Buffoni

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Non pensarlo nemmeno per scherzo. Sai di cosa è l'anticamera?
E' più giusto, eventualmente, che chi lo ha votato si massacrasse le p@lle con una mazza chiodata :up:
e invece lo spero e lo auguro a tutti questi politicastri che operano contro la popolazione


guardati questo video.... stanno facendo di tutto
siamo in una dittatura peggiore che in Cina

qui comandano le puttane e i mafiosi

La lunga, triste storia degli assalti alla rete?? GIOCHI DI POTERE
 
:ciao:

Polverini e Tosi: “Berlusconi dimettiti”
Lui insiste: “Abbiamo salvato l’Italia”
Polverini e Tosi: “Berlusconi dimettiti” Lui insiste: “Abbiamo salvato l’Italia” | Redazione Il Fatto Quotidiano | Il Fatto Quotidiano

E lui”Abbiamo salvato i nostri conti, abbiamo salvato i risparmi dei cittadini italiani, abbiamo salvato l’Italia”.



:ciao::ciao::ciao:

Come si dice "culona inchiavabile" in tedesco?

Come si dice "culona inchiavabile" in tedesco? | gianniguelfi | blogpdnetwork

COMUNICATO UFFICIALE

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Ringraziamo i buffoni che ci hanno permesso di entrare sul lev dax a questi prezzi...grazie anche alla cancelliera che se voleva poteva stampare carta abbassare i tassi e fare gli eurobond ed invece ha prefito far crollare le azioni....io accumulo al raddoppio da ora ad ogni prossimo cedimento sul levdax a 26 e sul levspmib a 5 mi sta bene accumulare x la pensione
 
Dietrofront del FMI: riviste le stime. Si accoda all'Europa

Dietrofront del FMI: riviste le stime. Si accoda all'Europa

New York - Dietrofront improvviso di Christine Lagarde, presidente del Fondo Monetario Internazionale, con l'organizzazione internazionale che ha ammorbido la sua posizione circa i requisiti di capitale di cui le banche europee hanno bisogno per essere sicure di non venire ingoiate dal vortice della crisi del debito.

Nel disperato tentativo di abbassare la barra del termometro sui mercati febbricitanti, dove oggi gli istituti di credito sono letteralmente sotto attacco,
Il FMI scegle cosi' di intraprendere una strada comune all'Europa, allineandosi il piu' possibile alla posizione dell'area della moneta unica.

Il direttore Lagarde ha confermato che il Fondo ha rivisto le stime circa le perdite di capitale tangibile, sottolineando che le previsioni per una cifra pari a 200 miliardi di euro sono ancora provvisorie e che sono in corso colloqui con i partner europei per stabilire una metodologia globale comune da adottare in tempi difficili come questi.

Sebbene FMI e leader europei si siano avvicinati, i ministri del G7 hanno deciso di implementare stategie differenti, piuttosto che un piano di azione coordinato, per sbloccare lo stallo a cui le loro rispettive economie stanno facendo fronte.

Intanto non placano le tensioni tra Germania e Stati Uniti, divise sulle misure fiscali da intraprendere per arginare la crisi. Per molti governi europei, come la Francia, non esiste una soluzione comune ideale, e ognuno dovrebbe trovare il giusto equilibrio tra rigore fiscale e investimenti per la crescita".

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Il FMI sta rivedendo le stime circa le perdite di capitale tangibile: la cifra pari a 200 miliardi di euro e' ancora provvisoria.
 
Ringraziamo i buffoni che ci hanno permesso di entrare sul lev dax a questi prezzi...grazie anche alla cancelliera che se voleva poteva stampare carta abbassare i tassi e fare gli eurobond ed invece ha prefito far crollare le azioni....io accumulo al raddoppio da ora ad ogni prossimo cedimento sul levdax a 26 e sul levspmib a 5 mi sta bene accumulare x la pensione

io penso che giovi a chi vuole farsi una pensione cominciando ad accumulare levspmib a5 euri e poi a 4 e meglio ancora a 3 euri o levdax a 20 euro....queste sono okkasioni secolari....altro che comperare obbligazioni che possono fallire come la grecia ....ma le azioni come quelle argentine..dopo che le olligazioni sono fallite eliminando il debito le azioni sono triplicate in pochi mesi...percui è meglio le azioni a questi livelli...io accumulo ora...spero di comperare levspmib a 3 euri
 
