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Unicredit: le fondazioni hanno favorito il crollo del titolo afferma Giuseppe Gallo
Le Fondazioni socie del gruppo Unicredit avrebbero favorito con il loro comportamento il crollo del titolo in Borsa all'inizio del mese
Oggi, ore 15:00 - 0 Commenti
Le Fondazioni socie del gruppo Unicredit avrebbero favorito con il loro comportamento il crollo del titolo in Borsa all’inizio del mese (valore dimezzato in quattro sedute, ndr) subito dopo l’annuncio del prezzo dell’aumento di capitale che chiude questa settimana (si veda anche: Unicredit sopra la linea della parità a Piazza Affari, venerdì scade l’esercizio dei diritti di opzione). Queste sono le parole convinte del segretario generale della Fiba Cisl Giuseppe Gallo. “Le Fondazioni” – nota Gallo – “hanno dato in prestito i loro titoli in modo da incassare un premio dall’operazione e potersi finanziare per sottoscrivere poi la ricapitalizzazione”. “Chi ha preso i titoli dalle Fondazioni però li ha venduti subito”, aggiunge il segretario della Fiba Cisl. Secondo Gallo le Fondazioni hanno favorito così lo short selling”. “Dal crollo del titolo le Fondazioni hanno poi avuto un danno patrimoniale”, ribadisce ancora Gallo, attaccando quindi le operazioni finanziarie speculative condotte con i derivati sostenendo la stessa posizione del presidente dell’Abi Giuseppe Mussari, intervenuto alla stessa tavola rotonda sulla questione dei derivati Cds. “Non dovrebbe essere consentito detenerli senza il sottostante, nel caso dei debiti sovrani, i titoli di Stato. Ciò rende il debito pubblico ingestibile”, conclude.
Le Fondazioni socie del gruppo Unicredit avrebbero favorito con il loro comportamento il crollo del titolo in Borsa all'inizio del mese
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Le Fondazioni socie del gruppo Unicredit avrebbero favorito con il loro comportamento il crollo del titolo in Borsa all’inizio del mese (valore dimezzato in quattro sedute, ndr) subito dopo l’annuncio del prezzo dell’aumento di capitale che chiude questa settimana (si veda anche: Unicredit sopra la linea della parità a Piazza Affari, venerdì scade l’esercizio dei diritti di opzione). Queste sono le parole convinte del segretario generale della Fiba Cisl Giuseppe Gallo. “Le Fondazioni” – nota Gallo – “hanno dato in prestito i loro titoli in modo da incassare un premio dall’operazione e potersi finanziare per sottoscrivere poi la ricapitalizzazione”. “Chi ha preso i titoli dalle Fondazioni però li ha venduti subito”, aggiunge il segretario della Fiba Cisl. Secondo Gallo le Fondazioni hanno favorito così lo short selling”. “Dal crollo del titolo le Fondazioni hanno poi avuto un danno patrimoniale”, ribadisce ancora Gallo, attaccando quindi le operazioni finanziarie speculative condotte con i derivati sostenendo la stessa posizione del presidente dell’Abi Giuseppe Mussari, intervenuto alla stessa tavola rotonda sulla questione dei derivati Cds. “Non dovrebbe essere consentito detenerli senza il sottostante, nel caso dei debiti sovrani, i titoli di Stato. Ciò rende il debito pubblico ingestibile”, conclude.