Ciao a tutti in un ritaglio veloce di questa bella giornata di primavera introduco in IO un post riguardante le tecniche utilizzate dai Fibonacci Traders , ricordando che tali tecniche possono essere incastonate nella lettura ciclica del mercato che a sua volta può essere collegata ad altre tecniche ancora , poichè tutto è 1
Questo articolo può essere approfondito su www.cyclometria.it , dove troverete altri miei interessanti articoli in merito.
Guardando lo schema è possibile notare un’ oscillazione ciclica che si conclude con un minimo finale denominato C .
Al momento trascuriamo la componente ciclica di ordine superiore la quale racchiude l’oscillazione qui presentata e concentriamoci invece sulle divisioni mostrate.
Il punto più basso ossia C è classificato come Focus Number , vale a dire il punto dal quale si misureranno i livelli di resistenza , tali livelli vengono generati dalla divisione in nodi 38,2 e 61,8 dello spazio che intercorre fra il focus number e i vari punti di reazione .
In questo specifico esempio è visibile un solo punto di reazione , ed esso corrisponde al massimo dell’ ultimo ciclo evidenziato da una sinusoide di colore viola e marcato come B.
Mi preme subito ricordare che in una situazione di mercato reale , vi sono più numeri di reazione e dunque vengono generati più nodi , ma per ora è preferibile commentare uno schema che non sia troppo appesantito e quindi poco leggibile.
Prima di continuare con la spiegazione relativa alla tecnica in questione , è mio solito mostrare la connessione fra metodologie di autori diversi.
Dapprima notate il riquadro color arancio che avvolge l’oscillazione .
Esso alla base divide il tempo del ciclo in due parti , e mostra quale sia il baricentro , ovvero il 50% del tempo che va da minimo a minimo , queste considerazioni derivano da Gann e altre ne verranno in seguito , per ora è bene non andare troppo oltre.
Notiamo subito che il massimo di tale ciclo è stato fatto prima della metà , il che vuol dire che la maggior parte del fattore TEMPO è destinata a completarsi in una situazione calante , e questo provocherà un minimo di chiusura inferiore al minimo di partenza come ben visibile in figura.
Chi proviene dalla scuola di Migliorino non avrà difficoltà ad intuire che il massimo è stato conseguito nel primo sottociclo dei due che compongono l’onda sinusoidale viola rappresentata in figura.
Successivamente al punto C in una formazione ideale è possibile intravedere una situazione di accumulazione più o meno ampia a seconda del grado di struttura che si sta esaminando , è possibile la comparsa di una formazione definita Ledge di Joe Ross , essa ha un massimo di 10 barre/candele .
In questo frangente sovente viene riscontrato un’ restringimento dell’ ampiezza delle barre , che è sintomatico dell’ arrivo di barre a range esteso come insegna Larry williams.
Questo fenomeno contribuisce alla formazione dello squeeze , la strozzatura delle bande di Bollinger ci presegnala una potenziale e imminente inversione del mercato una volta che quest’ultimo uscirà dal collo di bottiglia in cui si trova.
In altri casi possiamo trovare una Nesting Formation così definita da Bill Mclaren , con barre/candele inside rispetto all’ ultimo strappo ribassista , tali formazioni possono essere classificate anche come IDNR4 o IDNR7 , pattern noti per chi conosce Street Smarts.
L’arrivo di tali barre ( a range esteso ) coinciderà normalmente con la rottura del trading range definito anche come punto di fuga di Gann , ove si evidenzierà un break out della volatilità e di seguito l’impeto dell’ impulso rialzista potrà trovare sfogo mostrandosi a volte in tutto il suo splendore tramite un estesa white long body candle , un’ aumento della velocità e in contemporanea un’ accompagnamento del movimento da parte dei volumi.
L’uscita da questa fase a tick rhythm , detta alla maniera di W.Garret , comporta anche la successiva conseguenza.
Procedendo con l’analisi didattica dello schema è visibile la presenza di 3 obiettivi di prezzo o espansioni probabili , nel dettaglio :
La compressa definita come COP , la normale definita come OP e l’estesa definita come XOP.
Queste tre espansioni sono possibili tramite l’elaborazione dei punti A,B,C visibili in figura.
Se siamo in prossimità di una svolta è verosimile che XOP sia preferibile rispetto al punto OP , mentre il punto compresso non farebbe altro che confermare un quadro di debolezza.
Ora prestate attenzione , supponiamo che il livello XOP venga effettivamente raggiunto dal mercato , quali considerazioni possiamo fare ?
Indubbiamente la prima sarebbe che :
Il tratto da C a Xop è più lungo del tratto che va da A a B , e questo ci induce a identificare uno sbilanciamento del PREZZO , che verosimilmente si presenterà a braccetto con uno sbilanciamento del TEMPO , ossia più tempo destinato alla fase ascendente e minor tempo alla fase discendente che seguirà.
Un nuovo ciclo così composto ci direbbe che il movimento rialzista partente da C e culminate a XOP è un’ impulso , contrariamente al segmento che va da A a B , dove quest’ultimo è una reazione ad un trend al ribasso.
Appena sopra ho fatto un’evidente connessione agli insegnamenti di Gann .
Ma ora entriamo ancor più in profondità ….
