ABBIAMO DUE VITE E LA SECONDA INIZIA QUANDO TI RENDI CONTO CHE NE HAI SOLO UNA (1 Viewer)

Roberto.M

Forumer storico
Abbiamo maestri di vita diversi, te ne ri-presento due ovviamente non è detto siano meglio dei tuoi. :prr:

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Val

Torniamo alla LIRA
Prima la pensavo "così così", poi mi sono caduti giù dal birlo.

Chi sostiene che il M5S è come una setta ha ragione, ecco perché.
Gli eletti hanno dovuto sottoscrivere un contratto con la Casaleggio associati,
contratto privato che prevede una sanzione di 100mila euro laddove in parlamento
non si attenessero ai diktat del Movivento.

In questo modo i parlamentari M5S sarebbero gli unici (per effetto di un contratto capestro)
ad essere indotti a comportarsi in maniera contraria alla Costituzione, visto che la Costituzione vigente
sancisce che i parlamentari non siano sottoposti ad alcun vincolo di mandato.

Quindi la Casaleggio associati costringe i suoi parlamentari a non esprimere liberamente la propria volontà.
Se poi andassero al governo una società privata disporrebbe se e quali leggi debbano essere approvate.

Ma che razza di democrazia sarebbe questa?
 

Val

Torniamo alla LIRA
O poveri noi. E questo è il nuovo che avanza.
Dovremmo metterci nelle mani di questi ?
Ma Roma non Vi dimostra in modo esauriente le incapacità ?


La premessa per uno spostamento, o ritorno naturale, a sinistra dei grillini?
Da Ivrea arriva una mezza conferma, i temi che scaldano il pubblico sono molto più vicini
a quelli della sinistra (purché non renziana) che alla Lega, anche nei personaggi chiamati a «immaginare il futuro»,
secondo la formula cara a Gianroberto Casaleggio, da Moni Ovadia all'ex ministro del Pd Massimo Bray, ai giornalisti di area.

La sala del secondo convegno dell'associazione intitolata a Casaleggio senior si entusiasma
per le supercazzole neogramsciane o pseudomarxiste del filosofo Diego Fusaro,
sulla «turbofinanza apolide tecnomondialista» che porta alla «glebalizzazione»,
con gli «imprenditori squali che massacrano e sfruttano le masse dei lavoratori»
che sono «carne viva dei processi esiziali delle élite capitaliste» ossessionate dal nuovo mito di Sisifo della «crescita infinita».

Il sociologo Domenico De Masi, punto di riferimento del M5s sul tema lavoro e welfare,
teorizza che l'obiettivo è lavorare meno, non di più.
E che manager e imprenditori che lavorano 10-12 ore al giorno «sono dei malati, non lo fanno per amore del lavoro
ma perché odiano la famiglia e non vogliono tornare a casa, sono dei delinquenti che tolgono migliaia di posti di lavoro»
perché, in base agli studi di De Masi, se lavorassero meno si libererebbero dei posti per i disoccupati.
«L'uomo non è fatto per lavorare ma per creare e procreare! Il reddito di cittadinanza non si può non fare!». Applausi.

L'unico sussulto c'è quando De Masi sostiene che le tasse non sono un problema in Italia,
«gli imprenditori italiani non ci rimettono mai, questo è sicuro».

Anche Davide Casaleggio, che ha la sua azienda e il conto fiscale a fine anno lo conosce, resta impassibile.
«Che me ne frega se non siete d'accordo, io le studio da anni queste cose», chiude il sociologo napoletano.

Il dalemiano Bray (zma è qui solo come Treccani» dice Casaleggio) scopre che il populismo grillino in realtà è di sinistra,
perché «i padri della sinistra ci hanno insegnato che il popolo va ascoltato, la lotta ai privilegi è di sinistra».

Accoglienza da superstar poi per il pm Nino Di Matteo, sognato come Guardasigilli da Di Maio.
Gli amici della Casaleggio si esaltano quando parla dei processi a Dell'Utri e Berlusconi,
e quando espone i capisaldi della sua «riforma» della giustizia: più intercettazioni, meno prescrizioni,
più carcere per «i reati dei colletti bianchi», «ma non è vero che siamo manettari».

