Monti Fase 2: l'abolizione del contante
di Andrea Chiaudano - 18/04/2012
Io abito a Torino. Da casa mia vedo ergersi sempre più un nuovo mostro in cemento: è il nascente grattacielo di Banca Intesa San Paolo, il più alto della città, e di cui diventerà simbolo e dominatore, e che sarà pronto quando l’elettronica subentrerà alla carta moneta. L’ultima settimana corta post-pasquale (dal 10 aprile al 13 aprile 2012) è stata sufficientemente rivelatrice. I danni creati alla borsa italiana unitamente a quella spagnola e francese sono ormai irreparabili. L’Italia ha perso il 17% in 17 giorni: niente male (si fa per dire). Abbastanza per dire: “ne ho abbastanza di Monti, di Bernanke, di Draghi e di chicchessia”. Le giuste condizioni per il sospirato rimbalzo.E’ vero che lo spread di prezzo BTP/BUND si è fermato “miracolosamente” alla soglia 40 come avevo previsto, ma è anche vero che i rimbalzi che sono seguiti sono stati del tutto anemici. E’ possibile che vi sia un guizzo del BTP future nei prossimi giorni fino alla soglia dei 104 punti ma sarebbe a questo punto, a parer mio, effimero: la strada da percorrere è ormai quella segnata dalla Spagna.
Un vero e proprio water-boarding fino al raggiungimento, venerdì 13 aprile 2012, del primo grosso passo avanti verso la direzione voluta (
da Wikipedia: il waterboarding è una forma di tortura, consistente nell'immobilizzare un individuo in modo che i piedi si trovino più in alto della testa, e versargli acqua sulla faccia. Si tratta di una forma di annegamento controllato, in quanto l'acqua invade le vie respiratorie, inducendo il riflesso faringeo. Il soggetto sottoposto a tortura dell'acqua, non può controllare il flusso dell'acqua né interromperlo o sottrarvisi, e quindi ritiene che la propria morte sia imminente. La morte per soffocamento può sopravvenire se la tortura dell'acqua non è interrotta. A seconda delle tecniche di esecuzione la tortura dell'acqua può non condurre a danni fisici permanenti, anche se in ogni caso causa dolore estremo).
Il Governo Spagnolo, sotto la pressione dello spread Bonos-Bund fuori controllo e con un rendimento del decennale oltre il 6%, ha varato nuove leggi come riportato su “LA STAMPA” di sabato 14 aprile 201 a pagina 29: «Ieri è stato il giorno di una sterzata sull’evasione fiscale che rischia di essere storica - dal divieto di operazioni in contanti al sequestro preventivo di beni e denaro in caso di sospetta frode all’erario fino al fatto che i reati fiscali non andranno in prescrizione».
Non c’è bisogno di commentare, fa venire i brividi. Non è né fantascienza né fantapolitica: è la nuova realtà.
Monti ha avuto il suo riconoscimento di credibilità riportando il BTP da 87 a 110, una prova di forza che prevedevo sarebbe successa e che è sicuramente più di un rimbalzo tecnico. I prezzi sono ora ancora sopra la media a 200 giorni e non sono stati lasciati precipitare, ma la rottura ribassista del livello di 104 del future decennale, a meno che non venga recuperato stabilmente, ha notevolmente indebolito il trend rialzista.
Sospetto che ora nella fase due sia previsto che bisogna riportarci ad uno stadio di sofferenza tale per continuare sulla strada ormai aperta dal governo spagnolo.
Se non l’avete ancora capito, questi non sono dei benefattori e la salvezza avverrà poco prima del soffocamento (che è ampiamente in corso). Quindi, per quanto possibile, munitevi di maschere e pinne perché
il gioco si fa duro fino a risultato ottenuto. O il Parlamento seguirà le proposte Monti in quel senso oppure la punizione arriverà rapida come il falco in picchiata sulla preda.
Il BTP future decennale, nel momento in cui lo spread con il BUND rompesse il muro dei 40 punti, può tornare nell’area 93-94 con un rendimento vicino al 6,60% senza per questo far fallire l’Italia. Il governo Monti ha previsto uno spread per quest’anno di 500 punti, quindi vuol dire che è sopportabile per un po’ di tempo.
Il problema saranno le banche, che faranno enorme fatica a stare in piedi e provocheranno ulteriori danni al nostro listino martoriato e sottovalutato, ma qui abbiamo già visto che Draghi sa cosa fare.
Non è difficile prevedere nuovi minimi nel 2012, più bassi del 2009, per le borse di Italia, Spagna e Francia.
La fondamentale differenza tra Spagna e Italia è che l’Italia ha un grosso bottino su cui si vuole mettere le mani:
1) 100 miliardi di euro in riserve auree è forse il principale obiettivo del waterboarding che stiamo subendo;
2) società importanti a livello strategico e appetibili come Generali, Eni, Enel, Banca Intesa San Paolo, Unicredit e molte società interessanti non quotate in borsa che fanno fatica a resistere in queste condizioni di “guerra” monetaria;
3) un patrimonio immobiliare pubblico in località italiane tra le più belle del mondo che fa molto gola.
Non mi stupirei se in un momento di panico dovuto ad avvenimenti improvvisi (tipo guerra in Iran o un altro flash crash della borsa americana come nel 2010), l’aiuto obbligato della BCE fosse accompagnato da un trasferimento in Germania delle nostre riserva auree.
Ci attende a parer mio una rimanenza del 2012 dunque molto tattica e volatile (con abbondanti su e giù che daranno ampio spazio al trading stretto) che, a risultato ottenuto, potrebbe preparare un 2013 di riscossa. Specialmente superata la fatidica data del 21-12-2012 dove, secondo me, proprio nulla di catastrofico accadrà. Un po’ come accaduto nel passaggio dal 1999 al 2000 col presunto bug informatico che doveva bloccare tutti i computer del mondo.
La liquidità sui mercati è sempre più ridotta, ragion per cui, ad ogni segno di pericolo, i prezzi sono soggetti a pressioni ribassiste dolorose, del tutto slegate dai fondamentali. I rifugi per eccellenza, Bund e T-Bond americano, pilastri essenziali su cui si regge lo schema Ponzi, continueranno la loro bolla a costo di provocare continue crisi e mini-crisi asintomatiche.
A parer mio conviene tenere le munizioni in tasca in attesa di prezzi più bassi del 2009 di alcune borse europee. E se proprio si vogliono evitare sorprese attendere direttamente l’ultimo trimestre del 2012. Altrimenti procedere a counter trend in piccole dosi, in occasione di panic selling e mega rimbalzi sui vari mercati a rotazione. Sia che si parli di borse, di bonds, di oro e argento, di grano o quant’altro.
Il sistema non fallirà nel 2012. Ci saranno eventi per avvicinarsi sempre più al sistema monetario elettronico globale e per rapinare le ultime ricchezze rimaste (vedi oro di Bankitalia). Waterboarding sino al progressivo raggiungimento degli obiettivi a cui di volta in volta seguirà un allentamento della pressione.
Con l’ultimo ribasso la Spagna ha incominciato un processo pianificato da molto tempo, capitolando ed emettendo norme di vera e propria dittatura monetaria. Ora siamo dopo l’obiettivo Spagna, in una fase di sollievo ma l’Italia quest’anno ne seguirà le orme.
Ah, dimenticavo: le svendite sono incominciate (o meglio continuano): Bankitalia ha messo in vendita Bonifiche Ferraresi, a metà prezzo ovviamente rispetto al prezzo degli anni scorsi.
da
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