io penso che giovi a chi vuole farsi una pensione cominciando ad accumulare levspmib a5 euri e poi a 4 e meglio ancora a 3 euri o levdax a 20 euro....queste sono okkasioni secolari....altro che comperare obbligazioni che possono fallire come la grecia ....ma le azioni come quelle argentine..dopo che le olligazioni sono fallite eliminando il debito le azioni sono triplicate in pochi mesi...percui è meglio le azioni a questi livelli...io accumulo ora...spero di comperare levspmib a 3 euri
io aspetto le scadenze tecniche... mi sa che resto al verde..... :sad:
 
domenica, 18 settembre 2011
ITALIA: BALLA COI LUPI!

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«Trovo singolare che gli Stati Uniti che accusano fondamentali sui conti pubblici peggiori dei nostri ci vengano a dire cosa fare, laddove quando siamo noi a dare loro suggerimenti ci dicono che non c'è verso».

Così si è espressa, Maria Fekter, ministro delle finanze austriaco, con una punta di sano sarcasmo, rispondendo ai suggerimenti di "Bimbo Geithner" uno delle tante belle addormentate di questa crisi, su come risolvere la crisi europee che guarda caso tanto preoccupa chi la sta alimentando come l'America e gli inglesi, con i loro hedge fund e le loro banche d'affari ombra.

Io l'ho sempre detto se non ci fosse l'altra metà del cielo bisognerebbe inventarla, se più donne fossero alla guida dell'economia e della finanza, probabilmente avremo meno demenza e più saggezza. In uno mondo nel quale conta solo il "capitale erotico" per fortuna abbiamo anche la La splendida realtà delle ragazze normali.
Avremo tempo e modo per parlarne nei prossimi incontri.


" Va in scena un plateale disaccordo transatlantico a Wroclaw (Breslavia), in Polonia, all'avvio dei lavori del vertice tra responsabili economici dell'Unione europea. (...) che ha registrato una prima assoluta con la partecipazione del segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner. Si è quasi autoinvitato, dopo settimane in cui ha martellato gli europei di esortazioni a fare di più per risolvere la crisi debitoria. Solo che la sua zelante incursione sembra aver avuto come unico esito quello di creare irritazione.Geithner è venuto a fare richieste esplicite, tra cui quella di aumentare la mole del fondo anti crisi europeo. Gelido il presidente dell'Eurogruppo: «Non discutiamo della dotazione del Fondo con paesi che non fanno parte dell'area euro», ha affermato Jean-Claude Juncker, puntualizzando che all'esponente Usa è stato consentito di partecipare solo alla prima fase dell'Eurogruppo (...)(Sole24Ore.

E si "Bimbo Geithner", ci ha provato ancora, lui che rappresenta Wall Street non l'America, con quell'arroganza tipica di un gruppo di oligarchi che crede di comandare il mondo, di coloro che usano i soldi dei contribuenti per salvare gli amici degli amici come è accaduto un paio di anni fa evitando il fallimento di un mucchio di spazzatura finanziaria.

NEW YORK - Nel 2009, appena insediatosi alla Casa Bianca nel bel mezzo della tempesta finanziaria seguita al crollo di Wall Street, Barack Obama avrebbe voluto smembrare Citigroup, il più grosso dei gruppi bancari in crisi, salvato coi soldi dei contribuenti americani. Ma il ministro del Tesoro Tim Geithner ignorò l' ordine dal presidente che avrebbe anche voluto ricostruire su basi diverse i principali istituti di credito in crisi, anziché limitarsi a quello che è stato percepito dai più come un «salvataggio dei banchieri». A rivelarlo è un libro sulle divisioni che hanno segnato fin dall' inizio il lavoro del team economico di Obama, che verrà pubblicato la prossima settimana(...) L' autore - il giornalista Ron Suskind, che si guadagnò un premio Pulitzer nel 1995, quando lavorava per il Wall Street Journal - racconta la storia di un team economico continuamente segnato dai conflitti Corriere della Sera.

E si l'economia reale, la Democrazia balla quotidianamente con i lupi, lupi travestiti da agnelli, lupi nascosti nella finanza e nella politica, un ballo mortale dove conflitti di interesse enormi ambiscono a depredare le ricchezze della gente comune e degli Stati.

