Aste

Ah no ma io sono sicuro di questo, intendiamoci; cioè che l'arte virerà molto anche sul digitale mi pare scontato e che tra 40 anni i miei gusti siano ridicoli se non mi aggiorno lo prendo per un fatto assodato ;)
Ma degli informali, per riprendere il tuo esempio, già oggi si intuisce chi di sicuro non ce la farà, e in mezzo ci sono tanti dei miei preferiti (purtroppo); cioè che Corpora non tornerà mai ai livelli di un grande lo prendo per ovvio, magari qualche capolavoro da museo terrà un buon valore ma ci fermiamo li, e tra 100 anni pure quello dovrà trovare un appassionato che lo compri; che Moreni o Miotte finiscano "dimenticati" lo prendo come un assunto.
Poi chiaro, ci sono tanti casi "grigi", Jenkins? boh, Parmiggiani? mhhh...lì ci si può sbizzarrire,è pure un gioco carino, chiaro che se mi dici Franz Kline sono sereno a dirti che rimane li dov'è nella storia :D
Mi sembra una posizione di buon senso. Personalmente alla tua eta' ero molto piu' illuso. Forse ho anche illuso altri. Mea culpa :benedizione:
 
Cerco di leggervi sempre ma riversate nel forum talmente tante idee che ci vorrebbe molto più tempo di quanto ne abbia io per dire tutto quello che penso.
Voglio però dire alcune cose.
La prima è che sono in questo mondo da dieci anni, a stare molto ma molto larghi, sono quindi forse il più giovane (collezionisticamente parlando). In così poco tempo ho visto il crollo verticale del mercato della grafica. Oggi si comprano cose belle a 5-10-15 euro, e con 100 euro si compra praticamente tutto, in tema di grafica. La colpa è del fatto che le vendite sul web sono letteralmente esplose negli ultimi anni e quindi l'offerta, trascinando con sè le case d'asta, la maggior parte delle quali si sono organizzate in modo da poter partecipare online. Il mondo è cambiato.
Riguardo al discorso di Rex voglio dire che non tutti si perdono sempre e solo dietro all'arte contemporanea. Io mi iscrivo nel girone di chi cerca di fare una ricerca attraverso i secoli. Naturalmente ci sono arrivato con il tempo, non sono qui a fare il fenomeno. Detto questo rimango un fautore di Fontana, Bonalumi, Castellani e compagnia cantando perchè pur appartenendo a un mondo, quello dell'arte concettuale, che mi interessa poco, sono gli unici che oggi permettono di fare un margine. Margine, sia chiaro, che ho fatto qualche volta anche io e con il quale ho comprato le ciofeche che mi hanno dato sempre il piacere dell'acquisto, della scoperta, dello studio e, non da ultimo, del possesso (quindi di me tutto si può dire tranne che sono uno speculatore).
Non sono e non sarò invece mai un fautore di Isgrò, o di Cattelan, tanto per fare due esempi diversi, perchè credo che abbiano solo trovato e azzeccato l'espediente per raggiungere il successo.
Riguardo alla contrapposizione mercatini/gallerie, è una dicotomia assolutamente falsa, e spiego perchè:
1) la frequentazione dei mercatini non esclude affatto la frequentazione delle gallerie e dei galleristi
2) se escludiamo la grafica ciò che si trova in galleria non si trova ai mercatini, salvo rare eccezioni
3) se consideriamo la grafica spesso le bancarelle dei mercatini di buona qualità sono allestite proprio dai galleristi
Io ho comprato grafica sia ai mercatini che presso piccoli galleristi e nel primo caso ho provato sempre il brivido della scoperta mentre nel secondo caso ho portato a casa gli acquisti come si farebbe al supermercato.
Perchè, riassumendo, gli spaghetti con i funghi porcini dovrebbero avere lo stesso sapore se i porcini li hai trovati tu in montagna o se li hai comprati alla Esselunga, eppure il piatto fumante con i funghi raccolti da te sarà sempre più buono.
Tutto questo detto, sia chiaro, con il massimo rispetto di chi fa scelte diverse dalle mie.
 
Ultima modifica:
Il collezionista,perché questo noi siamo,evolve e raffina i suoi gusti,aumenta la sua conoscenza ed amplia i suoi interessi.Questo comporta una rotazione delle opere che possiede con conseguente vendita/scambio/rottamazione delle medesime.Quando si compie il passo/upgrade si diventa selettivi e certe opere/autori non vengono piu' presi in considerazione.Contemporaneamente aumenta la fame di opere di qualita' pertanto i mercatini non bastano più per soddisfarla.Ci si rivolge quindi a case d'asta,collezionisti e galleristi.La qualità si paga ,sempre.A meno che chi venda la ignori o non gli importi,ma questo avviene sporadicamente.Nel momento in cui non si ama più un genere si resetta tutto e si riparte da zero.Una sorta di ciclo di nascita,vita ,morte e rinascita.
 
