Ecco un "nero su bianco" a firma di Jeff Skilling, uno dei principali progettisti delleTorri Gemelle. Nel riquadro a centro-pagina (punto 3) si legge:
"E' stata fatta una ricerca, e gli edifici risultano essere sicuri nel caso dell'impatto di un un grosso aereo di linea, come il Boeing 707 o il DC-8, che viaggiasse a 600 Mph. Le analisi hanno indicato che questo impatto comportebbe solo dei danni nella zona colpita, ma non potrebbe causare il crollo dell'edificio, nè un suo danno sostanziale, e non metterebbe a repentaglio la vita di coloro che non si fossero trovati nelle vicinanze del punto di impatto".
Al punto 5 inoltre si conferma una robustezza di circa sedici volte rispetto ad un normale edificio con struttura convenzionale.
Le variabili di un impatto del genere inoltre sono tutt'altro che infinite, visto che peso, dimensioni, velocità massima, numero di motori, carico di carburante ecc. di un 707/ DC-8 sono tutte misure note, e visto che la Torre era progettata - come afferma Lesley Robertson - "per resistere ad un aereo che l'avesse colpita a QUALUNQUE altezza". Se quindi doveva poter reggere ad un aereo che ipoteticamente l'avesse sventrata alla base, diventa ancora più difficile credere che sia crollata per il peso relativamente molto più limitato che si è trovata a sopportare dopo essere stata colpita all' 82°, oppure addirittura al 94°.
Underwriters Laboratories infine non è stato il "fornitore" dell'acciaio, ma chi ne ha certificato la resistenza al calore. In quel senso Ryan sostiene che, una volta confermata dal NIST la temperatura massima di 250° raggiunta dalle colonne perimetrali, loro "dovrebbero essere tutti in galera".
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