Berlusconi è un delinquente...

solo da noi un delinquente invece di stare in galera tiene per le 00 un intero paese

Pdl, le colombe al Cavaliere: "Scissione inevitabile" - Repubblica.it

ormai dopo anni di scissioni e allontanamenti sono veramente 4 gatti rabiosi:, si è scremato il peggio del peggio del peggio del peggio : bondi santanché.. sta gente qui.

Che poi questi possano avere ancora una appeal elettorale nel popolo è un mistero che la dice lunga su cosa sia l'italia. MA comunque è finito
 
in una televisione locale con buon seguito hanno fatto 2 sondaggi ( secondo me perche' non credevano nemmeno loro al risultato) se berlusconi e' un perseguitato

per il 50% ....si e' perseguitato

con sti presupposti e' inutile filosofeggiare sul perche' siamo messi cosi'
 
NAPOLI
Compravendita di senatori,
Berlusconi rinviato a giudizio a Napoli
L’ex premier e Lavitola sono accusati di aver pagato De Gregorio per passare al centrodestra e far cadere il governo Prodi




Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio a Napoli per il reato di corruzione nell'ambito del procedimento sulla presunta compravendita di senatori per far cadere il governo Prodi. Il processo si celebrerà davanti al collegio A della V sezione penale di Napoli, a partire dall'11 febbraio 2014.


Compravendita di senatori, Berlusconi rinviato a giudizio a Napoli - Corriere.it

e vediamo se poi gli condonano, indultano, amnistiano, prescrivono, graziano anche questa,,,,,,,,,,,,
 
NAPOLI
Compravendita di senatori,
Berlusconi rinviato a giudizio a Napoli
L’ex premier e Lavitola sono accusati di aver pagato De Gregorio per passare al centrodestra e far cadere il governo Prodi




Silvio Berlusconi è stato rinviato a giudizio a Napoli per il reato di corruzione nell'ambito del procedimento sulla presunta compravendita di senatori per far cadere il governo Prodi. Il processo si celebrerà davanti al collegio A della V sezione penale di Napoli, a partire dall'11 febbraio 2014.


Compravendita di senatori, Berlusconi rinviato a giudizio a Napoli - Corriere.it

e vediamo se poi gli condonano, indultano, amnistiano, prescrivono, graziano anche questa,,,,,,,,,,,,


cosa aspettavano ancora?

l'intervista televisiva del senatore DE GREGORIO ha reso il rinvio a giudizio praticamente obbligatorio
insomma i giudici non potevano fingere che tutto era legale

il senatore ha ammesso pubblicamente la corruzione

mi pare di ricordare che abbia incassato 3 milioni di euro


l'Italia è stata manovrata per 20anni da un corruttore ... non poteva finire che "a schifìo"


Compravendita senatori, Berlusconi e Lavitola rinviati a giudizio a Napoli: De Gregorio patteggia 20 mesi

Secondo l'accusa l'ex esponente dell'Idv fu corrotto per far cadere Prodi



Compravendita senatori, Berlusconi rinviato a giudizio con Lavitola - Il Messaggero
 
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Berlusconi sul DataGate:

"Mi consenta, sono il più Grande statista di tutti i tempi: lo avevo detto che la priorità erano le intercettazioni!" :D:D:D
 
Cina: Un tribunale della Cina orientale ha respinto l'appello di Bo Xilai, uomo politico alla sbarra con le accuse di tangenti, corruzione e abuso di potere, confermando - come atteso - la sua condanna all'ergastolo
 
Basta una sua riflessione senza riferimenti palesi sullo stato di salute delle istituzioni italiane negli ultimi anni e il Popolo delle Libertà esplode in grida di scandalo

Hanno la coda di paglia e prendono fuoco troppo in fretta :cool:

Pdl in blocco contro Bruti Liberati: “Odia Berlusconi, non può giudicarlo”

Il procuratore capo di Milano paragona l'Italia alla Francia: "In fatto di atteggiamenti anti istituzionali siamo avanti noi". E i berlusconiani perdono la testa: "Gravissime le sue allusioni"


di Redazione Il Fatto Quotidiano | 28 ottobre 2013Commenti (286)

bruti-liberati-640.jpg
Più informazioni su: Edmondo Bruti Liberati, Forza Italia, Francesco Nitto Palma, PDL, Silvio Berlusconi.