Intervengo in questa interessante discussione per condividere quello che ha scritto Cris. Ho deciso di concentrare la mia attenzione (ed acquisti) solo verso artisti giovani che ritengo interessanti. Il contemporaneo vero (non quello di 20/30 anni fa) mi interessa meno. E' più rischioso ma intellettualmente stimolante.
 
Oggi si comprano cose belle a 5-10-15 euro, e con 100 euro si compra praticamente tutto, in tema di grafica. La colpa è del fatto che le vendite sul web sono letteralmente esplose negli ultimi anni e quindi l'offerta, trascinando con sè le case d'asta, la maggior parte delle quali si sono organizzate in modo da poter partecipare online. Il mondo è cambiato.

Con 100€ non si compra tutto, anzi ci prendi grafiche di artisti medi, poi c'è grafica e grafica. Con 100€ di sicuro non prendi Capogrossi, Munari, Accardi, Francis, Baj, Castellani etc etc
A Piazzola ho visto un banchetto che è sempre li che ha geometrici e qualche astratto, gestito da una copia sui 40 andanti, molto assortito su Munari, Minoli e Calderara per capirci, ha venduto davanti a me un positivo negativo di Munari a 600€ ed un Calderara tipo 30x30 a 200€. E stiam oparlando di un mercatino. Per cui la "grafica" non si vende a 100€, questo per non illudere i meno esperti che pensano che siano "stampe" e che si paghino a centrimetro quadro.


Quando si compie il passo/upgrade si diventa selettivi e certe opere/autori non vengono piu' presi in considerazione.Contemporaneamente aumenta la fame di opere di qualita' pertanto i mercatini non bastano più per soddisfarla.Ci si rivolge quindi a case d'asta,collezionisti e galleristi.La qualità si paga ,sempre

Hai riassunto perfettamente, e con una capacità di sintesi invidiabile, quello che scrivo qui da tempo. Bisogna imparare a riconoscere la qualità ed essere felici di poter acquisire un'opera simile, certo al giusto prezzo.
Se si va raccattando roba in giro solo perchè costa poco (e l'espressione "costa poco" non significa nulla) si arriva ad avere solo un'accumulazione di oggetti. Io sono mercante e ti dico che nonostante ciò quando trovo un'opera grafica, multiplo o unica che è esattamente quello che sto cercando per la mia modesta collezione, certamente tratto ma con l'intenzione alla fine di acquistarla. Fidati che andando in giro a sbattere la testa solo con l'idea di fare l'affare si buttano solo soldi e si comprano cose mediocri di cui alla lunga ci si stanca e che si va poi a liquidare goffamente svendendole.

Infine, invidio e stimo chi è attento al contemporaneo.
 
Con 100€ non si compra tutto, anzi ci prendi grafiche di artisti medi, poi c'è grafica e grafica. Con 100€ di sicuro non prendi Capogrossi, Munari, Accardi, Francis, Baj, Castellani etc etc
A Piazzola ho visto un banchetto che è sempre li che ha geometrici e qualche astratto, gestito da una copia sui 40 andanti, molto assortito su Munari, Minoli e Calderara per capirci, ha venduto davanti a me un positivo negativo di Munari a 600€ ed un Calderara tipo 30x30 a 200€. E stiam oparlando di un mercatino. Per cui la "grafica" non si vende a 100€, questo per non illudere i meno esperti che pensano che siano "stampe" e che si paghino a centrimetro quadro.


Infine, invidio e stimo chi è attento al contemporaneo.
Acquistando cartelle/blocchi ho pagato, facendo una media, 160 Fontana, 70 Paladino e girando per mercatini, 50 Veronesi (opera unica). E potrei continuare. La media, come vedi, è quella che dico, se non migliore.
Non vivo di arte quindi posso permettermi di acquistare in questo modo aspettando il momento giusto. Poi, se ho affinato le tecniche di ricerca, sarà pur sempre merito mio.
Mi fa piacere che invidi e stimi chi è attento al contemporaneo, categoria di persone alla quale appartengo, ma se tu non avessi in eguale stima chi si occupa anche di altro commetteresti un errore di presunzione che mi sento di sconsigliarti.
Perché, come disse un signore, siamo come nani sulle spalle di giganti.
Anzi, diciamo pure che non siamo 'come' nani, siamo nani e basta.
 
