Aste

Posso dire che guardando anche con una min attenzione non faccio che incrementare la confusione, tra tante edizioni e tirature diverse che faccio fatica a distinguere e cifre tra ebay ed aste varie così sballate per lavori che trovo simili.

Faccio un paio di esempi giusto per capire, in primis la bibliografia riportata si riferisce solo alla pubblicazione o anche all'edizione/opera di cui fa parte la grafica?

Tra i lavori che forse presentano un discreto margine mi pare Canogar e anche Carrà, invece per quanto riguarda il Braque, non ho capito visto che si parla di timbro a secco GB se si riferisce ad autore o edizione, anche se l'acquaforte non risulta firmata, nè se originale del periodo o riedizione, visto che ci sono lavori del tipo passati ad es. da Christie's a cifre non proprio irrilevanti, ma forse si tratta della suite completa e magari firmata. Se qualcuno dà un proprio contributo, gli sono grata almeno a livello formativo. Il Magnelli l'avevo notato anch'io, anche Music e Federica Galli.
 
Posso dire che guardando anche con una min attenzione non faccio che incrementare la confusione, tra tante edizioni e tirature diverse che faccio fatica a distinguere e cifre tra ebay ed aste varie così sballate per lavori che trovo simili.

Faccio un paio di esempi giusto per capire, in primis la bibliografia riportata si riferisce solo alla pubblicazione o anche all'edizione/opera di cui fa parte la grafica?

Tra i lavori che forse presentano un discreto margine mi pare Canogar e anche Carrà, invece per quanto riguarda il Braque, non ho capito visto che si parla di timbro a secco GB se si riferisce ad autore o edizione, anche se l'acquaforte non risulta firmata, nè se originale del periodo o riedizione, visto che ci sono lavori del tipo passati ad es. da Christie's a cifre non proprio irrilevanti, ma forse si tratta della suite completa e magari firmata. Se qualcuno dà un proprio contributo, gli sono grata almeno a livello formativo. Il Magnelli l'avevo notato anch'io, anche Music e Federica Galli.
Non ho molta consuetudine con i libri d'arte. Per esempio è un po' un mistero per me che, mettiamo, una serie di acqueforti ("suite)" poste ad illustrare un testo costino, all'una, assai meno che una sola edita singolarmente, anche cinque volte di meno.. Il GB si riferisce certo a Braque (iniziali), la cui acquaforte potrebbe anche essere stata edita in altre occasioni, e lì occorre informarsi. Io ho acquistato un libro con 3 o 4 litografie di Braque, ma all'epoca i francesi tranquillamente rieditavano litografie di grossi autori, magari preparate da altri, che quindi sono "autentiche" ma di valore ridotto. O magari fotolitografie.
Insomma, è un ginepraio, dove ogni opera praticamente fa storia a sé. L'unica è armarsi di pazienza ed informarsi a fondo per ogni caso specifico, cosa che oggi è assai più fattibile che anche solo 20 anni fa.
 
Mi consolo, se è un ginepraio per te, figurati per me, il lavoro mi incuriosiva e ci ho un pò guardato, ma è davvero un bel casino, ma almeno imparo qualcosa e mi sporcoun pò le mani anche se globalmente non ho visto lavori che mi entusiasmassero davvero, per cui continuerò a "passare".
 
Se lo segui fammi poi sapere il risultato.
Grazie

@zig mi risulta che la cartella di Bill Viola sia stata venduta a 1800+diritti. Fosse vero sarebbe incredibile come plusvalenza sul recente acquisto.
Me lo confermi? Non ho seguito l'asta di Farsetti e non so dove recuperare i risultati.
 
@zig mi risulta che la cartella di Bill Viola sia stata venduta a 1800+diritti. Fosse vero sarebbe incredibile come plusvalenza sul recente acquisto.
Me lo confermi? Non ho seguito l'asta di Farsetti e non so dove recuperare i risultati.
Sorry oggi ero murato vivo a lavoro e non ho visto alla fine a quanto è andata...
 
Incrociando l'asta Fides con il catalogo postato nel 3d delle incisioni si capiscono alcune cose.
Bram Van Velde costa in galleria uno zero in più rispetto all'asta.
 
Anche altri ...
E qual è il prezzo giusto?
Probabilmente il prezzo giusto è una via di mezzo tra quello delle aste e quello delle gallerie.
Il tema ha a che fare con il più generale problema della determinazione del valore dei beni. Se fossi un marxista direi che il prezzo è dato dalla quantità di lavoro incorporato nell'opera. Applicando tale principio il taglio di Fontana non vale niente perchè per farlo non ci vuole niente. Se invece fossi un neoclassico direi che il prezzo è dato dall'interazione tra domanda è offerta, precisamente che se la domanda supera l'offerta allora il prezzo sale (quindi è alto). E forse questo criterio è più aderente alla realtà. Già...ma poi il problema non fa che spostarsi: che cosa determina la domanda?
Quindi non se ne esce, mi pare.
Certo sorprende vedere che le galleria propongono a migliaia di euro opere che si trovano cercano un po' ad un decimo. Probabilmente hanno una clientela ancora poco avvezza a cercare opere in giro per il web, magari anche all'estero.
Sull'antico è ancora comprensibile: la galleria ti vende una rara stampa del '500 e allora è anche corretto che te la faccia pagare seimila euro. Ma se si tratta di autori moderni il prezzo sembra ingiustificato
Le aste invece partono spesso da basi di poche decide di euro allo scopo di attrarre tutti, tanto poi a pagarne le conseguenze è lo speranzoso venditore privato che non ha a disposizione canali di vendita così ampi...
 

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