4 % . Piazza Affari perde il 4,4 % , "bruciati" 40 mila miliardi Secondo ribasso consecutivo innescato dalle turbolenze russe Per il mercato degli Stati Uniti e' il terzo peggior risultato della sua storia Tempesta sulla America Latina Mosca perde il 17,13 % A San Paolo meno 10 % Investitori molto nervosi MILANO - E due. Per la seconda giornata consecutiva ieri tutte le Borse del mondo, compresa quella americana, hanno accusato perdite ingenti a causa della crisi politica e finanziaria che sta sconvolgendo la Russia. La lista delle performance negative sembra il bollettino delle temperature di un inverno particolarmente rigido, siberiano appunto: Tokio meno 3,04 % anche per colpa della crisi bancaria giapponese, Londra meno 3,26, Zurigo meno 5,09 % , Francoforte, la piazza piu' sensibile alla crisi russa, meno 3,26 % . E ancora, Parigi meno 4,28 (la flessione peggiore dal 1992), Milano meno 4,40 % , il terzo peggior risultato dell'indice Mibtel di tutti i tempi e il secondo del 1998, con circa 40 mila miliardi di capitalizzazione spazzati via. Mosca, l'epicentro della crisi, ha lasciato sul terreno il 17,13 % dopo continue sospensioni al ribasso. Altri mercati periferici ma emergenti, come Johannesburg (meno 5,67 % ) e Istanbul (meno 13,12 % ), hanno pure avuto una giornata di passione, a riprova che la globalizzazione non e' una pura espressione verbale, soprattutto quando ha riflessi negativi. E Wall Street non e' riuscita a svolgere la funzione di cuscinetto che invece bene o male aveva avuto nei giorni scorsi: anzi, la Borsa americana e' partita subito in ribasso deciso e ha chiuso con una flessione del 4,19 % , il terzo peggior risultato della sua storia. New York si e' trascinata verso il basso le piazze sudamericane, con il meno 10 % di San Paolo e il meno 6,11 % di Citta' del Messico. Insomma, un mezzo disastro, con la sola piazza di Hong Kong a fare da eccezione grazie agli interventi del governo cinese a sostegno del listino. Ma la novita', quella che ha fatto aumentare in misura esponenziale le preoccupazioni degli investitori, e' proprio l' "uno - due" che hanno subito i mercati: i ribassi precedenti erano stati seguiti da un rimbalzo dei listini, magari piccolo ma significativo, mentre questa volta la tendenza non ha dato segni di inversione. Non solo. Ma in molte piazze, per esempio a Milano, c'e' stato rispetto alle sedute precedenti anche un forte aumento dei volumi: in piazza Affari oltre 3.200 miliardi di controvalore trattato contro i 2.587 miliardi di mercoledi'. Segno che i ribassi sono il frutto di una robusta presenza di venditori piuttosto che di una mancanza di acquirenti e che il nervosismo comincia ormai a contagiare tutti i protagonisti del mercato. "Oggi per la prima volta - ha detto commentando quel che e' successo a Parigi Gerard Augustin Normand, presidente della societa' di borsa Richelieu Finance - si e' sentito un inizio di panico. A vendere sono stati anche i piccoli risparmiatori, mentre nei giorni scorsi erano solo gli istituzionali". E nessuno si azzarda a fare previsioni su quanto potra' durare la crisi e se ci siano possibilita' di rimbalzo a breve. La crisi moscovita e' politica piu' che finanziaria, il mondo ha paura che la Russia sia entrata in una fase di "instabilita' con armamento nucleare" e le notizie che filtrano dal Cremlino non sono fatte per tranquillizzare gli investitori. "Quando si vede il future sul Dax, l'indice della Borsa di Francoforte, perdere quasi l'1 dopo un minuto dall'inizio delle contrattazioni, come e' successo oggi (ieri, per chi legge)" - ha detto un analista di una sim di Piazza Affari - si capisce che l'incertezza e' sovrana". Paolo Rastelli
Rastelli Paolo

