Beni Stabili (BNS) aumento di capitale beni stabili

Fernando'S ha scritto:
Al tuo prezzo avresti comprato sopra la pari 7000 obbligazioni che
rendono meno del tasso di sconto ufficiale europeo oppure,
convertendole, 7000 azioni Beni Stabili in carico a 1,008 quando nel
mercato le potresti comprare ora a 0,865.

C'è da aggiungere che ci dovrebbe essere anche un premio di conversione incorporato nella futura cv.

Provo a guardare ad esempio la cv Banca Ifis 04-09 4,375%:
- rispetto a Beni Stabili è ovviamente un'azienda di tutt'altro settore;
- il tasso riconosciuto è + alto rispetto al ns di 1,875%.
- il sottostante di banca Ifis quota attorno a 10,30 e la conversione è a 11,36 (un 10% circa..); la nostra ha la conversione a 1 ed il sottostante naviga a 3,85 (un 17% circa).
- il ns bond scade 2 anni dopo quello di Banca Ifis.

Il bond della Ifis quota a oltre 111.....
Non mi pare che avere la cv Beni Stabili attorno alla parità come carico sia allora proprio da buttare via.
 
ricpast ha scritto:
C'è da aggiungere che ci dovrebbe essere anche un premio di conversione incorporato nella futura cv.

Provo a guardare ad esempio la cv Banca Ifis 04-09 4,375%:
- rispetto a Beni Stabili è ovviamente un'azienda di tutt'altro settore;
- il tasso riconosciuto è + alto rispetto al ns di 1,875%.
- il sottostante di banca Ifis quota attorno a 10,30 e la conversione è a 11,36 (un 10% circa..); la nostra ha la conversione a 1 ed il sottostante naviga a 3,85 (un 17% circa).
- il ns bond scade 2 anni dopo quello di Banca Ifis.

Il bond della Ifis quota a oltre 111.....
Non mi pare che avere la cv Beni Stabili attorno alla parità come carico sia allora proprio da buttare via.

Ricordo quanto avevo già scritto:

Un obbligazione convertibile è un obbligazione corporate che però incorpora un diritto.

Come ogni azione corporate deve offrire una rendita funzione del rating, se offre di più avrà un valore >100 se offre di meno viceversa.

Chiaramente si porta dietro un rischio default tanto più alto quanto più è basso il rating.

Oltre a ciò nella Obb CV c'è un "premio" che è il diritto di comprare azioni ad un dato valore; tale valore è tanto più alto quanto più uun titolo è volatile.

Per calcolare il valore di un diritto si usa la formula di Black & Sholes.

Il diritto delle CV è però in genere castrato dalla facoltà di rimborso anticipato oltre una certa soglia di valore dell'obbligazione (da vedere nel prospetto).

Come ho detto prima, considerando una volatilità del 20% del titolo Beni Stabili il valore di un opzione vera ad 1euro sarebbe pari a 0,15 (con il prime rate oggi al 3,25%)

D'altro canto un obbligazione corporate quinquennale al 2,5% costa sicuramente meno di 100 direi più o meno 94.

Morale: 109 è il giusto prezzo e probabilmente quoterà un po' sotto a 106/7
 
Grazie a danilo dell'intervento.
:)

Provo a mettere qualcosa in riferimento all'interessante strumento dei bond convertibili, così per ripasso.

Fonte: http://www.saperinvestire.it/index.php?option=com_content&task=view&id=926

La valutazione delle obbligazioni convertibili

di Daniele Tortoriello

Prendiamo in considerazione gli elementi che influenzano il valore delle obbligazioni convertibili e che, di conseguenza, incidono sulla valutazione delle strategie di investimento.
La valutazione di una convertibile dipende da un insieme di variabili più ampio di quello normalmente considerato per le normali obbligazioni: occorre infatti considerare la parte obbligazionaria, nel modo convenzionale, e l'opzione di conversione posseduta dal sottoscrittore. In base a questi elementi si valuterà se mantenere lo status di obbligazionista o diventare azionista. Il valore complessivo pertanto sarà dato dalla somma delle due componenti. Il valore dell'obbligazione può essere stimato con la struttura a termine dei tassi di interesse (noti la scadenza e i flussi del titolo) mentre l'opzione può essere prezzata con il modello di Black e Scholes.

Sotto certe condizioni può accadere che convenga acquistare le obbligazioni convertibili ed effettuare la conversione in azioni (procedimento indiretto) invece di acquistare direttamente le azioni sul mercato (procedimento diretto): le convertibili sono acquistate con il solo fine di effettuare la conversione e non con anche quello di investire in uno strumento obbligazionario.

