Azione legale titoli Popolare di Vicenza e Veneto Banca (1 Viewer)

Fabrib

Forumer storico
Roma, 19 mar. (askanews) - Con l'odierna sentenza, recita il comunicato, il Tribunale annulla la decisione della Commissione in quanto quest'ultima ha erroneamente ritenuto che le misure a favore di Tercas presupponessero l'uso di risorse statali e fossero imputabili allo Stato. Per quanto riguarda la nozione di "aiuto concesso da uno Stato" ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il Tribunale rammenta che esso deve presentare due condizioni distinte e cumulative: essere imputabile allo Stato ed essere concesso mediante risorse statali.
Con riferimento alla condizione d'imputabilità dell'aiuto allo Stato, il Tribunale osserva che, in una situazione in cui l'intervento in favore di Tercas è stato concesso da un ente privato, ossia il Fitd, spettava alla Commissione disporre d'indizi sufficienti per affermare che tale intervento è stato adottato sotto l'influenza o il controllo effettivo delle autorità pubbliche e che, di conseguenza, esso era, in realtà, imputabile allo Stato.
Nel caso di specie, la Commissione non disponeva d'indizi sufficienti per una siffatta affermazione. Al contrario, esistono nel fascicolo numerosi elementi che indicano che il FITD ha agito in modo autonomo al momento dell'adozione dell'intervento a favore di Tercas.
A tal riguardo, il Tribunale ritiene, innanzitutto, che il mandato conferito al Fitd dalla legge italiana consista unicamente nel rimborsare i depositanti (entro il limite di 100 000 euro per depositante), in quanto sistema di garanzia dei depositi, quando una banca membro di tale consorzio è oggetto di una liquidazione coatta amministrativa. Al di fuori di tale ambito, il Fitd non agisce in esecuzione di un mandato pubblico imposto dalla normativa italiana. Gli interventi di sostegno a favore di Tercas hanno quindi una finalità diversa da quella derivante da detto sistema di garanzia dei depositi in caso di liquidazione coatta amministrativa e non costituiscono l'esecuzione di un mandato pubblico.

Incommentabile.
 
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Fabrib

Forumer storico
Medsi 71, da altro Forum:
ROMA, 19 marzo (Reuters) - I vertici dell'associazione bancaria italiana hanno chiesto che la Commissione europea rimborsi i risparmiatori e le banche danneggiate dalle conseguenze di decisioni non corrette da parte dell'esecutivo comunitario in materia di aiuti di Stato dopo la pronuncia odierna della Corte Ue su Tercas.
La Corte Ue ha deciso stamane di annullare la decisione della Commissione europea, che aveva giudicato come aiuto di Stato l'intervento del Fondo di tutela dei depositi per il salvataggio di Banca Tercas nel 2014.
In una nota il presidente ABI Antonio Patuelli e il direttore generale Giovanni Sabatini, commentando la decisione del Tribunale europeo, dicono che questo dimostra che "erano pure legittimi gli interventi pensati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per le "quattro banche", predisposti innanzitutto per la Cassa di Risparmio di Ferrara, ma bloccati dalla Commissione europea in modo illegittimo".
Per questo chiedono ora, dopo questa sentenza, "che la Commissione europea rimborsi i risparmiatori e le banche concorrenti danneggiate dalle conseguenze delle sue non corrette decisioni che hanno imposto nel 2015 la risoluzione delle "quattro banche" e altri interventi di salvataggio bancario più onerosi delle preventive iniziative del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi".
Ora, secondo i vertici Abi, Fitd "trae nuova legittimità per recuperare in pieno le sue funzioni statutarie".
 

Near

Forumer storico
Medsi 71, da altro Forum:
ROMA, 19 marzo (Reuters) - I vertici dell'associazione bancaria italiana hanno chiesto che la Commissione europea rimborsi i risparmiatori e le banche danneggiate dalle conseguenze di decisioni non corrette da parte dell'esecutivo comunitario in materia di aiuti di Stato dopo la pronuncia odierna della Corte Ue su Tercas.
La Corte Ue ha deciso stamane di annullare la decisione della Commissione europea, che aveva giudicato come aiuto di Stato l'intervento del Fondo di tutela dei depositi per il salvataggio di Banca Tercas nel 2014.
In una nota il presidente ABI Antonio Patuelli e il direttore generale Giovanni Sabatini, commentando la decisione del Tribunale europeo, dicono che questo dimostra che "erano pure legittimi gli interventi pensati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per le "quattro banche", predisposti innanzitutto per la Cassa di Risparmio di Ferrara, ma bloccati dalla Commissione europea in modo illegittimo".
Per questo chiedono ora, dopo questa sentenza, "che la Commissione europea rimborsi i risparmiatori e le banche concorrenti danneggiate dalle conseguenze delle sue non corrette decisioni che hanno imposto nel 2015 la risoluzione delle "quattro banche" e altri interventi di salvataggio bancario più onerosi delle preventive iniziative del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi".
Ora, secondo i vertici Abi, Fitd "trae nuova legittimità per recuperare in pieno le sue funzioni statutarie".

carramba
questa sì che è una sorpresa
 

Rottweiler

Forumer storico
Non sarebbe male chiedersi se/come questa sentenza possa influenzare il percorso che interessa i detentori di sub venete.

Anche dimenticando che si tratta pur sempre di una sentenza non definitiva, è probabile che aiuti l'attuale Governo a produrre un decreto attuativo a maglie allargate.