Pagina 3
(28 agosto 1998) - Corriere della Sera
 

borseggiatore1

Forumer attivo
Il 29 Agosto 1998 ( tutto e ciclico )

il crollo dei mercati. un venerdi' di paura

Tremano le Borse, un' altra giornata da brivido

Wall Street perde l' 1, 4 % , Londra il 2, 2 % , Francoforte l' 1, 74 % e Parigi lo 0, 98 % . Crollano i mercati asiatici Battaglia a Hong Kong tra governo e speculatori: l' indice ha chiuso a 1, 28 %



----------------------------------------------------------------- Tremano le Borse, un'altra giornata da brivido Wall Street perde l'1,4 % , Londra il 2,2 % , Francoforte l'1,74 % e Parigi lo 0,98 % . Crollano i mercati asiatici Battaglia a Hong Kong tra governo e speculatori: l'indice ha chiuso a -1,28 % MILANO - Il venerdi' di panico e' tutto riassunto in una manciata di numeri: Francoforte giu' del 5,16 % , Milano del 6 % , Zurigo in caduta libera fino al 7,44 % . Cosi' ieri le Borse europee hanno aperto una giornata che sembrava destinata a finire in fondo all'abisso. Cosi', del resto, avevano fatto anche le piazze asiatiche, ossessionate da una Russia nel caos e da un Giappone dove il governo non riesce a imporre uno straccio di riforma capace di far uscire il Paese dalla recessione. Poi ha aperto Wall Street. E il Dow Jones non e' crollato. Ha incassato subito una flessione di un centinaio di punti, seguita da una risalita, da un altro ripiegamento. L'ondata di vendite c'e' stata, insomma, ma non drammatica. I broker, i Fondi, tutti gli addetti ai lavori che fino a quel momento stavano tirando fuori di corsa i soldi dalle Borse per rispondere agli ordini di ritirata impartiti dai clienti, hanno ripreso il controllo dei nervi. La "diga Wall Street" s'e' incrinata ma non e' andata in frantumi. E ha evitato una giornataccia da record statistici sui mercati di ogni angolo del mondo. A non riuscire ad evitare la tempesta, per ovvi motivi di fuso orario, sono state le piazze d'Oriente. Tantopiu' che qui, la paura per la crisi russa va ad aggiungersi a quella, piu' devastante, della stessa Asia. "I veri problemi non sono a Mosca, la cui forza economica e' ridottissima - e' tornato a scandire l'osservatorio economico tedesco Diw - ma nei luoghi dove vengono mossi i grandi capitali". Ecco allora la Borsa di Tokio chiudere sotto del 3,45 % , Giakarta del 4,5 % , Kuala Lumpur del 3,4 % . Anche Singapore ha ceduto del 2,8 % , mentre Manila l'ha pagata piu' cara: meno 5,7 % . A Hong Kong e' invece andata in scena una battaglia senza esclusione di colpi. Da una parte la speculazione, tornata all'attacco della Borsa e della valuta locale, con l'obiettivo di scardinare il peg, l'ancoraggio che la lega al dollaro. In prima fila il Quantun Fund di George Soros, che dopo aver perso 2 miliardi di dollari in Russia ora punta contro l'ex colonia britannica. Dall'altra parte, il "governo" dell'isola, che continua a buttare miliardi di Hong Kong dollars per comprare titoli e sostenere la Borsa. E' finita con l'indice Hang Seng in ribasso dell'1,28 % . Ma e' solo l'ennesima puntata di una lunga guerra. Poi lo show e' cominciato in Europa. Un'ora di panico, fino all'apertura di Wall Street. E cosi' e' finita meglio del previsto, con la Borsa di Londra a meno 2,22 % , Madrid meno 2,46 % , Francoforte meno 1,74 % , Parigi meno 0,98 % e Zurigo meno 0,85 % . Lo stesso a Milano, dove il Mibtel ha finito in perdita del 2,59 % . Ad aver risentito piu' di altre l'effetto - Russia sono state le Borse di Varsavia (meno 9,5 % ) e Atene (meno 4,89 % ). Una giornata di forte tensione la si e' vista anche oltre Atlantico. Non solo a Wall Street, che dopo mille su e giu' ha chiuso infine bruciando 114 punti dell'indice Dow Jones, l'1,4 % in meno rispetto a giovedi'. Una perdita pesante, ma, come sottolineato da molti analisti, "poteva andare molto peggio". E la Borsa newyorkese ha dato il tono anche a quelle del resto d'America, da Citta' del Messico a Caracas, da Rio a Buenos Aires. In America Latina, pero', la situazione finanziaria complessiva continua a destare grande allarme. Soprattutto in Venezuela, ormai sull'orlo della svalutazione. E, sebbene in misura inferiore, anche in Brasile. Tanto che proprio su richiesta di Caracas il direttore generale dell'Fmi, Michel Camdessus, ha convocato per il 3 e 4 settembre un vertice fra i ministri economici dei Paesi dell'area. G.R.
Radice Giancarlo

