Bond Manutencoop 2020 8,50% Euro XS08008635352

Teoricamente sarebbe il momento giusto per entrare: titolo a 3 anni con cedola dell'8,5%, comprato a 95 !!!
Di fatto, come sempre in questi casi, nessuno si azzarda a entrare in una situazione così rischiosa !!

Avevo due lotti a 97 e ne sono uscito per fortuna quando quotava 102,7 proprio per evitare quello che pensavo sarebbe potuto succedere ancora...lo sto sempre seguendo ma non mi fido più a rientrare...
 
Avevo due lotti a 97 e ne sono uscito per fortuna quando quotava 102,7 proprio per evitare quello che pensavo sarebbe potuto succedere ancora...lo sto sempre seguendo ma non mi fido più a rientrare...

Il titolo veleggia adesso in area 101-102 in acque relativamente tranquille: dello scandalo CONSIP se ne parla molto meno, del padre di Renzi non se ne parla più del tutto...
 
Bond Manutencoop 9% 2022. Caratteristiche e dettagli
Manutencoop ha collocato un bond high yield da 360 milioni di euro (XS1642816554). L’obbligazione senior 8,25% 2020 sarà rimborsata in anticipo
Manutencoop torna sul mercato dei bond ad alto rendimento. La società emiliana – a capo di un gruppo di cooperative italiane con sede a Bologna, attiva nella gestione e I’erogazione di servizi integrati, alla clientela pubblica e privata, rivolti agli immobili, al territorio e a supporto dell’attività sanitaria – ha lanciato un nuovo bond a cinque anni raccogliendo 360 milioni di euro fra gli investitori istituzionali

Manutencoop Facility Management Spa ha così raccolto i fondi necessari per rimborsare in anticipo il bond emesso nel 2013 per 425 milioni di euro con cedola 8,50% (Isin XS0808635352) e sottoscritto in particolare da fondi di investimento e banche. L’ammontare in circolazione è pari a 296 milioni di euro dopo le operazioni di buy back del 2014 e 2015 e il prezzo di rimborso (call redemption) sarà pari a 102,125 del valore nominale.
L’obbligazione in euro da 360 milioni emessa da Manutencoop Facility Management S.p.A. (Isin XS1642816554) è stata ampiamente sottoscritta fra gli investitori istituzionali, ma l’operazione di collocamento non è stata facile. Le banche incaricate, guidate da Jp Morgan e Unicredit, hanno faticato non poco per trovare investitori disposti a prestare soldi alla società a condizioni migliori rispetto al passato. Alla fine, la size del bond è stata ridotta da 420 (come inizialmente preventivato) a 360 milioni di euro e la cedola innalzata da 8,50% a 9% con prezzo di sottoscrizione a 98 per un rendimento che supera di fatto il 9,5%. C’è da dire che anche nel 2013 le cose andarono più o meno allo stesso modo, ma oggi, rispetto a quattro anni fa, il contesto dei tassi d’interesse e i rendimenti delle obbligazioni high yield in euro è cambiato. Pagare il 9,5% di interesse – commentano gli analisti – è sopra l’attuale media di mercato anche per un emittente che gode di rating “non investment grade”.
 
Bond Manutencoop 9% 2022. Caratteristiche e dettagli
Manutencoop ha collocato un bond high yield da 360 milioni di euro (XS1642816554). L’obbligazione senior 8,25% 2020 sarà rimborsata in anticipo
Manutencoop torna sul mercato dei bond ad alto rendimento. La società emiliana – a capo di un gruppo di cooperative italiane con sede a Bologna, attiva nella gestione e I’erogazione di servizi integrati, alla clientela pubblica e privata, rivolti agli immobili, al territorio e a supporto dell’attività sanitaria – ha lanciato un nuovo bond a cinque anni raccogliendo 360 milioni di euro fra gli investitori istituzionali

Manutencoop Facility Management Spa ha così raccolto i fondi necessari per rimborsare in anticipo il bond emesso nel 2013 per 425 milioni di euro con cedola 8,50% (Isin XS0808635352) e sottoscritto in particolare da fondi di investimento e banche. L’ammontare in circolazione è pari a 296 milioni di euro dopo le operazioni di buy back del 2014 e 2015 e il prezzo di rimborso (call redemption) sarà pari a 102,125 del valore nominale.
L’obbligazione in euro da 360 milioni emessa da Manutencoop Facility Management S.p.A. (Isin XS1642816554) è stata ampiamente sottoscritta fra gli investitori istituzionali, ma l’operazione di collocamento non è stata facile. Le banche incaricate, guidate da Jp Morgan e Unicredit, hanno faticato non poco per trovare investitori disposti a prestare soldi alla società a condizioni migliori rispetto al passato. Alla fine, la size del bond è stata ridotta da 420 (come inizialmente preventivato) a 360 milioni di euro e la cedola innalzata da 8,50% a 9% con prezzo di sottoscrizione a 98 per un rendimento che supera di fatto il 9,5%. C’è da dire che anche nel 2013 le cose andarono più o meno allo stesso modo, ma oggi, rispetto a quattro anni fa, il contesto dei tassi d’interesse e i rendimenti delle obbligazioni high yield in euro è cambiato. Pagare il 9,5% di interesse – commentano gli analisti – è sopra l’attuale media di mercato anche per un emittente che gode di rating “non investment grade”.
Non capisco la logica in questa operazione. Richiamare un bond che scade fra 3 anni per pagare il 2% in più. ?????
 

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