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In attesa che il Pdl-Forza Italia trovi una sintesi o arrivi alla spaccatura definitiva sul futuro da percorrere i berlusconiani hanno molto chiara la linea sul rapporto con la magistratura. Una linea dettata dai cosiddetti “falchi”. Questa volta nel mirino finisce Edmondo Bruti Liberati, procuratore capo di Milano. Basta una sua riflessione senza riferimenti palesi sullo stato di salute delle istituzioni italiane negli ultimi anni e il Popolo delle Libertà esplode in grida di scandalo. La domenica dei parlamentari azzurri è occupata quasi interamente dall’impegno per sferrare il colpo contro Bruti. Colpevole, quest’ultimo, di aver commentato – durante il congresso dell’Anm – le parole pronunciate poco prima dal giurista francese Antoine Garapon che segnalava gli atteggiamenti anti istituzionali dell’ex presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy: ”Una volta tanto possiamo fare gli sciovinisti con i francesi – ha detto Bruti – Sarkozy quanto ad atteggiamenti anti istituzionali ne ha da fare di strada. Noi siamo andati molto ma molto avanti, possiamo dare qualche lezione”.


link video: Pdl in blocco contro Bruti Liberati: ?Odia Berlusconi, non può giudicarlo? - Il Fatto Quotidiano

Pdl in blocco contro Bruti Liberati: “Odia Berlusconi, non può giudicarlo”

Il procuratore capo di Milano paragona l'Italia alla Francia: "In fatto di atteggiamenti anti istituzionali siamo avanti noi". E i berlusconiani perdono la testa: "Gravissime le sue allusioni"


di Redazione Il Fatto Quotidiano | 28 ottobre 2013Commenti (286)

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Più informazioni su: Edmondo Bruti Liberati, Forza Italia, Francesco Nitto Palma, PDL, Silvio Berlusconi.


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In attesa che il Pdl-Forza Italia trovi una sintesi o arrivi alla spaccatura definitiva sul futuro da percorrere i berlusconiani hanno molto chiara la linea sul rapporto con la magistratura. Una linea dettata dai cosiddetti “falchi”. Questa volta nel mirino finisce Edmondo Bruti Liberati, procuratore capo di Milano. Basta una sua riflessione senza riferimenti palesi sullo stato di salute delle istituzioni italiane negli ultimi anni e il Popolo delle Libertà esplode in grida di scandalo. La domenica dei parlamentari azzurri è occupata quasi interamente dall’impegno per sferrare il colpo contro Bruti. Colpevole, quest’ultimo, di aver commentato – durante il congresso dell’Anm – le parole pronunciate poco prima dal giurista francese Antoine Garapon che segnalava gli atteggiamenti anti istituzionali dell’ex presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy: ”Una volta tanto possiamo fare gli sciovinisti con i francesi – ha detto Bruti – Sarkozy quanto ad atteggiamenti anti istituzionali ne ha da fare di strada. Noi siamo andati molto ma molto avanti, possiamo dare qualche lezione”.

Il Pdl ci vede una “gravissima allusione” a Silvio Berlusconi. Così parte l’attacco e la linea, come detto, la indicano i duri e puri. In particolare l’ex ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma, ora presidente della commissione Giustizia al Senato e forte sostenitore di una “riforma della giustizia” (per questo per esempio è stato tra coloro che non hanno seguito il partito nel voto favorevole al disegno di legge sulle riforme istituzionali”. ”E’ accaduta una cosa gravissima – ha commentato Palma – Il procuratore di Milano, titolare dell’ufficio presso il quale pende un procedimento a carico di Silvio Berlusconi, ha fatto un chiaro riferimento” al leader del Pdl. “Mi chiedo se questo porti acqua al mulino della sua serenità”. Indignato, l’ex Guardasigilli annuncia che porrà “un caso politico: ne parlerò con Berlusconi e Alfano”.