Ora per salvare capra e cavoli sembre che in Grecia vogliano tagliare almeno 100.000 dipendenti pubblici sono in undici milioni in quel paese, fate voi un po i conti di quale speranza possa avere una qualsiasi parvenza di ripresa economica.
Come se non bastasse l'odore del sangue in circolazione ci si è messo pure l'immacolato Portogallo, rivelando un buco di bilancio di oltre un miliardo di euro, debiti e spese non contabilizzati dell'isola di Madeira scoperti chissà perchè solo ora dalla Banca Centrale e dall'istituto di statistica portoghese. Portogallo nei guai per colpa di Madeira

Lo ripeto l'unica cosa che potrebbe farmi cambiare completamente idea sul rischio Italia è la scoperta che qualcuno ha truccato i bilanci o li sta continuando a truccare.


Per il resto in mezzo ad uno starnazzare continuo sul rischio di fallimento del nostro Paese, in mezzo allo starnazzare di una certezza sul fallimento anche ad opera di illustri pseudo economisti, Icebergfinanza è stato uno dei pochi che circa quattro mesi fa ha ricordato come l'avanzo primario di un Paese oggi è fondamentale...

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Al di là della necessità di cambiare immediatamente un governo che puzza ormai da basso impero sulla via del tramonto...



«L'Italia è stata estremamente efficace nei suoi interventi per ridurre il deficit e, più importante ancora, ha fatto molto sul fronte dell'avanzo primario».

A riconoscere e ad apprezzare la tenuta delle finanze pubbliche in Italia è stato ieri il presidente di Eurofi, Jacques de Larosière, intervistato dal Sole 24 Ore a Breslavia, ai margini del Financial Forum 2011 del think tank da lui presieduto. Per de Larosière, ex governatore della Banca di Francia ed ex presidente della Bers, il surplus primario è la chiave di tutto, è «la regola del gioco» per risolvere la crisi del debito sovrano europeo.(...)

«Non c'è altra strada, i deficit pubblici dovranno trasformarsi in avanzi», (...) Il deficit/Pil dell'Italia, contenuto rispetto a quello di altri Stati, non ha impedito però ai mercati di colpire duramente i titoli di Stato italiani. Un fenomeno che de Larosière definisce «un'aberrazione della percezione dei mercati».


Nessuna aberrazione della percezione è solo un disegno preciso che mira alla fine dell'Euro, altro che aberrazione!

Per quanto riguarda invece l'esposizione delle banche europee al rischio sovrano, de Larosière ha messo in evidenza che l'esposizione al debito pubblico rappresenta l'8% dei bilanci delle banche europee, circa 3.000 miliardi di euro, allineato in proporzione a quello delle banche Usa. «Il vero nodo è questo: le banche europee accusano una perdita - che assorbe capitale - quando il prezzo dei titoli di Stato cala mentre negli Usa le perdite emergono nei bilanci solo quando il debitore non paga l'interesse sul debito: e questa circostanza non riguarda i titoli di Stato europei». «Le banche europee hanno ratios molto vicini a quelli delle banche americane», ci ha tenuto a precisare. I mercati stanno penalizzando il sistema bancario europeo in maniera eccessiva.(...)

E le banche americane hanno a bilancio assets tossici che valgono praticamente zero ancora stimati al costo di emissione altro che aberrazione questa è la realtà!

Bene giusto in tempo per un'altro giro di valzer della speculazione che non vede l'ora di chiudere la questione euro, aiutata da una politica europea ormai allo sbando e da una decisione quella di Moody's che lascia intravvedere nei modi e nella dinamica un possibile doppio downgrade del sistema Italia.

Se fosse per la questione morale e politica una parte del Paese si meriterebbe direttamente la valutazione "junk" immondizia, ma come abbiamo ben visto in questi mesi le opinioni di uomini circondati da conflitti di interesse enormi valgono meno dell'immondizia.



Se ne riparlerà tra un mese, ma la leggenda metropolitana dei rischi che potrebbero venire della crescita è ormai vecchia soprattutto se gli stessi analisti in passato hanno più volte cantato questa canzone...

