Ok, grazie per le risposte
Però io so che tu sai che io son scettico
: quindi mi pare di capire, da te confermato, che siano meglio i future valutari che il forex diretto.
Il confronto me lo pongo come termini di rischio di drow down: in entrambi i casi, futures o forex, il rischio di farmi brinare il margine integrale c'è, se non di più in casi di alta vola. Però mentre sul future valutario un qualche sfigatto che si è dimenticato di cancellare l'ordine lo trovo sempre anche davanti al cigno nero, per cui in mezzo agli swing del book, riesco a capire in linea di massima la profondità delle proposte a cui posso essere eseguito, nel forex la mia controparte è solo la banca che mi offre la negoziazione, quindi capitasse la giornata dell'estrema unzione come quella sul franco sfizzero, la banca, avvalendosi della clausola volatilità, mi allargherebbe lo spread a tal punto che sono posto nelle condizioni di dover eseguire per forza al bid/ask da loro immesso (non senza tornaconto loro), senza capire la profondità delle offerte perchè tanto la mia controparte è una sola.
In entrambi i casi mi smidollo il margine se non di più, ma a parità di rischio, sul future la fluidità del book secondo me da un'indicazione preliminare della mia perdita potenziale, sulla base delle offerte immesse, cosa che nel book del forex non vedo perchè ho una sola controparte.
Almeno, così ho capito da Fineco, che è certamente da escludere per negoziare il forex diretto.