Ma l'affare dov'e?
Buongiorno a tutti, ringrazio in anticipo chi volesse schiarirmi le idee.
La maggior parte degli immobili all'asta di questi tempi sono stati acquistati quando i prezzi erano molto alti (periodo 2004 - 2009) pertanto per il loro acquisto erano stati stipulati contratti di mutui fondiari per importi abbastanza alti (mutui coperti dalle relative ipoteche che in genere sono il doppio del prestito erogato).
Una volta che l'aggiudicatario di un immobile posto all'asta con procedura di pignoramento richiesta dalla banca erogatrice del mutuo (ma anche se la procedura e' stata richiesta da altri creditori e la banca si e' poi insinuata nel procedimento), questo si trovera' a dover saldare il prezzo di aggiudicazione e contestualmente si assumera' i debiti dell'esecutato nei confronti della banca (art.508 c.p.c.) maggiorati di spese e interessi e decurtati del prezzo di aggiudicazione. L'aggiudicatario si trovera' quindi a dover pagare alla banca un importo che superera', nella maggior parte dei casi, il valore dell'immobile vuoi per il deprezzamento degli immobili degli ultimi anni ma anche (e soprattutto direi io) per l'aggiunta di spese legali e interessi, considerando che parecchi esecutati hanno smesso di pagare le rate del mutuo dopo pochi mesi dalla stipula (importo capitale pressoche' intero quindi).
Ma l'affare di aggiudicarsi un immobile all'asta dove e'? A me sembra che le uniche ad uscirne vincitrici siano le banche che rivedranno il loro credito rifuso in toto (esse possono rivalersi sul terzo acquirente nella misura del valore dell'ipoteca e non in quella del prestito erogato in forma di mutuo fondiario).
Scusandomi per essermi dilungato, spero che qualcuno riesca a smentirmi o a confermare la mia tesi.
Jam