Pagina 3
(29 agosto 1998) - Corriere della Sera
 

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Il 01 Settembre 1998 ( tutto e ciclico )

Un' ondata di panico affonda Wall Street

Il Dow Jones crolla del 6, 37 % : una delle maggiori perdite della storia. Rubin: la nostra economia e' sana e solida New York ha perso oltre 500 punti di cui circa 400 nell' ultima ora di contrattazioni Molti i motivi: ai timori per la situazione russa si aggiungono le preoccupazioni per la crisi in Asia e per il nuovo tonfo sulla piazza di Hong Kong



----------------------------------------------------------------- Un'ondata di panico affonda Wall Street Il Dow Jones crolla del 6,37 % : una delle maggiori perdite della storia. Rubin: la nostra economia e' sana e solida New York ha perso oltre 500 punti di cui circa 400 nell'ultima ora di contrattazioni Molti i motivi: ai timori per la situazione russa si aggiungono le preoccupazioni per la crisi in Asia e per il nuovo tonfo sulla piazza di Hong Kong MILANO - Non c'e' davvero scampo all'orso russo. Anche ieri i mercati finanziari sono rimasti in balia dell'onda lunga del pessimismo e dell'incertezza che arriva da Mosca. E se l'Europa si e' salvata da un nuovo crollo delle Borse (tutte comunque in deciso ribasso) e Tokio ha addirittura chiuso in rialzo dell'1,38 % , e' toccato a New York subire i contraccolpi peggiori della crisi. In preda per ore al cosiddetto panic selling (le vendite dettate da un timore irrazionale di nuovi ribassi) Wall Street ha passato una delle giornate piu' dure della sua storia recente. L'indice Dow Jones ha subito un tracollo del 6,37 % , con una perdita di 512 punti, la seconda peggiore performance di sempre in termini assoluti e la quarta in percentuale. La giornata borsistica a New York si era aperta nella speranza di un recupero dopo gli scossoni della scorsa settimana. Ma l'illusione e' durata pochi minuti, giusto il tempo di aprire la seduta con un rialzo di pochi decimi di punto percentuale. Poi il mercato ha ingranato la retromarcia. La barriera psicologica degli 8.000 punti dell'indice Dow Jones e' stata sfondata al ribasso a gran velocita' (non accadeva dal febbraio scorso) e per tutta la giornata Wall Street e' rimasta in balia di un'altalena mozzafiato, con qualche timida rimonta subito stroncata da nuove svolte al ribasso. Poi, nelle ultime due ore di contrattazioni, l'indice e' andato in picchiata. Per effetto di una nuova ondata di vendite, che non ha risparmiato nessun settore del listino ma si e' concentrata sui titoli informatici e tecnologici, le perdite di giornata hanno superato i 500 punti. C'e' poco da stare allegri, commentano a caldo gli operatori d'Oltreoceano, soprattutto se si considera che all'orizzonte non si vedono schiarite nella crisi politica russa. Le ultime speranze restano legate al summit tra Boris Eltsin e Bill Clinton in programma da oggi a Mosca. Ma intanto, dopo un ribasso del 20 % circa per l'indice Dow Jones in un mese e mezzo, gli operatori devono accontentarsi delle rassicurazioni del ministro del Tesoro americano Robert Rubin. "Le basi dell'economia degli Stati Uniti sono forti, in parte grazie alla linea politica sana che stiamo seguendo", ha detto Rubin poco dopo la chiusura di Wall Street. Oltre al panico puro, che a un certo punto ha scatenato la corsa alle vendite da parte degli operatori, gli analisti addebitano il nuovo crollo alla spirale perversa innescata dalla bocciatura del primo ministro designato Victor Chernomyrdin da parte della Duma russa. Quest'ultimo avvenimento, gia' grave di per se', si e' sommato ai timori di un ulteriore peggioramento della crisi del Far East. In quest'area una nuova spia di allarme si e' accesa ieri a Hong Kong, dove il governo, per la prima volta dal 14 agosto scorso, non ha sostenuto il mercato azionario. L'effetto e' stato immediato: l'indice della Borsa dell'ex colonia britannica ha perso il 7,08 % . E sul mercato si sono diffuse nuove voci su un possibile sganciamento del dollaro di Hong Kong dal suo legame con quello statunitense. Dopo la tempesta di ieri, in Europa gli operatori adesso attendono con grande preoccupazione la seduta odierna, che potrebbe subire gli effetti dello scivolone di Wall Street. Gia' ieri per la verita' tutte le Borse del Vecchio continente hanno vissuto una giornata all'insegna del nervosismo. Piazza Affari ha perso l'1,61 % , in linea con Parigi ( - 1,54 % ) e Zurigo (1,58 % ). + andata peggio a Francoforte, che e' arretrata del 3,20 % . Si e' salvata Londra, ma solo perche' ieri la City era chiusa per festivita'. Vittorio Malagutti
Malagutti Vittorio