L’associazione magistrati risponde subito con il presidente Rodolfo Sabelli: “Escludo – dice – che il procuratore BrutiLiberati possa non essere imparziale. Di polemiche ne abbiamo viste tante, la giustizia non e ha bisogno”.
Da qui in avanti si accende un botta e risposta che culminerà con le parole di Daniela Santanchè: “Venti giorni fa Esposito, l’altro ieri De Santis, ieri il dottor Carbone, oggi Bruti Liberati: Berlusconi ha diritto a un processo sereno e deve essere giudicato da questi che ormai pubblicamente gli buttano l’odio in faccia. Questo è il problema: a Berlusconi è negato l’essere giudicato da magistrati senza pregiudizi e odio politico. Per questi, naturalmente, mai un procedimento disciplinare”.
Peraltro lo stesso Bruti durante il suo intervento al congresso dell’Anm aveva invitato la categoria ad evitare lo scontro frontale quando è possibile. “Bisogna sdrammatizzare un po’ gli attacchi – aveva affermato – disinteressarsi degli insulti ed evitare un eccessivo ricorso alle pratiche a tutela”, che per essere efficaci vanno usate “con dosaggio”. Una richiesta ai colleghi magistrati di essere “meno suscettibili”. “La critica, anche più aspra, da parte dell’opinione pubblica, deve essere da noi accettata – aveva osservato il procuratore durante il dibattito – dobbiamo invece temere la piazza che fa consenso e mi riferisco al consenso del singolo processo. Non c’è niente di più grave”.
Bruti ha avuto bisogno probabilmente di tutte queste precauzioni per far fronte alla cascata di dichiarazioni che i ritrovati forzisti gli hanno riservato per tutta la domenica. E’ soprattutto Nitto Palma a spingere sull’acceleratore: “Ma è così difficile – si chiede – comprendere che se si vuole rasserenare il clima dichiarazioni come quelle di Bruti Liberati non giovano e che il punto non è la certezza della terzietà da parte dell’Associazione Nazionale Magistrati, ma l’affidabilità sulla terzietà da parte di chi è coinvolto in indagini?”. Palma era presenta alla rotonda mentre parlava Bruti: “Proprio per rispetto al presidente Sabelli ed ai magistrati presenti non ho lasciato la sala non appena il dottor Bruti Liberati ha proferito la nota negativa valutazione sul presidente Berlusconi” (cioè quella del paragone tra Francia e Italia). “Dica, anche, Sabelli se quella frase può assumere rilevanza ai sensi dell’art. 2 lettera V della normativa disciplinare. Ho grande stima per il dottor Sabelli e penso di conoscere fin da ora la sua risposta”.
Le dichiarazioni di Palma funzionano come lo start alla finale dei 100 metri delle Olimpiadi. Da quel momento si moltiplicano le dichiarazioni degli esponenti Pdl, da Cinzia Bonfrisco e Dorina Bianchi (“Le parole di Bruti lasciano basiti”) al vicepresidente della Camera Simone Balducci, dai capigruppo Renato Schifani e Renato Brunetta a Maurizio Gasparri e Maria Elisabetta Alberti Casellati. E il partito ritrova finalmente l’unità, perché nel coro si fanno notare anche le cosiddette “colombe”. ”Bruti Liberati – dichiara Fabrizio Cicchitto – è notoriamente uno dei più significativi leader di quel soggetto politico-giudiziario che si chiama Magistratura democratica. Rispetto ai politici tradizionali egli ha certamente una marcia in più perché può combinare insieme l’azione politica con l’esercizio della giurisdizione in chiave inquirente. E’ poi evidente che svolgendo questo ruolo ovviamente non è terzo né fra le parti né fra i partiti. E soggettivamente è una limpida dimostrazione dell’anomalia italiana”.
A difesa di Bruti Liberati la voce isolata della responsabile Giustizia di Sinistra Ecologia e Libertà Paola Balducci: “A commento di una frase di Garapon che fotografava il mutamento di cultura in Francia dove anche l’ex presidente usa i social network per criticare le istituzioni, Bruti Liberati ha solo aggiunto che questa prassi non è solo francese, ma anche italiana: cioè quella di attaccare le istituzioni e in particolare la magistratura. Che da una battuta uscita a margine di una tavola rotonda si debba aprire un caso nazionale, invocare procedimenti disciplinari contro Bruti Liberati è una esagerazione ed un paradosso che non giovano a nessuno, soprattutto alla causa di una giustizia che noi vogliamo riformare per rendere sempre più equa, terza e vicina ai cittadini”.
 
Aui qui dell'Italia non può fragare di meno
inoltre è ormai assodato che nel decennio in cui ha governato 2000-2010 con un piccolo intermezzo di Prodi che ha fatto cadere corrompendo i senatori [leggi De Gregorio con incasso di 3 milioni cash]
dicevo che il crollo dell'economia italiana è proprio avvenuto durante i suoi governi [8 anni su 10]... si VERGPGNI SCHIFOSO... ci ha riportato alla povertà raddoppiando pure il debito lasciato sa Craxi

Governo: Berlusconi, se decado da senatore si apre crisi ROMA (MF-DJ)--Il voto sulla decadenza da senatore per Silvio Berlusconi e' uno dei due punti non aggirabili per chiedere l'apertura della crisi di governo. Lo ha detto oggi l'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a Bruno Vespa per il nuovo libro del giornalista ("Sale, zucchero e caffe'. L'Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica") in uscita da Mondadori - Rai Eri il 7 novembre prossimo.
Chiede Vespa a Berlusconi: la legge di stabilita' non e' un gran che, ma i suoi ministri l'hanno approvata. Sara' dunque il voto sulla decadenza a farle chiedere di aprire la crisi di governo? "I ministri l'hanno approvata con la clausola che avrebbe dovuto essere migliorata in incontri con la nostra cabina di regia e dopo in Parlamento", risponde Berlusconi. "Certo ci sono due punti non aggirabili. Uno: la legge di stabilita' va cambiata, perche' e' inaccettabile l'idea di nuove tasse, o, peggio ancora, del ritorno della tassa sulla casa, addirittura aumentata".
"Due: il voto sulla mia decadenza sarebbe una macchia sulla democrazia italiana destinata a restare nei libri di storia: il leader di centrodestra escluso cosi', con una sentenza politica che e' il contrario della realta', perche' non si riesce a batterlo nelle urne. Si rende conto? Segnalo che il Governo, se volesse, avrebbe un'autostrada per risolvere il problema: e' tuttora aperta la "legge delega" sulla giustizia, e basterebbe approvare una norma interpretativa di una riga, che chiarisca la irretroattivita', la non applicabilita' al passato della Legge Severino. Letta dica si o no. Basterebbe rispettare lo Stato di diritto, l'art. 25 della nostra Costituzione e l'art. 7 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo", conclude. pev
(END) Dow Jones Newswires
October 29, 2013 11:26 ET (15:26 GMT)
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io gli darei volentieri il Caffè Corretto Massone
 

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