Le variabili da considerare sono:

il prezzo di mercato della convertibile o corso secco = PC;
il rateo d’interesse maturato = R;
il prezzo tel quel della convertibile = PtqC = PC + R;
il valore nominale della convertibile = VNC;
il rapporto di conversione = RC;
la quotazione di mercato dell’azione di compendio = PA.
Il costo dell'azione nel caso di conversione o parità (PAC) si ricava dalla seguente formula:

PAC = [PtqC x (VNC/100) x RC]

Una volta conosciuti tutti i dati, possiamo decidere sulla strategia da attuare seguendo queste semplici regole:

se la quotazione di mercato dell’azione (PA) è inferiore al valore PAC (PAC > PA) allora conviene vendere l’obbligazione convertibile e acquistare l'azione sul mercato;
se la quotazione di mercato dell’azione (PA) è superiore al valore PAC (PAC < PA) allora conviene acquistare l’obbligazione convertibile ed effettuare la conversione.
Per valutare le obbligazioni convertibili è necessario considerare anche un indicatore, detto a seconda del segno Premio o Sconto, calcolato e pubblicato dalla stampa specializzata. Esprime, in termini percentuali, il vantaggio o lo svantaggio della via diretta di conversione rispetto a quella indiretta. Seguendo la prassi dei quotidiani economici, il premio o sconto percentuale si calcola mediante la seguente formula:

Pr/Sc = {[PtqC x (VNC/100) x RC]/PA - 1} x 100

Si tratta in pratica di mettere in rapporto “il valore di ciò che si dà” e “il valore di ciò che si ottiene in cambio”.

Nel caso si ottenga un valore positivo, esso viene definito premio, ed esprime la convenienza dell’acquisto diretto sul mercato. Nel caso si ottenga invece un valore negativo, esso viene detto sconto ed esprime la convenienza della via indiretta (acquisto dell’obbligazione convertibile e successiva conversione). Pertanto, se la convertibile quota a sconto e si hanno forti aspettative rialziste sul prezzo del titolo sottostante, si potrebbe decidere di procedere all'acquisto dell’obbligazione.

Nel caso opposto, l’opzione implicita nella convertibile è senza valore e la convertibile si considera una normale obbligazione e la decisione di acquisto dipenderà esclusivamente da una valutazione riguardante il suo rendimento.
 
Fernando'S ha scritto:
un amico , bravo mi scrive:
Ciao Fernando e ciao a tutti….
Li seguo anche io questi diritti ma non mi piacciono per niente,
tieni conto che il rapporto di conversione è 1 a 1 cioè al 41esimo
giorno successivo alla data di closing si potrebbe "barattare" ogni
obbligazione riveniente dall'eventuale esercizio dei diritti con una
azione godimento regolare Beni Stabili.

Al tuo prezzo avresti comprato sopra la pari 7000 obbligazioni che
rendono meno del tasso di sconto ufficiale europeo oppure,
convertendole, 7000 azioni Beni Stabili in carico a 1,008 quando nel
mercato le potresti comprare ora a 0,865.
Non un grande affare.
Saluti

..direi che ha ragione, ragionando nel breve termine,
ma un conto è arrivare al 2011 con la convertibile ed un'altro arrivarci con l'azione.
Voi che dite ? :rolleyes:

il tuo amico, mi sa ,che sa poco di convertibili
Digli che se tra un anno ad esempio l'azione sarà a 0,432 ,l'azionista sarà sotto del 50%mentre il convertibilista perderà massime 5 figure ,addolcite dal 2,5% di cedola che in un anno prenderà
Se invece sempre tra un anno l'azione farà + 50% ,l'azionista riderà ma anche l'obbligazionista non se la passerà male dato che la cv varrà sulle 130
 
Ciao a tutti.
Ma nel dubbio che sia un buon affare o meno, siamo ancora in tempo per vendere i diritti acquistati?
Leggo nel prospetto informativo che i diritti acquistati ma non esercitati verranno offerti in Borsa da Beni Stabili entro il mese successivo alla fine del Periodo di Offerta, per almeno cinque giorni di mercato aperto (Offerta in Borsa)....
Cortesemente qualcuno sà dirmi cosa vuol dire? Come funziona? Come verranno venduti i diritti ed a quanto? :specchio:
:ciao:
 
io cerdo che sia il modo giusto per difersificare il portafoglio; chiaramente nessuno ha la certezza del risultato altrimenti sarebbe troppo facile.

poi vedremo come andrà a finire...
 
ottodenari ha scritto:
Ciao a tutti.
Ma nel dubbio che sia un buon affare o meno, siamo ancora in tempo per vendere i diritti acquistati?
Leggo nel prospetto informativo che i diritti acquistati ma non esercitati verranno offerti in Borsa da Beni Stabili entro il mese successivo alla fine del Periodo di Offerta, per almeno cinque giorni di mercato aperto (Offerta in Borsa)....
Cortesemente qualcuno sà dirmi cosa vuol dire? Come funziona? Come verranno venduti i diritti ed a quanto? :specchio:
:ciao:

Sorry not... i diritti che avevi in portafoglio sono o saranno scaricati dalla banca ASAP, in compenso Beni Stabili potrà ancora incassare qualche soldino vendendo (lei) quello che non verrà esercitato entro i termini.
 
george soros ha scritto:
Digli che se tra un anno ad esempio l'azione sarà a 0,432 ,l'azionista sarà sotto del 50%mentre il convertibilista perderà massime 5 figure ,addolcite dal 2,5% di cedola che in un anno prenderà


E poi, è ovvio che una convertibile paghi interessi inferiori a quelli delle normali obbligazioni, altrimenti vorrebbe dire che il diritto di conversione lo si ottiene gratis, ed ovvio ciò non è possibile (succede a volte sul mercato italiano, visto il cronico disinteresse per le emissioni convertibili, e quando succede noi ringraziamo).
 

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