I punti per un contratto a sinistra ci sono tutti. Però la parola d'ordine è nessuna preclusione.
«Di Maio è stato concreto, ha fatto proposte a tutti, nel dna del movimento c'è di non essere né di sinistra né di destra»
spiega Cancelleri governatore mancato di Sicilia. Si tratta a sinistra e a destra, «anche con chi nel passato non si è comportato bene,
chiunque, chiunque», ripete due volte il senatore Morra, uno dei meno allineati, che infatti non pensa che la priorità
imprescindibile sia andare al governo («dobbiamo fare bene, ma si può fare anche all'opposizione»).
 

Val

Torniamo alla LIRA
Il convincimento che i “poteri forti”(La longa manus) pressano per una "magno alleanza ”,
fondata su un concordato tra CDX e M5S, è inesatta: CDX è di difficile digestione a chi conta veramente.

Non alla commissione europea (che vale come il due di coppe quando c'è briscola a denari),
ma holdings finanziarie che, tra parentesi, sono gli stessi che hanno procreato la Casaleggio srl ed il Movimento 5 Stelle.

Ma una grande coalizione incardinata sui grillini, la cui potenza, si noti,
proviene da quelle stesse politiche austerity intimate dall’alta finanza.

Prima si infievolisce l’Italia con le soluzioni del governo Monti;
poi si estende il pericolo,rabbia, cattiveria,odio...etc.etc... con i governi Letta-Renzi-Gentiloni;
comparativamente si prepara il batterio che dovrà assassinare il degente infievolito: è il Movimento 5 Stelle,
dilatato a dismisura dalle politiche dei previi esecutivi “europeisti”.

La tattica appena esposta non è assolutamente nuova. (Cum grano salis)
 

Val

Torniamo alla LIRA
A former US secretary of state said Moscow was “ultimately responsible” for all chemical incidents in Syria, after reports of a chlorine attack in Ghouta in January. Now, the Syrian Red Crescent says there was no such attack.
The medical specialists, who have worked in the Damascus suburb of Ghouta for years, told journalists they did not see any evidence of any chemical incident taking place in the area in January. They also did not confirm reports about an alleged chlorine gas attack that, supposedly, affected more than 20 civilians on January 22.

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US blames Russia for latest chemical incident in Syria, regardless of who carried it out
"At some point, our [hospital] received six people, who were allegedly suffering from respiratory problems. Following a medical examination, we did not find any problems at all, any traces of chemical agents," Seif Aldin Hobia, a member of the Syrian Arab Red Crescent, who worked for the last seven years at the central hospital of Douma in Eastern Ghouta, said. Recalling the events that took place in January, he added: "we had no evidence of chemical agents being used [in the area]."

His words were echoed by another medical specialist from the Syrian Arab Red Crescent, Muhammad Adnan Tabazhu, who claimed that the medics obtained no evidence of chemical weapons being used in Eastern Ghouta between 2012 and 2018, when he was working in the area.

The Syrian Arab Red Crescent (SARC) is a local humanitarian NGO that says it “enjoys financial and administrative independence.” The organization was established in 1942 and recognized by the International Committee of the Red Cross in Geneva (ICRC) in 1946. It has a headquarters in Damascus. The ICRC says it actively cooperates with the SARC in its humanitarian operations across Syria.

Back in January, former Secretary of State Rex Tillerson famously claimed that "more than 20 civilians, mostly children, were victims of an apparent chlorine gas attack," adding that the incident raised "serious concerns that [Syrian President] Bashar al-Assad may be continuing to use chemical weapons against his own people."

‘Syria gases own people just as Trump mulls withdrawal?’ Journalists question Douma ‘chem attack’

He then immediately said that "whoever conducted the attacks, Russia ultimately bears responsibility for the victims in Eastern Ghouta and countless other Syrians targeted with chemical weapons since Russia became involved in Syria."

The timing of the incident conspicuously coincided with a 29-nation conference in Paris, organized to create the 'International Partnership against Impunity for the Use of Chemical Weapons.' The reports about the ‘attack’ came just a day ahead of the meeting. The claims were produced by controversial sources, namely the White Helmets and the UK-based Syrian Observatory for Human Rights (SOHR).

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Moscow slams US ‘propaganda attack’ over Syria chemical weapons ahead of Sochi peace talks
Moscow at the time slammed the US accusations as a "massive propaganda attack conducted with the purpose of slandering Russia on the world stage and undermining efforts for a peaceful settlement in Syria." Back then, Russia also called an emergency UN Security Council meeting to discuss the allegations of the use of chemical weapons in Syria.

