Buffoni

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
VOGLIONO CANCELLARE IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETà

insomma i ricchi volgiono sempre e solo evadere


naturalmente il costo ricadrebbe suulla popolazione diffusa anche povera...


la proposta arriva dal sottosegretario del ministero della guerra

ricordo che stiamo partecipando a TRE guerre di invasione e le paghiamo noi sia in denaro che in termini di vite umane.... non ci mandano i loro figli a farsi ammazzare

Manovra: Crosetto, portare aliquote Iva a 11 e a 21% (Sole) Dowjones
ROMA (MF-DJ)--Al coro di voci che si stanno alzando in queste ore per l'aumento di un punto percentuale si unisce il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto. In un'intervista al Sole 24 ore, Crosetto propone di portare le aliquote dal 10 all'11% e dal 20 al 21%, cosi' da liberare risorse per cancellare il "contributo di solidarieta'".
La proposta del sottosegretario alla Difesa e' di "eliminare scalini e scaloni vari e introdurre un blocco delle pensioni di anzianita' per far alzare l'eta' media da 58 a 63-65 anni. E questo da solo varrebbe svariati mld di euro" ma "non bastano le differenze stipendiali introdotte da Brunetta per colpire gli assenteisti: chi non lavora va cacciato. Dobbiamo dare un segnale al Paese se vogliamo che il Paese capisca il sacrificio che gli chiediamo". red/dar
(END) Dow Jones Newswires
August 17, 2011 03:26 ET (07:26 GMT)


Manovra: al via in Senato, Aula si aggiorna al 5 settembre Dowjones
ROMA (MF-DJ)--Seduta lampo e deserta per il Senato per la presentazione del disegno di legge di conversione del decreto legge sulla manovra economica varata venerdi' scorso dal Governo.
Il presidente di turno, Vannino Chiti (Pd), ha dato autorizzazione alle Commissioni competenti a convocarsi: si tratta delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio. Quest'ultima sara' chiamata a "riferire all'Assemblea a partire dal 5 settembre".
Nel corso della prossima settimana, ha detto ancora Chiti, si riunira' la conferenza dei capigruppo per definire il calendario dei lavori. Chiti ha quindi annunciato che l'Aula del Senato riaprira' il 5 settembre con le comunicazioni del presidente sulle decisioni della capigruppo. ren [email protected]
(END) Dow Jones Newswires
August 17, 2011 10:47 ET (14:47 GMT)
 
i più abbienti protestano per ilo contrinuto di solidarietà che dovranno versare per il risanamento dei conti pubblici
ma nessuno
neppure un sindacalista si è alzato per una battaglia a favore dei lavoratori dipendenti

da http://www.ivg.it/2011/08/i-continui-attac...rno-berlusconi/
I continui attacchi ai lavoratori da parte del governo Berlusconi

Articolo n° 183563 del 18 agosto 2011 delle ore 08:21
“Vorrei soffermarmi brevemente su un aspetto della sciagurata manovra appena varata dal governo Berlusconi poco analizzato dai media. Mi riferisco al tema del mercato del lavoro. Al presidente del Consiglio ed ai suoi ministri i lavoratori dipendenti non sono mai stati simpatici e questo già lo sapevamo: i precari sono stati a più riprese definiti la parte peggiore del paese (!?) e si è sempre cercata l’occasione per disfarsi di un baluardo di civiltà e democrazia come lo Statuto dei Lavoratori ed in particolare dell’articolo 18, vera e propria ossessione del presidente Berlusconi e del ministro Sacconi. Non a caso il governo ha sempre parlato di nuovo Statuto dei Lavori (!?), eliminando la sgraditissima parola ‘lavoratori’ e sostituendola con il termine ‘lavori’, così impersonale e disumano, però, al tempo stesso, così significativo delle reali intenzioni di chi è ora al potere.

Potrete benissimo domandarmi perché mi stupisca e di cosa mi stupisca, atteso che in fin dei conti dovrei ben sapere, come l’attuale governo ripete in modo martellante, che la colpa della situazione in cui versiamo non è addebitabile all’attuale classe politica, straordinariamente corrotta ed incapace, a managers, banchieri, imprenditori ed industriali arroganti, senza scrupoli, incompetenti, che quasi sempre ricoprono posizioni di grande responsabilità e lautamente remunerate non per merito, ma per raccomandazione o appoggio politico, a sindacati totalmente proni ai desiderata del potere (vero Cisl e Uil?), ad una gerarchia ecclesiastica completamente asservita al dio denaro e sempre più lontana dall’originario messaggio cristiano, ad un’opposizione troppo spesso debole e poco propositiva, al punto da far sorgere il sospetto di una sua connivenza con il governo in carica, nell’ambito di un teatrino politico in cui ognuno gioca la sua parte per difendere poltrone, privilegi e prebende.

