Arena (ARE) Aumento Roncadin al palo: sconto subito o rinvio a primavera (3 lettori)

mikimo

Nuovo forumer
Buongiorno a tutti, un pensiero sul titolo

il ddd è un personaggio ambizioso ed è arrivato dove voleva,
poi il Barberis avrebbe portato il gruppo al segmento star ma il ruolo chiave era tessere quella rete necessaria tra finanzieri e banche per poterlo fare, abbiamo visto il finale. Se non poteva raggiungere lo scopo e dover fare da se, da qui il pensiero a una possibile opa del titolo, anche perche nel frattempo la discesa continuava.

Si possono girare e rigirare i conti roncadin e rimane sempre che è un buon titolo ma finche non sappiamo i veri conti di arena si possono fare solo ipotesi o pipe mentali come dice qualcuno.

Grazie alla bravura di certi giornalisti oppure all’ ingenuita degli italiani
da settembre ad oggi la crisi si faceva sempre piu sentire e la strategia del gruppo cambiava tant’e’ che adesso il numero di polli è notevolmente diminuito dal ciclo produttivo della filiera
questo vuol dire che i provvedimenti di riduzione erano iniziati mesi addietro.
Comunque adesso i giornalisti non nominano piu come hanno fatto per mesi VIRUS DEI POLLI
ma giustamente dicono virus aviario su animali selvatici e non di allevamento.

Sabato ho chiamato un amico commerciante e tramite lui sono arrivato ad un commerciante austriaco, questo mi ha confermato che ha preso le ultime due partite di polli in italia,
ma non perché siano migliori o piu sicuri di quelle date dall’ abituale fornitore tedesco,
ma perche le acquista con un 25 % di sconto extra. forse costa meno lo sconto che lo stoccaggio frigorifero,
con il costo della corrente elettrica poi….

L’altra faccia della medaglia di questa crisi favorira il ddd a sistemare certe faccende logistiche dell’azienda, ha poi riunito il tutto nella nuova sede di roma e questo lo aiuta da buon accentratore qual’ è , comunque il business dietro questa crisi purtroppo è grande e coinvolgera senza dubbio tutti i paesi europei facendo intervenire la comunita in campo assistenziale, anche se per analogia possiamo confrontarne il decorso con il titolo cremonini.

Dando per scontato che arena paghi i suoi debiti, altrimenti puo solo aggrapparsi a roncadin,
e tirare giu tutto,
vediamo che alleanze e sviluppi puo portare al gruppo, si era parlato molto del dossier findus ma leggo che unilever ha venduto tutte le divisioni europee all’infuori dell’italia,
coincidenza vero, ora a che altro puo essere interessato visto che deve diversificare rimanendo nel settore a lui piu consono ?
 

mikimo

Nuovo forumer
Buongiorno a tutti
mi scusino i dipendenti di gatteo
ma la cosa era già segnata da tempo, aviaria o no

GATTEO - Sono 132 gli esuberi per l’Arena di Gatteo. E altri quaranta in previsione nel maggio 2004. E’ aria di crisi ma i lavoratori non vogliono arrendersi.
Oltre cinquecento i presenti, e molti sono dovuti restare fuori dalla sala del cinema parrocchiale di Gatteo (nella foto Salvi), dove ieri si è svolta l’assemblea fra gli addetti dello stabilimento Arena di Gatteo e i rappresentanti sindacali che hanno riferito gli esiti della riunione intercorsa il giorno prima con i vertici della holding.
Le cifre della crisi del settore avicolo parlano chiaro. Ad agosto 2003 i consumi familiari di carne di pollo registravano una contrazione del 25%, quelli della carne di tacchino del 60%.
Bisogna correre al riparo, e presto. Come? Con la specializzazione delle produzioni. Motore della trasformazione che si sta riversando sullo stabilimento di Gatteo.
Atto primo, il trasferimento delle ultime fasi della lavorazione (produzione spiedini, rollini e polli conditi) allo stabilimento di Castelplanio, nelle Marche.
La ex Chirichì si specializzerà nel sezionamento del tacchino. Risultato dell’operazione, un esubero di 132 posti di lavoro, più correttamente 23mila ore.
Ma i sindacati e gli avventizi del comparto travolto dalla riorganizzazione non si arrendono. Al tavolo delle trattative, prolungatesi l’altro ieri per una decina di ore, hanno proposto una loro soluzione alla dirigenza Arena. “Spalmare” l’esubero su tutti i lavoratori e mantenere il numero degli addetti in forza oggi, ovvero si propone all’azienda di raggiungere l’obiettivo minimo della fascia occupazionale, 151 giornate per ogni lavoratore.
Ma soprattutto, spiegano Francesco Marinelli della Fai Cisl, Alessandro Scarponi della Uila-Uil e Gabriele Marchi della Flai Cgil, si chiede che l’impianto di Gatteo mantenga la produzione e non si trasformi in mero centro di distribuzione. Nei programmi aziendali il centro di distribuzione per l’intera produzione Arena verrebbe collocato proprio a Gatteo, con esiti occupazionali positivi, al momento non ancora quantificabili.
Concreta invece la ulteriore contrazione di 40 unità prevista per maggio 2004, risultato di miglioramenti tecnologici in arrivo. Non risulta in discussione invece, se il mercato manterrà il suo potenziale, l’incremento della produzione pregiata, ovvero la linea biologica della Naturicchi, di cui Gatteo è l’unico polo di produzione.
Ma il timore è che nel tempo il destino della produzione Naturicchi sia quello di scomparire del tutto.Per il momento la proposta di sindacati e lavoratori è stata accolta. Fissato per giovedì il prossimo incontro in cui si stabiliranno i dettagli dell’accordo.
Corriere di Romagna, 15 novembre 2003
 

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