(...)In un'analisi pubblicata oggi sulla capacità dell'Italia di invertire la tendenza del debito pubblico, che ha ripreso a crescere rispetto al Pil a causa dalla peggiore recessione dalla seconda guerra mondiale, Moody's riconosce all'Italia la capacità di sapersi muovere entro gli spazi limitatissimi dell'elevata spesa per interessi sul debito. L'Italia, (...) è divenuto un paese professionista della gestione dell'alto debito pubblico in un contesto di crescita bassa, pagando sempre puntualmente e integralmente gli interessi e il rimborso dei titoli di Stato.

Ma di cosa stanno parlando oggi quelli di Moody's, signori siamo o no in grado di comprendere che è grazie alle dichiarazioni di questi signori e alle idiozie scritte e dette dai giornali anglosassoni e da pseudo economisti e analisti che è partita questa valanga sul nostro paese.

«L'Italia è riuscita in passato a gestire le limitazioni di bilancio connaturate al contesto di elevato debito pubblico e bassa espansione economica», sostiene Alexander Kockerbeck, senior credit officer autore del rapporto e analista per il rating sovrano dell'Italia, che resta confermato alla "Aa2" con prospettive stabili. «Riteniamo che l'entità dello sforzo richiesta al Paese per tenere sotto controllo il debito pubblico complessivo e i costi del suo finanziametno sia relativamente moderata rispetto ad altri Paesi Ue e non incompatibile per i trascorsi storici».Sole24Ore

Ma stiamo scherzando, rileggetevi le dichiarazioni di questi signori, rileggetevele! E nessuno, ripeto nessuno che l'abbia messe in risalto, nessuno!


Venerdi sera Moody's sottolineando le sfide di crescita legate alle debolezze strutturali macroeconomiche e al possibile aumento dei tassi di interesse nel tempo ha lasciato ancora un dubbio ai mercati. I rischi nell'attuazione del piano di risanamento di bilancio che richiede una riduzione del debito e il mantenimento a livelli sostenibili. I rischi legati al cambio delle condizioni di finanziamento dei paesi europei con alto livello di debito''.

Probabilmente si tratterà di un ennesimo ottobre rosso, sempre che mago Bernanke non riesca per l'ennesima volta a stupire un sistema in via di decomposizione anche se francamente non ne sarei affatto sicuro.
 
Ma torniamo alla Germania al suo integralismo, alla sua presunzione di superiorità e al suo pseudo-virtuosismo, alle sue banche e andiamo a dare un'occhiata ad una recentissima analisi che proviene nientemeno che dalla banca nazionale KFW la quale stima che la partecipazione all'Euro porta ai tedeschi circa 30 miliardi di euro in più di entrate rispetto ad un eventuale ritorno al marco.

(...) Uno studio della banca berlinese KfW stima che la moneta unica porti all' economia tedesca circa 30 miliardi in più ogni dodici mesi: oltre un punto di crescita supplementare tutti gli anni. Senza euro, secondo KfW, il Pil della Repubblica federale sarebbe stato più piccolo di 50 o 60 miliardi solo nel 2010 e nel 2011. Lo studio del KfW non ha ricevuto grande attenzione in Germania dato che i politici e gli economisti più ascoltati ne parlano poco. Hans-Werner Sinn, il capo dell' istituto Ifo, giorni fa ha addirittura scritto su Handelsblatt che il ritiro della Germania dall' euro sarebbe conveniente e anche fattibile - secondo lui - senza troppe difficoltà. Eppure i benefici dell' euro per i tedeschi sono evidenti: nei primi dieci anni di moneta unica, fino allo stop dell' economia globale con il crac di Lehman, le esportazioni del Made in Germany sono esplose. Dai dati Eurostat risultano salite dell' 88% verso la Spagna, del 60% verso l' Italia e la Francia, del 90% verso l' Irlanda: non potendo più svalutare, questi Paesi hanno comprato sempre più prodotti tedeschi spesso con fondi prestati dalle stesse banche tedesche. La colossale esposizione verso l' Irlanda o la Spagna degli istituti regolati dalla Bundesbank si spiega così. In Germania se ne parla, appunto, pochissimo. Corriere della Sera

Si se ne parla pochissimo, tranne che su Icebergfinanza.

Ora l'unico pericolo è che se ne parli talmente poco che ormai i partiti al governo di sconfitta in sconfitta decidano di affossare definitivamente l'Euro, bocciando la decisione di un ulteriore sostegno al fondo salvastati europeo, che "Bimbo Geithner" voleva rimpinguato per favorire la speculazione delle banche d'affari di Wall Street.
 
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