Se questa che è stata appena citata fosse effettivamente l’evoluzione del prezzo , dalla figura si evince che saremmo in prossimità del nodo di ritracciamento a 61,8 calcolato da C ( Focus Number ) a B ( punto di reazione , che è anche l’unico in questo esempio , dunque sarà definito nodo primario )
Questo fatto , ( o meglio ancora se l’estensione è ancor più vicina ) , si definisce consenso , è rappresenta un punto di resistenza o supporto di rilievo a seconda che venga testato da sotto o da sopra , in questo caso da sotto.
Possiamo immaginarlo come un muro di pedoni tipici del gioco degli scacchi , esso ostacola l’avanzata dell’ avversario con lo scopo di mantenerlo compresso al di sotto della traversa mediana della scacchiera.
Dopo la formazione del massimo avremo un breve Recoil a formare il minimo ciclico di chiusura , da cui il mercato riprenderà fiato per un nuovo assalto più decisivo .
Per analogia questo coincide bene con un’onda 3 di Elliott che spesso è la più estesa e la più forte.
Notate che da qui è possibile calcolare una nuova espansione utilizzando il minimo C , il picco di massimo coincidente con XOP e il minimo di chiusura del ciclo in essere.
Ma prima voglio precisare alcune altre cose in termini di sinergia.
L’oscillazione C - XOP - minimo successivo ci pone nelle condizioni di identificare la formazione 1-2-3 Low di Ross , essa deve essere confermata tramite una correzione perfetta dei punti 2 e 3 ( non spiegata in questo articolo ) , e ci dà la possibilità di entrare in azione tramite la rottura del massimo denominato 2 che in questo caso combacerà con il punto XOP e proseguirà fino all’uncino ( ovvero prima barra ascensionale che denota un massimo inferiore al precedente ).
Potremmo anche decidere di entrare in anticipo rispetto al punto 2 ( ex XOP ) facendo ricorso alla Trader’s Trick , ossia entrando alla rottura del massimo della barra precedente dopo la conferma della formazione del punto 3 del 1-2-3 Low.
A questo punto aumentate l’ attenzione su quanto sto per scrivere , poiché in questo frangente è plausibile un buon superamento del punto XOP e sinergicamente punto 2 di Ross .
Tale considerazione sta nel fatto che le nuove estensioni partenti dal più recente minimo penetrano tutte e 3 in carrozza , ( voglio dire i nuovi COP, OP e XOP ) il massimo del 1-2-3 Low di Ross nonché vecchio XOP precedente.
Senza difficoltà forzeranno anche il nodo 61,8 visto in precedenza , calcolato tramite il punto C e la reazione primaria marcata B inerente l’oscillazione ciclica precedente.
E ancor più nel dettaglio è possibile che la nuova estensione OP ( eguale al tratto che va da C al vecchio XOP ) formi un doppio massimo con il punto B precedente ( massimo ciclo precedente ) poiché non a caso la freccia verde chiaro rappresentativa di questo segmento sta andando in contro al ritracciamento del 100% che come capolinea ha il massimo marcato B sulla sinistra dello schema.
Se lo supererà ci saranno nuovi sviluppi , se formerà un massimo in quella zona avremmo un consenso , successivamente il mercato dopo aver ripreso di nuovo fiato ci dirà se ha ancora forza necessaria per andare avanti e superare l’ostacolo.
A questo punto un monito , per le reazioni dovrete marcare un nuovo Focus Number , questa volta denominato FS dove S sta per supporto , per esempio il primo sarebbe stato il vecchio Xop , in altre parole il segmento che vedete partire da C , che era il minimo del ciclo precedente e il suo punto estremo lo XOP appena citato.
È chiaro che ora C diventerà il primo numero di reazione che marcherete 1 , via via che il movimento continua verso l’alto voi sposterete il punto FS assegnandolo sempre all’ ultimo massimo dell’ ultima oscillazione ciclica.
Ogni minimo precedente sarà un numero di reazione , man mano che il movimento avanza , aumenteranno i minimi ciclici precedenti e dunque i numeri di reazione al quale dovrete calcolare i relativi nodi.
Ricordate sempre che il Focus Number è uno solo , finchè il movimento sale esso è il massimo ciclico più elevato , specularmente il discorso vale per un movimento ribassista.
Per essere più precisi se il Focus number è l’ultimo massimo ciclico di un TRACY ,o meglio diciamo che esso è il massimo del terzo ciclo Tracy-2 incluso nel secondo ciclo Tracy-1 , allora avremo 3 numeri di reazione , e più precisamente il minimo di partenza del terzo ciclo Tracy-2 , che è anche il minimo di chiusura del secondo ciclo Tracy-2 , questo sarà il numero di reazione 1 , poi abbiamo il minimo di partenza del secondo ciclo tracy-2 che è anche il minimo di chiusura del primo ciclo Tracy-2 , questo sarà il numero di reazione 2 , e in fine il minimo di partenza del primo ciclo Tracy-2 di tutta la struttura che sarà il numero di reazione primario catalogato come numero 3.
Tutti i nodi vengono calcolati fra il focus number e i numeri di reazione.
La convergenza spiegata nell’ articolo precedente si verifica soltanto con la vicinanza di due nodi complementari , ossia uno deve essere del 38,2 e l’altro del 61,8 che ovviamente devono fare capo a numeri di reazione diversi.
LA PRESENTE TECNICA E’ PERFETTAMENTE INNESTABILE ALLA LETTURA CICLICA DEL MERCATO , MA RICHIEDE UN’ACCURATA E DILIGENTE PRATICA PER OTTENERE I RISULTATI MIGLIORI.
alla prossima...