E' capitato anche a me di pagare per grandi artisti dei prezzi irrisori ma non è la norma.
Quindi Fontana non vale 160€, Paladino non vale 70€ etc etc questi sono casi più unici che rari od affari.
Un cliente mi ha chiamato pochi giorni fa per un multiplo che ho in vendita per cui io chiedevo X e lui mi ha risposto che in asta è stato aggiudicato alla metà.
E quindi? E' nato un bel discorso dove gli ho fatto capire che un'aggiudicazione bassa, un invenduto, un disperato che lo vende a poco perchè liquida, non indicano il prezzo di mercato.
Mi ha chiamato dopo due giorni e ha acquistato il multiplo. Quello che voglio dire è che la ricerca del prezzo o il battagliare per lo sconto non porta a nulla se non a comprare qualcosa di cui non si sarà mai al 100% soddisfatti. E lo dico perchè ci sono passato anche io nella prima fase in cui cercavo solo il prezzo più basso, il risultato fu solo acquistare opere che, dopo studio successivo, non voglio neanche più vedere e son contento di vendere anche in negativo.

Non ho capito il discorso della stima di chi si occupa di altro :help:

p.s. comunque se hai i Fontana, Paladino ed altri a quei prezzi e vuoi venderli mandami un messaggio privato che li compro volentieri anche a 6-7 volte il prezzo che indichi.
 
Io
E' capitato anche a me di pagare per grandi artisti dei prezzi irrisori ma non è la norma.
Quindi Fontana non vale 160€, Paladino non vale 70€ etc etc questi sono casi più unici che rari od affari.
Un cliente mi ha chiamato pochi giorni fa per un multiplo che ho in vendita per cui io chiedevo X e lui mi ha risposto che in asta è stato aggiudicato alla metà.
E quindi? E' nato un bel discorso dove gli ho fatto capire che un'aggiudicazione bassa, un invenduto, un disperato che lo vende a poco perchè liquida, non indicano il prezzo di mercato.
Mi ha chiamato dopo due giorni e ha acquistato il multiplo. Quello che voglio dire è che la ricerca del prezzo o il battagliare per lo sconto non porta a nulla se non a comprare qualcosa di cui non si sarà mai al 100% soddisfatti. E lo dico perchè ci sono passato anche io nella prima fase in cui cercavo solo il prezzo più basso, il risultato fu solo acquistare opere che, dopo studio successivo, non voglio neanche più vedere e son contento di vendere anche in negativo.

Non ho capito il discorso della stima di chi si occupa di altro :help:

p.s. comunque se hai i Fontana, Paladino ed altri a quei prezzi e vuoi venderli mandami un messaggio privato che li compro volentieri anche a 6-7 volte il prezzo che indichi.
Il discorso della stima era per dire che oggi parrebbe, decisamente direi, che chi si occupa di contemporaneo sia considerato un ganzo, mentre chi si occupa di antico e di moderno debba essere considerato uno sfigato. Purtroppo però molto spesso i secondi fanno attività di ricerca e di studio che i primi non fanno.
Discorso, comunque, che non mi riguarda direttamente perché mi occupo di entrambi.
Ti ringrazio della proposta ma a me più che vendere piace comprare!
In ogni caso tengo presente per il futuro.
 
Il discorso della stima era per dire che oggi parrebbe, decisamente direi, che chi si occupa di contemporaneo sia considerato un ganzo, mentre chi si occupa di antico e di moderno debba essere considerato uno sfigato. Purtroppo però molto spesso i secondi fanno attività di ricerca e di studio che i primi non fanno.
Discorso, comunque, che non mi riguarda direttamente perché mi occupo di entrambi.

Io invece penso che il contemporaneo sia molto più difficile da capire e studiare perchè rispetto al moderno storicizzato c'è molto meno materiale e quindi occorre destinare più tempo allo studio ed alla ricerca. Attività sicuramente stimolante che poi automaticamente ti mette in contatto con le gallerie visto che sul secondo mercato non si trova molto perchè sono opere fresche di produzione. E' molto affascinante, per quello dicevo che invidio chi come @Cris70 è nel pieno dello studio e della ricerca nel contemporaneo.

Ti ringrazio della proposta ma a me più che vendere piace comprare!
In ogni caso tengo presente per il futuro.

Questa è la classica risposta che ricevo quando qualcuno mi dice che trova la stessa opera alla metà di quella che la pago io ;)

Simpaticamente, a presto :)
 
Io invece penso che il contemporaneo sia molto più difficile da capire e studiare perchè rispetto al moderno storicizzato c'è molto meno materiale e quindi occorre destinare più tempo allo studio ed alla ricerca. Attività sicuramente stimolante che poi automaticamente ti mette in contatto con le gallerie visto che sul secondo mercato non si trova molto perchè sono opere fresche di produzione. E' molto affascinante, per quello dicevo che invidio chi come @Cris70 è nel pieno dello studio e della ricerca nel contemporaneo.



Questa è la classica risposta che ricevo quando qualcuno mi dice che trova la stessa opera alla metà di quella che la pago io ;)

Simpaticamente, a presto :)
È normale che io ti risponda così. Vendo le opere minori (molto minori) che possiedo per finanziare, almeno in parte, l'acquisto di tutto ciò che mi interessa. Le cose migliori rimangono al caldo.
 

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