È infatti indubbio che la sentenza assesti un duro colpo alla credibilità di DGComp, obbligata ad essere molto più cauta nei propri futuri editti.
Non solo: è innegabile che la decisione 2015 abbia avuto un impatto sfavorevole sulle modalità adottate nel cercare soluzioni alle crisi successive, e in particolare a quella veneta.
Questo dovrebbe rendere più probabile l'arrivo di una soluzione-escamotage...

Da ultimo: se i subisti delle 4 banche otterranno soddisfazione economica da DGComp, il costo di quegli indennizzi potrebbe essere scalato dagli stanziamenti oggi previsti dal Governo italiano.

Tutti questi sono ragionamenti preliminari: ci vorrà un po' di tempo per una valutazione più ponderata.

Vedo solo un elemento negativo: con questo rimescolamento di carte, i tempi di emissione del decreto attuativo hanno una buona scusa per slittare ulteriormente..
 

Fabrib

Forumer storico
Roma, 20 mar. (askanews) - Il governo valuterà le azioni possibili per ottenere un risarcimento dei danni dopo la sentenza della Corte di giustizia Ue che ha bocciato la decisione della commissione europea sul caso Tercas. Lo ha affermato il ministro degli esteri Enzo Moavero Milanesi, secondo cui la possibilità di chiedere un risarcimento "la esamineremo".
"È una sentenza importante - ha sottolineato il ministro arrivando al comitato esecutivo dell'Abi - chiarisce molti aspetti che si erano sostenuti all'epoca. Adesso la esamineremo e faremo tutte le valutazioni".
Della sentenza, ha aggiunto Moavero, si parlerà nell'incontro con i vertici dell'associazione bancaria riuniti a palazzo Altieri. "È un tema all'attenzione - ha concluso - ne parleremo qui perchè è un tema assolutamente pertinente".
 

Fabrib

Forumer storico
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Fabrib

Forumer storico
Bruxelles, 20 mar. (askanews) - La sentenza con cui ieri il Tribunale Ue ha annullato la decisione della Commissione europea di proibire come aiuto di Stato il finanziamento concesso dal Fondo Interbancario Fitd per il salvataggio di Banca Tercas, nel 2014, non c'entra nulla con la catena di eventi successiva che ha portato alla risoluzione di quattro piccole banche (Marche, Etruria, Cassa di Risparmio di Ferrara e di Chieti), perché la loro messa in risoluzione fu decisa da Bankitalia e non dall'Esecutivo Ue. Lo ha affermato oggi a Bruxelles la commissaria alla Concorrenza Margethe Vestager, rispondendo durante una conferenza stampa alle domande dei giornalisti italiani, e aggiungendo che l'Esecutivo Ue sta ancora valutando se presentare appello alla Corte di Giustizia europea contro la sentenza di ieri.
"Sulla sentenza - ha detto Vestager - dovremo ritornare perché la valutazione sull'uso di questi fondi l'abbiamo vista anche in casi precedenti è in linea con la pratica della Commissione, e non è specifico della situazione di Tercas", .
"Quando si guarda alle piccole banche, come Banca Etruria - ha osservato la commissaria - ricordo che la loro messa in risoluzione è stata innescata da una decisione di Bankitalia del 2015".
"Su Banca Tercas - ha proseguito - il ragionamento della Commissione non è nuovo: se hai un pagamento che è obbligatorio e c'è un fondo che è creato per i pagamenti obbligatori, l'uso di quel fondo è imputabile allo Stato e quindi noi individuiamo un aiuto di Stato. Nel caso italiano - ha spiegato Vestager -, ciò che è successo è che c'erano sia un pagamento obbligatorio che un braccio volontario, e il braccio volontario è intervenuto e ha fatto ciò che non poteva essere fatto con il pagamento obbligatorio, perché sarebbe stato aiuto di Stato. Su questo la situazione sul terreno è molto più sfumata di come la si presenta" quando si accusa la Commissione di avere causato, con la decisione su Tercas, precipitare degli aventi che ha portato poi alla risoluzione delle quattro banche.
"Non è stata una nostra decisione di mettere queste banche in risoluzione nel 2015, è stata una decisione della Banca d'Italia. Quando guardi la situazione è un quadro molto più complesso", ha ripetuto la commissaria in risposta a nuove domande dei giornalisti, e ha puntualizzato: "Prima di stabilire una catena di eventi, secondo cui è accaduto qualcosa successivamente anche ad altre banche e ancora ad altre banche, bisogna smettere di guardare alla decisione specifica su Tercas" come causa, "perché con le piccole banche è stata un'altra catena di eventi che ha portato al risultato finale".
"Ciò che è importante - ha aggiunto Vestager - è che i depositanti sono sempre sempre protetti; ma può esserci stato 'misselling' (vendita fraudolenta, ndr) per esempio a individui che pensavano di avere un semplice conto risparmio, e su questo stiamo lavorando con le autorità italiane" per trovare modi di compensare le vittime, ovvero i detentori di obbligazioni subordinate ingannati sul rischio insito nel loro in vestimento.
"Dobbiamo ancora prendere una decisione se faremo appello o no, perché la sentenza è così recente, e dobbiamo ancora analizzarla in profondità" ha detto infine la commissaria. "Dobbiamo sapere - ha spiegato - qual'è il ragionamento" dietro la sentenza. "Ovviamente, dovremo affrontare questa questione, in un modo o in un altro, perché questa è una decisione della Corte che avrà impatto sul modo in cui lavoriamo o non lavoriamo. Ci torneremo sopra", ha concluso Vestager.
 

caligola2005

Forumer attivo
Altra perla del responsabile economico della lega presidente commissione bilancio che non conosce la differenza tra deduzione e detrazione
 

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