In early February, Pentagon chief James Mattis admitted that the US had no evidence of such chemical agents as sarin ever being used by the Syrian government at all. He also openly said that the only information the US had been able to obtain, so far, had come from "other groups on the ground, NGOs, fighters on the ground" and just "people who claim it's been used."

Mattis, however, claimed that it was "clear" that Damascus had used chlorine gas in the Syrian conflict but, as before, failed to provide any evidence to substantiate his claims. Reports of chemical attacks, blamed on Damascus, had repeatedly surfaced earlier, with Western media and officials immediately jumping at the opportunity to put all the blame for such incidents on the Syrian government and Moscow, often only to admit later that they actually had no verifiable evidence that the attacks in question had even taken place.

The latest revelations come amid another wave of hysteria that followed yet another claim made by the same controversial pro-militant sources that, once again, have accused Damascus of carrying out a chemical attack in the town of Douma on Saturday. Syria and Russia dismissed all the accusations and called the reports fake news and propaganda, which were aimed at helping the extremists and justifying potential strikes against Syrian forces.

EDITORIAL NOTE: This story has been amended to better reflect the fact that it represents the statements of the Syrian Red Crescent NGO. The text lacked attribution when describing the alleged chemical attack in Syria’s Ghouta in January as something that never happened.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Un altro attacco chimico in Siria scatena la reazione internazionale. “Ora l’America di Trump dovrà colpire. Dovrà rispondere alle immagini spaventose che giungono dalla Siria”, scrive Franco Venturini sul Corriere della Sera di oggi. Si potrebbe concordare. Ma difficilmente Washington bombarderà Ryad, che sostiene i jihadisti di Jaysh al-Islam, l’organizzazione jihadista che ha lanciato l’attacco.

Perché, con ritornello ripetitivo quanto stantio, i politici e i media dell’Occidente accusano Damasco e Putin. E si preparano a colpire la Siria.

Un attacco chimico annunciato
Solo che stavolta Mosca non starà a guardare. Ha allertato le difese schierate in Siria, e sono tante. Sarà la terza guerra mondiale? Washington dovrebbe riflettere prima di compiere passi fatali. L’escalation è una possibilità, anche se ad oggi remota.

Sull’attacco chimico è inutile spiegare che Assad non ha alcun interesse a usare i gas contro i suoi nemici, anzi, sui quali sta avendo la meglio usando armi convenzionali.

Per un beffardo incrocio di destini, proprio oggi sembra si sia chiuso l’accordo con gli assassini di Jaish al islam che controllano Douma, il quartiere nel quale sono stati sganciati i gas. Dovrebbero andarsene altrove, liberando l’area dalla loro nefasta occupazione.

Ma al di là, degli sviluppi, resta che non interessa a nessuno accertare i fatti. La responsabilità di Assad è dogma inderogabile. Come furono le armi di distruzione di massa di Saddam. E anche se gli interventisti palesano qualche dubbio, restano fermi nell’asserire che Assad va colpito.

Come fa Venturini con quel cenno col quale abbiamo iniziato questa nota. Nel proseguo dell’articolo, infatti, ammette che la responsabilità del governo siriano è dubbia…

A fine marzo avevamo riportato che “i ribelli siriani che combattono nel Ghouta avrebbero simulato un attacco chimico contro i civili come pretesto per un attacco americano“. Una constatazione non nostra, ma del sito Debkafile, collegato ai più che informati servizi segreti israeliani, che pure non hanno in grande simpatia Assad, anzi.

E da giorni media russi e iraniani avevano allertato su un attacco chimico imminente ad opera dei cosiddetti ribelli per incolpare i siriani.

Sempre Debkafile, oggi riporta: “Alcune fonti a Washington sospettano che alcuni gruppi dell’opposizione siriana stiano innescando l’escalation nella speranza di provocare un’azione militare USA in Siria, ribaltando l’intenzione annunciata dal presidente Trump di riportare a casa le truppe statunitensi“.

Trump e il ritiro dalla Siria
Trump, obnubilato dai fumi dell’incendio che ieri è divampato alla Trump Tower, (funesto presagio), si è scagliato lancia in resta per un’azione militare. La sua idea di ritirare le truppe dalla Siria sembra dunque appartenere al passato.

Oggi le difese siriane danno notizia di aver abbattuto alcuni missili Tomahawk lanciati contro una loro base aerea, un attacco che Mosca attribuisce a Israele.

