Azione legale titoli Popolare di Vicenza e Veneto Banca

...Sui rimborsi, da settimane Tria sta evitando di firmare il decreto sui pagamenti ai risparmiatori per una precisa ragione giuridica: rimborsare qualcuno con denaro pubblico senza una sentenza o un arbitrato che attestino la frode espone il ministro e i suoi funzionari a un rovinoso processo alla Corte dei conti. I pubblici ufficiali possono dover rimborsare in proprio il denaro fatto avere ai risparmiatori delle banche senza un atto legale. I soldi dei contribuenti non si distribuiscono in base a semplici dichiarazioni
Dunque Tria non firma il decreto e i funzionari del ministero si rifiuterebbero comunque di far scattare i pagamenti sulla base dell’attuale dispositivo, perché questo è troppo sommario nello stabilire i diritti di rimborso. ..

Tria: «Spazzatura contro di me, ma l’intimidazione non passa. Come reagirebbero i mercati se andassi via dal governo?»
 
Roma, 2 aprile 2019 - Sembrava fatta e invece in poche ore tutto è cambiato. Nell'ultima bozza del decreto crescita è saltato l'articolo dedicato al Fondo di indennizzo risparmiatori. Nelle versioni del testo del provvedimento circolate nei giorni scorsi infatti figurava il titolo dell'articolo (il 35, senza dettaglio dei contenuti però) che avrebbe dovuto contenere le norme di attuazione del Fondo di ristoro dei risparmiatori truffati dalla banche previsto dalla legge di bilancio. Ma adesso è scomparso qualsiasi riferimento al Fondo. Il testo della misura avrebbe dovuto ricalcare quello del decreto attuativo delle norme contenute in legge di bilancio sul quale, però, ancora non è stata trovata la quadra al Ministero dell'Economia per evitare una procedura d'infrazione europea. Sulla questione è intervenuto anche il Vicepremier Matteo Salvini che ha sollecitato nuovamente il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, a firmare il decreto attuativo per il rimborso dei risparmiatori truffati. "Piena, totale fiducia, però deve fare in fretta" ha detto Salvini.
Decreto crescita, salta il rimborso ai risparmiatori - QuotidianoNet
Ma chi ha scritto l'articolo non conosce l abc del diritto!! il ministero non può essere chiamato a rispondere perchè da attuazione ad un atto normativo primario!! Studiare prima di scrivere
 
Il premier Giuseppe Conte l'ha intimato con un ultimatum dal Qatar, Matteo Salvini si è scagliato contro "la burocrazia del ministero dell'Economia", alzando ulteriormente la pressione su Giovanni Tria. Tanto tuonò che piovve. Le norme per il risarcimento dei truffati dalle banche, al centro di un braccio di ferro tra il Tesoro e i 5 stelle, si apprestano a vedere la luce con un doppio passaggio. Il primo nel decreto crescita, che approderà al Consiglio dei ministri di giovedì pomeriggio. Il secondo con il decreto del Mef che Tria si è impegnato a firmare nel giro di pochi giorni.
Proprio le divergenze sulle norme per i rimborsi avevano bloccato il decreto crescita fino al primo pomeriggio. Ma la pressione sul Tesoro, complice anche la vicenda Bugno, si è fatta così insostenibile che alla fine si è dovuti giungere a una soluzione, spiega una fonte di governo a Huffpost. Nel decreto crescita troverà spazio una norma che tutela i funzionari del Mef rispetto al rischio di accertamenti e procedimenti da parte della Corte dei Conti. Nel provvedimento che emanerà il Tesoro, invece, sarà contenuto il meccanismo che regola l'erogazione dei risarcimenti ai circa 200mila risparmiatori coinvolti nei crac bancari.
Huff. Post
 
Chissà come sarà scritto questo articolo 35.....:-?