Il vero problema dell’Italia sono i lavoratori dipendenti, ossia coloro che si sono visti dimezzare le retribuzioni con l’entrata in vigore dell’euro a fronte di costi, prezzi e tariffe raddoppiati, coloro che da sempre non evadono un centesimo di tassazione (anche perché non possono farlo) e che quindi sono sempre stati oggetto di asfissianti attenzioni fiscali da parte dello stato, coloro che hanno la spudoratezza di pretendere di non essere licenziati se non per giusta causa o giustificato motivo e che in caso di licenziamento senza valide ragioni osano rivolgersi ad un giudice per ottenere giustizia. Ebbene, sarò anche ottuso ma io continuo ad indignarmi profondamente di fronte ai continui attacchi al mondo del lavoro sferrati dai vari governi Berlusconi di volta in volta in carica.
L’attuale manovra, per la parte che ora ci occupa, rappresenta l’ennesimo tentativo di apportare un colpo mortale alla cultura ed alla civiltà del lavoro, nonché ai diritti fondamentali di ciascun lavoratore. In questo caso l’operazione condotta dal governo è ancora più subdola rispetto al passato perché è del tutto evidente l’utilizzo strumentale di una crisi, della quale il governo stesso ha negato l’esistenza fino all’altro ieri, per imporre gravissimi tagli ai diritti dei lavoratori.

Mi occorre quindi anche in questo caso indignarmi di fronte alle falsità che si celano dietro alle ambigue parole del ministro Sacconi.
1) non è vero che in Italia non esiste la possibilità di licenziare un lavoratore dipendente; questa possibilità esiste, ma è giustamente subordinata alla ricorrenza della giusta causa o del giustificato motivo, onde evitare l’arbitrario utilizzo dello strumento in questione da parte del datore di lavoro e la connessa riduzione dei lavoratori ad eterni precari, a schiavi costretti a subire ingiustizie, vessazioni e ricatti di ogni tipo, nella speranza (e non certo nella certezza) di poter mantenere il più a lungo possibile una fonte di reddito, magari l’unica in famiglia;
2) non è vero che chi difende l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori non è al passo con i tempi; semmai è vero il contrario e cioè che è retrogrado chi attacca continuamente uno strumento di tutela irrinunciabile quale l’articolo citato in quanto di fatto si propone di riportare i lavoratori alle condizioni di sfruttamento dell’inizio dell’epoca industriale, cancellando decennali lotte e conquiste lavorative, e facendo arretrare la lancetta del tempo e della civiltà di secoli.
3) non è vero che datore di lavoro e lavoratori sono su un piano di parità di forze e pertanto si può tranquillamente abolire la contrattazione nazionale e delegare tutto quanto alla contrattazione aziendale, eventuale deroga alle prescrizioni dell’articolo 18 compresa. E’ anche in questo caso di tutta evidenza che il datore di lavoro si trova in una posizione dominante rispetto ai lavoratori. Risulta pertanto imprescindibile il mantenimento dell’articolo 18, che è stato a suo tempo introdotto proprio per temperare (dal momento che è impossibile annullarla) questa evidente ed enorme sproporzione di forze in campo.
4) non è vero quanto afferma il ministro Sacconi, ovvero che la manovra appena varata non tocca l’articolo 18; con le nuove disposizioni, sulle quali nutro peraltro forti dubbi di incostituzionalità, i contratti sottoscritti a livello aziendale potrebbero operare in totale deroga ai contratti nazionali e addirittura alle disposizioni di legge vigenti, su tutta una serie di materie, libertà di licenziamento compresa, con implicita possibilità di eludere il disposto dell’articolo 18.

Personalmente ritengo che il famigerato posto di lavoro fisso, tanto sgradito ai nostri politici, sia l’obiettivo che ogni società civile dovrebbe porsi, in quanto rappresenta la condizione necessaria per garantire ad ogni essere umano (fino a prova contraria siamo ancora uomini e non robots) se non la serenità, quantomeno una decente stabilità emotiva e mentale (come si fa a vivere in uno stato di perenne incertezza e precarietà?), nonché la possibilità di condurre una vita dignitosa. La mobilitazione pacifica a tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori è quindi non solo auspicabile ma assolutamente doverosa e per parte mia vi aderirò incondizionatamente”.

Franco Tessore
consigliere comunale
Albisola Superiore
 
Ultima modifica:
:ciao:


Il club dei potenti di Bilderberg vuole liquidare l'Europa
Il club dei potenti di Bilderberg vuole liquidare l'Europa



:ciao::ciao::ciao:


GRAZIE AI NOSTRI POLITICI CHE SE NE SONO ANDATI IN FERIE...

ragazzi passate all'argento ed oro
presto saranno queste le uniche monete al mondo oltre al baratto....
grazie all'avidità e stupidità dei nostri politici....
le pensioni svanite , tranne i vitalizi quelli sono acquisiti come non si possono toccare i soldi entrati con lo scudo..ma le nostre pensioni si invece perchè senza scudo...
grazie...
L'era finanziaria è finita
dai titoli di carta straccia si passa alle monete di metallo come una volta...

sto comprando solo argento ed oro
 
sabato 13 agosto 2011

Ecco le presunte 50.000 poltrone che il governo si appresta a tagliare: i soliti bugiardi.


