Azione legale titoli Popolare di Vicenza e Veneto Banca

ROMA (MF-DJ)--I 500 milioni di euro stanziati nella manovra per
rimborsare i risparmiatori vittime dei crac bancari rischiano di finire
congelati, fino al 2020, a causa di un possibile contenzioso con l'Europa.
Una beffa, per i truffati a cui il governo avrebbe dovuto e potuto porre
rimedio ascoltando il parere tecnico formulato dagli esperti del Tesoro lo
scorso dicembre, alla vigilia delle modifiche alla legge di Bilancio.
Lo scrive La Repubblica spiegando che e' tutto scritto in un documento
nel quale l'ufficio di coordinamento del ministero dell'Economia -
l'Ucadt, che e' la struttura di supporto del direttore generale del Mef
Alessandro Rivera - metteva in guardia dal rischio di una procedura
d'infrazione per alcune norme tecnicamente sballate. E invitava
l'esecutivo a non recepire alcune modifiche alla legge di Bilancio
contenute in un emendamento dei 5S: alcune di esse saranno cassate nel
maxi emendamento dell'esecutivo, altre resteranno. L'appello, insomma,
resta parzialmente inascoltato. E potrebbe esporre Palazzo Chigi a un
grave danno d'immagine e i risparmiatori a un amaro 2019.
Un passaggio, in particolare, allarma l'ufficio del Mef quello i cui si
stabilisce che i rimborsi vengano effettuati senza alcun esame preventivo
delle commissioni arbitrali Consob e Anac. "L'eliminazione della
condizione dell'accertamento della violazione degli obblighi relativi alla
prestazione dei sere di investimento e del relativo danno", si legge nel
documento, "e la conseguente pressoche' automatica corresponsione
dell'indennizzo, in ragioni di criteri vaghissimi e non qualificanti, non
possono essere considerati compatibili con i limiti posti dalla normativa
Ue". Non si tratta di burocrazia da tecnocrati, madi regole comunitarie
che espongono l'Italia al rischio d'infrazione per aiuto di Stato e i
truffati a un possibile mancato ristoro. L'esecutivo potrebbe porre
rimedio all'errore con i decreti attuativi e ritoccare il testo ma e'
comunque difficile immaginare che l'iter possa permettere l'erogazione dei
rimborsi fimo all'autunno del 2019.
 
Utente Balabiott, da altro Forum:
Carlo Di Foggia sul Fatto Quotidiano oggi racconta della norma firmata da Lega e M5S per il rimborso dei 300 mila piccoli investitori coinvolti nel crac delle banche (da Etruria & C. alle due popolari venete). In manovra il governo ha stanziato 525 milioni l’anno fino al 2021 per indennizzarli: potranno accedervi ex azionisti e detentori di bond subordinati (per i primi il rimborso è al 30%, per i secondi al 95%, entro i 100 mila euro). C’è però un problema:
Nella prima versione del provvedimento, approvata alla Camera, era previsto l’obbligo di dimostrare di essere stati spinti ad acquistare i titoli dalle banche in violazione delle norme a tutela dei risparmiatori con una sentenza favorevole del tribunale o dell’Arbitro finanziario Consob (Acf). Al termine di un lungo negoziato tra le associazioni dei risparmiatori – spaventate dal rischio che la trafila burocratica avrebbe precluso a molti l’indennizzo –e i due alleati di governo, in persona dei due sottosegretari Alessio Villarosa (M5S) e Massimo Bitonci (Lega), la norma è stata modificata.
Si è deciso di concedere il rimborso in maniera generalizzata in virtù di “violazioni massive degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza, buona fede oggettiva e trasparenza ” (misselling) indicati dal Testo unico della finanza. Il “misselling”, insomma, non verrà più verificato caso per caso e riguarderà anche chi ha acquistato i titoli non direttamente dalle banche. All’indennizzo potranno accedere poi anche Onlus e microimprese.
E qui nasce il problema. Il Tesoro, in un documento firmato da Alessandro Rivera, boccia le due modifiche:
“L’eliminazione della condizione dell’accertamento edel relativo danno e la conseguente automatica corresponsione dell’indennizzo, in ragione di criteri vaghissimi e non qualificanti – scrivono i tecnici di Rivera – non possono essere considerati compatibili con i limiti imposti dall’Ue”. Anche perché, annotano, l’indennizzo riguarderebbe soprattutto gli azionisti che, a differenza degli obbligazionisti, “posseggo no strumenti di capitale di rischio e non di debito”.
Anche l’eliminazione del vincolo di aver acquistato i titoli direttamente dalle banche e l’apertura ai rimborsi a Onlus e microimprese viene dipinto come foriero “con ogni probabilità di arrivare all’apertura di una procedura di infrazione Ue”. I tecnici spiegano chela prima versione del testo aveva avuto il via libera di Bruxelles e avvisano che ora servirà un nuovo passaggio. E nell’attesa dubitano che “si possa procedere a dare applicazione alla norma”, cioè a versare i rimborsi, per il rischio “di imputazione di danno erariale”.
 
non vedo quale sia il problema ad avere una eventuale procedura di infrazione….altrimenti devi cambiare tutta la legge, visto che si parla di violazioni massive dei vari obblighi…...
 
Oggi leggo di piddini che esultano, ovviamente se salta tutta l'architettura dei rimborsi potranno dire "avete visto? Noi l'avevamo detto".
Chiaramente ancora la questione è tutta da vedere e l'attuativo tutto da scrivere, sicuramente sarà un altro banco di prova per misurare quanto questo governo sia diverso dal precedente.
Non è certo il parere di un tecnico del MEF di orientamento PD, già noto prima della finanziaria, a cambiare la sostanza della questione.
Ovviamente poi, come sempre, si tireranno le somme anche in sede elettorale, le europee non sono lontane.
 
Ultima modifica:
Oggi leggo di piddini che esultano, ovviamente se salta tutta l'architettura dei rimborsi potranno dire "avete visto? Noi l'avevamo detto".
Chiaramente ancora la questione è tutta da vedere e l'attuativo tutto da scrivere, sicuramente sarà un altro banco di prova per misurare quanto questo governo sia diverso dal precedente.
Non è certo il parere di un tecnico del MEF di orientamento PD, già noto prima della finanziaria, a cambiare la sostanza della questione.
Ovviamente poi, come sempre, si tireranno le somme anche in sede elettorale, le europee non sono lontane.

Non mi rivolgo all'utente Esad, le cui modalità espressive fanno capire quanto sia inutile provare a convincerlo che farebbe meglio ad esprimersi in maniera anche solo vagamente equilibrata.

Mi rivolgo ai moderatori e chiedo loro: che senso ha ammettere un post come questo in un thread di finanza?
 
Non mi rivolgo all'utente Esad, le cui modalità espressive fanno capire quanto sia inutile provare a convincerlo che farebbe meglio ad esprimersi in maniera anche solo vagamente equilibrata.

Mi rivolgo ai moderatori e chiedo loro: che senso ha ammettere un post come questo in un thread di finanza?

Giusto per precisare: si tratta di un thread riguardante azioni legali, nel quale da tempo ormai l'argomento "finanza" è scomparso per lasciare il posto, appunto, ad argomenti legali e fatti politici.
 

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