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Calderoli: la festa del 17 marzo è una «follia incostituzionale»
Non c'è nessuna frattura con la Lega per le celebrazioni del 150* dell'Unità d'Italia ma «una diversità d'opinione» e «una valutazione diversa». Getta acqua sul fuoco il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, commentando al termine del Consiglio dei ministri il voto contrario dei ministri della Lega ( Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli) al decreto che istituisce la festività del 17 marzo. Un decreto da tempo contestato dalla Lega, che non approva la scelta di festeggiare con l'astensione dal lavoro e la chiusura delle scuole, e che oggi ha definito il provvedimento «incostituzionale».
Per Calderoli «pura follia»
Il ministro della Semplicazione, Roberto Calderoli, ha definito il decreto legge «pura follia» e «incostituzionale». Fare un decreto legge per istituire la festività del 17 marzo, per Calderoli «un decreto legge privo di copertura (traslare come copertura gli effetti del 4 di novembre, infatti, rappresenta soltanto un pannicello caldo e non a casa mancava la relazione tecnica obbligatoria prevista dalla legge di contabilità), in un Paese che ha il primo debito pubblico europeo e il terzo a livello mondiale e in più farlo in un momento di crisi economica internazionale è pura follia. Ed è anche incostituzionale». Calderoli resta, dunque, contrario «alla decisione di non far lavorare il Paese il 17 di marzo, sia per il costo diretto che è insito in una festività con effetti civili che per quello indiretto, che proverrà dallo stimolo di allungare la festività in un ponte da giovedì fino a domenica. Se vogliamo rilanciare davvero il Pil di questo Paese con il decreto legge di oggi abbiamo fatto l'esatto contrario».
sono d'accordo con calderoli e penso che anche la festa del 25 aprile 1 maggio 2 giugno 1 novembre 8 dicembre 25/26 dicembre 1/6 e gennaio debbono essere abolite e fare pure in modo che la domenica venga una volta al mese, ma loro non debbono lavorare in parlamento ma cei campi a luiglio e agosto a cogliere i pomodori e le angurie e come ha detto ieri benigni garibaldi mazzini e cavour sono usciti dalla politica più poveri di prima
GIUSTIZIA: BERLUSCONI RILANCIA SULL'IMMUNITA'
Non c'è nessuna frattura con la Lega per le celebrazioni del 150* dell'Unità d'Italia ma «una diversità d'opinione» e «una valutazione diversa». Getta acqua sul fuoco il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, commentando al termine del Consiglio dei ministri il voto contrario dei ministri della Lega ( Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli) al decreto che istituisce la festività del 17 marzo. Un decreto da tempo contestato dalla Lega, che non approva la scelta di festeggiare con l'astensione dal lavoro e la chiusura delle scuole, e che oggi ha definito il provvedimento «incostituzionale».
Per Calderoli «pura follia»
Il ministro della Semplicazione, Roberto Calderoli, ha definito il decreto legge «pura follia» e «incostituzionale». Fare un decreto legge per istituire la festività del 17 marzo, per Calderoli «un decreto legge privo di copertura (traslare come copertura gli effetti del 4 di novembre, infatti, rappresenta soltanto un pannicello caldo e non a casa mancava la relazione tecnica obbligatoria prevista dalla legge di contabilità), in un Paese che ha il primo debito pubblico europeo e il terzo a livello mondiale e in più farlo in un momento di crisi economica internazionale è pura follia. Ed è anche incostituzionale». Calderoli resta, dunque, contrario «alla decisione di non far lavorare il Paese il 17 di marzo, sia per il costo diretto che è insito in una festività con effetti civili che per quello indiretto, che proverrà dallo stimolo di allungare la festività in un ponte da giovedì fino a domenica. Se vogliamo rilanciare davvero il Pil di questo Paese con il decreto legge di oggi abbiamo fatto l'esatto contrario».
sono d'accordo con calderoli e penso che anche la festa del 25 aprile 1 maggio 2 giugno 1 novembre 8 dicembre 25/26 dicembre 1/6 e gennaio debbono essere abolite e fare pure in modo che la domenica venga una volta al mese, ma loro non debbono lavorare in parlamento ma cei campi a luiglio e agosto a cogliere i pomodori e le angurie e come ha detto ieri benigni garibaldi mazzini e cavour sono usciti dalla politica più poveri di prima
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