Gli autori della strage di Douma sembrano dunque aver conseguito i risultati sperati.

Resta la perplessità per un complesso mediatico unidirezionale, come riscontrato durante la guerra in Iraq e quella in Libia. L’Unione sovietica aveva la Pravda, parola russa che significa verità.

Ai media occidentali è consentita certa libertà su temi secondari, ma, quando il sistema si compatta su una decisione che riguarda il suo stesso destino, hanno anche loro una Pravda alla quale attenersi, pena l’esclusione dal sistema stesso.

Una Pravda più sofisticata, certo, ma non meno perniciosa. Pericolosa deriva. Totalitaria.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Mica male però. Il nuovo che avanza

Le Iene hanno acceso i fari sulla senatrice sarda pentastellata, Vittoria Bogo Deledda
Un testimone, sotto anonimato, ha raccontato che la donna non ha lavorato per circa 12 mesi
presentando un certificato medico per "stress da lavoro".

Poi, dopo la candidatura per il Movimento Ciqnue Stelle, la guarigione.
La Deledda è dirigente dei servizi sociali presso il Comune di Budoni, in provincia di Sassari.

Di fatto, secondo i documenti del Comune, come riportano sempre le Iene, la grillina risulta in malattia per 243 giorni fino al 2 febbraio.

Il marito della grillina avrebbe però aggredito uno dei cameraman de Le Iene durante la realizzazione del servizio.
La senatrice ha affermato di soffrire di una patologia chiamata "barnout", ovvero una sindrome che colpisce chi intrattiene giorno per giorno relazioni interpersonali.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Che cervelli ragazzi, che cervelli........Leggete il dogma.
Accrescere la partecipazione al mercato del lavoro e contestualmente incoraggiare i lavoratori più anziani a rinviare il pensionamento.
Ahahahahah. Ma il lavoro come lo crei. A uffa ? Con le aziende che chiudono ?


Per gli analisti Washington le recenti ondate migratorie dovrebbero essere considerate dagli stessi Paesi,
che in questi ultimi anni si sono visti costretti a ospitare centinaia di migliaia di stranieri, una "manna" dal cielo.

Un monito che viene rivolto in primis all'America di Donald Trump, alle prese con l'imponente immigrazione dal Messico,
e all'Unione europea che, dopo le guerre in Libia e in Siria, è stata letteralmente presa d'assalto sia dal vicino oriente sia dal Nord Africa.

Il Fondo monetario internazionale ha infilato questo suggerimento in uno dei capitoli analitici del World economic outlook del Fondo monetario internazionale.

Secondo l'organizzazione economica, che ha sede a Washington,

"a meno che la tecnologia non consenta sorprendenti guadagni di produttività",

i Paesi più ricchi dovrebbero

"ripensare le politiche sull'immigrazione per accrescere il tasso di partecipazione al mercato del lavoro,
insieme a politiche per incoraggiare i lavoratori più anziani a rinviare il pensionamento".


Nella loro relazione, tuttavia, i tecnici del Fmi non nascondono i problemi che una "rivoluzione" del genere potrebbe provocare.
Eppure sembrano non nutrire alcun dubbio:

"Sebbene accogliere migranti può porre sfide, fino a provocare potenzialmente contraccolpi politici,
può anche rivelarsi una manna per chi apre le porte del proprio mercato del lavoro".

"La migrazione netta - osserva ancora l'Fmi nel World economic outlook - ha contato per quasi metà della crescita della popolazione
negli ultimi tre decenni e può alleviare il peso dell'invecchiamento della popolazione e contribuire ad altri guadagni di lungo termine,
come una maggiore crescita e una maggiore produttività".
 

Val

Torniamo alla LIRA
Se hai le palle ...- ma è appurato che non le hai - e manipoli bene le persone con il tuo linguaggio forbito,
perchè non ti sei alzato e te ne sei andato a casa ?

Isola dei Famosi, Jonathan sbotta in diretta: "Mandatemi ora a casa"
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ahahahah si rimangiano tutto.

È arrivata la deroga: Liberi e Uguali può formare un gruppo parlamentare autonomo nella Camera dei deputati.
L’autorizzazione è stata concessa dall’ufficio di presidenza di Montecitorio con voto unanime.

Secondo il questore grillino Riccardo Fraccaro, “i requisiti c’erano tutti”, malgrado in passato i Cinque Stelle si fossero espressi in termini critici rispetto alle deroghe.
 

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