Fir, 10 mila bonifici «Un flop? Fondi a tutti entro l’anno»
Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)6 Feb 2021(g.f.)
Da ottobre a oggi la Commissione tecnica incaricata di valutare le istanze dei risparmiatori traditi delle banche liquidate, fra cui le due ex popolari venete, per accedere al Fondo di indennizzo (Fir) è stata in grado di approvare e far bonificare l’acconto del 40% sul ristoro a poco meno di 10 mila domande, per circa 18 milioni di euro. Il che, a fronte di 125 mila richiedenti solo per la procedura semplificata (redditi inferiori a 35 mila euro e patrimonio sotto i 100 mila), al deputato forzista Pierantonio Zanettin appare un «flop»: «Di questo passo, ben che vada, saranno necessari almeno otto anni per esaminare le 144 mila domande presentate. Di fronte alle difficoltà di lavoro incontrare dalla Commissione tecnica, per norme di poco agevole applicazione, il prossimo governo è chiamato ad una improcrastinabile revisione legislativa».
I dati sono stati riportati nella relazione sull’andamento del Fir del sottosegretario all’economia, Pierpaolo Baretta, alla Commissione parlamentare banche: «Sicuramente ho voluto depositare il mio resoconto per fissare dei punti e non lasciare inevaso il mio compito – spiega l’esponente del Mef – e il giudizio di Zanettin mi sembra più una critica politica che tenderei a ridimensionare».
Poche pratiche evase? «Può aver ragione ma di recente è stato deciso che ciascuno dei nove commissari si occuperà di gruppi omogenei di dossier, mentre finora ciascuno di essi è stato valutato da tutti. Sono convinto che in questo modo ogni istanza sarà evasa entro la scadenza della Commissione fissata per il prossimo 31 dicembre».
Pochi soldi distribuiti? «Avendo scelto il criterio del rimborso automatico, cioè senza l’obbligo di dimostrare il misselling, è chiaro che le risorse sono state spalmate su una platea più ampia». Ad aver finora gettato sabbia negli ingranaggi, si legge nella relazione di Baretta, sembrano essere state soprattutto le imperfezioni o l’incompletezza della documentazione inviata. Per più del 60% delle domande, in sostanza, risultano necessarie integrazioni di certificati molto spesso da recuperare nelle banche di riferimento. Di contro, conclude Baretta, deve infine essere tenuto presente che la legge di bilancio 20221 «ha elevato il limite di anticipazione fino al 100% dell’indennizzo approvato dalla Commissione, ove ciò non pregiudichi la parità di trattamento fra i richiedenti».