".......prima verrà modificata la norma della legge di Bilancio 2019 che istitutiva il Fondo per l'indennizzo, norma risultata inattuabile perché prevedeva rimborsi automatici per tutti gli ex azionisti e obbligazionisti delle sei banche fallite. In un secondo momento partiranno i decreti attuativi, che però avranno come norma primaria di riferimento l'art.35 del decreto Crescita, e non più l'art.38 della legge di Bilancio, in contrasto con le norme europee....."

Banche, accordo sugli indennizzi ai truffati: domani in Cdm la norma nel decreto Crescita
 
Chissà come sarà scritto questo articolo 35.....:-?

".......prima verrà modificata la norma della legge di Bilancio 2019 che istitutiva il Fondo per l'indennizzo, norma risultata inattuabile perché prevedeva rimborsi automatici per tutti gli ex azionisti e obbligazionisti delle sei banche fallite. In un secondo momento partiranno i decreti attuativi, che però avranno come norma primaria di riferimento l'art.35 del decreto Crescita, e non più l'art.38 della legge di Bilancio, in contrasto con le norme europee....."

Banche, accordo sugli indennizzi ai truffati: domani in Cdm la norma nel decreto Crescita

Mmmm puzza di mega-fregatura...
 
Roma, 3 apr. (askanews) - "Il governo intende risarcire i truffati delle banche e per questo ha stanziato 1 miliardo e mezzo di euro. Nel Consiglio dei ministri non ci saranno nuove norme ma si affronterà il tema nei decreti attuativi con l'obiettivo di approvarli nel più breve tempo possibile. È un nostro impegno fondamentale e lo porteremo presto a termine". Lo dichiara il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta, Riccardo Fraccaro.
 
Quelli del fatto quotidiano vanno sempre nella direzione del danno erariale,ora citando anche una sentenza della Cassazione senza averla capita. Se chi deve applicare le norme europee potesse disapplicare cosi facilmente la norma interna avremmo un sindacato diffuso di costituzionalita che non è previsto nel nostro ordinamento. Poi come ho già detto in altre sedi,in materia di concessione spiaggia l Italia da anni non applica la normativa ue e non mi sembra che qualcuno risponda di danno erariale! Briatore ha detto che lui paga cinque volte in meno del canone che sarebbe giusto secondo le norme ue e qui?
 
"Un CdM fiume, durato più di tre ore, che ha sfornato un Dl crescita “salvo intese” e che ha rinviato la decisione sui risarcimenti da erogare ai risparmiatori cosiddetti truffati, quelli che sono stati coinvolti nelle varie crisi bancarie italiane degli ultimi anni. Duro scontro, soprattutto tra il ministro dell’economia Giovanni Tria e il vicepremier, leader del M5S e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio che, stando a quanto riporta oggi il Messaggero, è “terrorizzato dall’idea di arrivare al voto europeo senza aver distribuito il miliardo e mezzo di euro stanziato per i 300 mila truffati dagli istituti di credito”.

Dunque? Dunque Di Maio starebbe pensando di far firmare allo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte i decreti attuativi, per rendere effettivi quei rimborsi.

Il Messaggero riporta che durante la notte avanza “l’ipotesi che Conte possa firmare al posto di Tria i decreti attuativi. Un epilogo che sarebbe una vera e propria bomba, con il ministro del Tesoro esautorato e Lega e M5S soddisfatti in vista delle Europee”.

Lunedì il premier Giuseppe Conte dovrebbe in ogni caso incontrare le associazioni dei risparmiatori per chiedere lumi su come costruire le nuove norme per i rimborsi.

Perde la pazienza anche la Lega di Matteo Salvini: “Troppi no e troppa lentezza. Serve un cambio di passo. La Lega vuole più concretezza. Ci aspettiamo risposte serie e reali per i risparmiatori (lunedì deve arrivare lo sblocco agli indennizzi per i truffati) ma basta bloccare il paese con i no”. Così, al termine del Cdm sul decreto crescita e i rimborsi ai truffati. “Devono partire cantieri, opere, flat tax, bisogna togliere la burocrazia inutile, riformare il codice degli appalti, fare la riforma della giustizia per avere tempi certi. Alle parole ora devono seguire i fatti”."

Fonte finanzaonline
 

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