Ridicolo, patetico e falso il capitolo sui tagli ai costi della politica nel decreto varato ieri in consiglio dei ministri. Altri 45 miliardi di euro che verranno fuori ancora una volta dalle tasche degli italiani, con nuove tasse, licenziamenti, tagli ai servizi, alla spesa sociale, tagli agli stipendi e alle pensioni.
Chiuderanno scuole, ospedali, mense, asili nido, trasporti locali, uffici pubblici.
Chiuderanno l'Italia.
Per loro però la pacchia continua, sebbene ammantata dietro un velo di falsità e demagogia.
Ci dicono che d'ora in poi viaggieranno a spese dello stato solo in "classe economica": peccato che i viaggi gratis di cui possono beneficiare i parlamentari sono unicamente i voli nazionali, sui quali da anni è stata abolita la "business class" (per andare all'estero in business class continueranno a utilizzare il vecchio trucco delle millemiglia di cui avevo parlato qui qualche settimana fa: I segreti della casta di Montecitorio: non solo per loro: come far viaggiare gratis anche amici e parenti.) .

Il messaggio più patetico è del grondasangue Berlusconi che ha avuto la faccia tosta di raccontare a reti unificate la bugia più mastodontica: "abbiamo tagliato 50.000 poltrone".
Se andiamo a vedere nel dettaglio di cosa parliamo, ci accorgiamo che più che poltrone si tratta degli sgabelli. Gli sgabelli più infimi e insignificanti, non certo le loro poltrone.
Nel decreto di parlare dell'azzeramento di 1500 comuni con meno di 1000 abitanti, comuni nei quali decine di migliaia di consiglieri comunali incassano con i gettoni di presenza dai 9 (nove) ai diciotto (diciotto!) euro al mese, a seconda del numero di sedute consiliari.
Il totale del risparmio per lo stato sarà quindi di 300.000 euro al mese, briciole che il Silvio Berlusconi che guadagna 40.897.004 euro potrebbe tranquillamente regalare allo stato per fermare l'emorragia di sangue che gronda dal suo cuore.
Sulle province il discorso è diverso: da sempre luogo di prepensionamento per i politici nostrani , ogni parlamentare combatterà strenuamente per difendere il proprio feudo provinciale.
Con una maggioranza risicata alla Camera, quante delle province annunciate realmente scompariranno?
Non credo che arriveranno a cancellare nemmeno una dozzina, quasi tutte al sud dove il ceto politico meridionale si accontenta di poco. Un mutuo sulla casa pagato, può anche bastare.

S. T.
 
Dopo il senato, anche il menù del ristorante della Camera, con prezzi un pò datati


Ripeto quanto già detto in merito al menù del ristorante del Senato. Anche in questo caso si tratta di un menù un pò datato, ritornato a circolare in rete negli ultimi giorni. Nel 2009 i prezzi dei tre ristoranti della Camera dei Deputati (ai quali possono accedere non solo i parlamentari, ma anche i cronisti parlamentari: della serie, cercano di comprare il silenzio a suon di orata e pesce spada) sono vertiginosamente aumentati, insieme a quelli della cosiddetta buvette, (http://qn.quotidiano.net/politica/2008/09/01/115211-carovita_entra_alla_camera.shtml) cioè il bar posto all'estremità del corridoio centrale della Camera, conosciuto con il nome di Transatlantico forse perchè da sempre frequentato da branchi affamati di pescecani . Infatti, le stesse pietanze riportate su questo menu' oggi costano alla Camera dei Deputati "almeno", udite udite, 50 centesimi in più o addirittura un euro! Tra le novità emerse nell'ultimo bilancio della Camera, la chiusura del ristorante a Palazzo San Macuto.
Si tratta di uno sfarzoso ristoranteche coin tanto di cuochi, camerieri, servizi vari che avrà sfornato in media negli ultimi anni dai 2 ai 20 pasti al giorno! Posto particolarmente ambito dai lavoratori della società che gestisce la ristorazione perchè notoriamente puoi addormentarti sul luogo di lavoro senza che nessuno si lamenti.
Ebbene dall'anno prossimo si chiude!
Ai 2 o 3 deputati che mangiavano al ristorante di San Macuto, l'estremo sacrificio di dover fare 500 metri (a piedi ma spesso anche in auto blu) per raggiungere i ristoranti di Palazzo Montecitorio.


S.T.
 
:ciao:


Tagli vitalizi: i sei parlamentari che fanno ricorso parlando di "diritti"
Tagli vitalizi: i sei parlamentari che fanno ricorso parlando di diritti



:ciao::ciao::ciao:

anche gli italiani avevanoi il dirittto costituzionale alla sanità gratuità

anche gli statali avevano il diritto di anade in pensione dopo 15 anni di lavoro

anche tutti gli italiani avevano il diritto di andare in pensione con l'80% dell'ultima retribuzione



che fine hanno fatto tutti quei diritti

letteralmente spariti

adesso poi i lavoratori perderanno un altro diritto... la sicurezza del posto di lavoro... infatti con questa manovra potranno essere licenziati senza giusta causa


posso dire qualcosa di brutale?
andassere a fare in kulo sto' figli di putta... ladri sanguisughe
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

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