Pagina 3
(1 settembre 1998) - Corriere della Sera
 

Bevis

Nuovo forumer
il 6 marzo 1925 ci fu un massimo di 123.50, che superò di circa 4 punti quello del 1919.

Sebbene la nostra regola dica che il nuovo massimo deve superare di almeno 5 punti quello precedente per essere sicuri che il mercato continui a crescere, si trattò pur sempre di una prima indicazione di una futura crescita dei prezzi. D'altro canto, poiché dall'ultimo minimo estremo di 85.50 il mercato non aveva ancora smesso di crescere, a questo punto una reazione correttiva sarebbe stata del tutto normale.
Il 30 marzo 1925 ci fu un minimo di 115. Poiché il ribasso fu di soli 8 1/2 punti, e non di 10, si trattò di una reazione normale e di un'indicazione di forza.
Anche il fatto che l'indice avesse perso meno di 5 punti rispetto al massimo di 119.62 del 1919 confermò che i prezzi avrebbero continuato a salire e che la correzione, che era durata solo 24 giorni, in realtà era stata una reazione minore in un mercato toro.


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attenzione vi dò un'ulteriore aiuto

d'altro canto, poiché dall'ultimo minimo estremo di 85.50 il mercato non aveva ancora smesso di crescere, a questo punto una reazione correttiva sarebbe stata del tutto normale.

questo è un esempio di scrivere in modo " velato o cripto " se vedi il minimo estremo sul grafico potrebbe essere 87.75 del 14 maggio 1924 altrimenti 63.90 del 24 agosto 1921.

Scrivendo 85.50 del 27 ottobre 1923 ti da un aiuto a conoscere e vedere la vibrazione sul dow jones.

In 45 years in wall steet di questa scrittura velata o cripta ce ne sono tante, tante e tante fate pure attenzione anche quando scrive parole in maiuscolo o in grossetto e in particolar modo quando si ripete negli esempi o nei concetti.

Vi fa vedere che anche gli eventi ( come una guerra modiale ) non modifica la vibrazione e per i pochi che la conoscono guardatevi il recente 11 settembre l'armonico e disarmonico non ha intaccato più di tanto e l'azione corrisponde sempre a una reazione in modo proporzionato.



a + c - b - d = e


Quando spingete un bambino su un'altalena, dovete spingere al momento corretto se si desidera amplificare e aumentare l'oscillazione
 

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