tontolina
Forumer storico
Soldi e Politica: l’austerity deve essere per TUTTI
Scritto il 24 febbraio 2012 alle 10:54 da Dream Theater
I soldi dati alla classe politica, i finanziamenti pubblici ai partiti, i referendum: smettiamola di farci prendere in giro!
A volte i media denunciano anche delle verità che mi rattristano profondamente e che mi fanno capire che, alla fin fine, la famoso detto costituzionale che recita “La sovranità appartiene al popolo” è assolutamente teorico ed utopico.
Chi si trova “alla cabina di comando” decide cosa fare fregandosene del popolo e di quello che decide.
Ieri sera ho avuto modo di vedere una puntata della trasmissione “le Iene”, protagonista in passato di diversi scoop che hanno messo a nudo molte tristi verità. A dire il vero, questa volta non ci sono grosse verità da mettere a nudo in quanto è tutto molto chiaro e trasparente, ma forse la gente certe cose o non le sa, o fa finta di non saperle oppure…chissà.
Oggetto: finanziamento pubblico ai partiti
Cronistoria: Il finanziamento pubblico ai partiti è introdotto dalla legge Piccoli n. 195 del 2 maggio 1974, che interpreta il sostegno all’iniziativa politica come puro finanziamento alle strutture dei partiti presenti in Parlamento, con l’effetto di penalizzare le nuove formazioni politiche. Il flusso di fondi ha anche l’effetto di rafforzare gli apparati burocratici interni dei partiti e disincentivare la partecipazione interna.
L’11 giugno 1978 si tiene il referendum indetto dai Radicali per l’abrogazione della legge 195/1974. Nonostante l’invito a votare “no” da parte dei partiti che rappresentano il 97% dell’elettorato, il “si” raggiunge il 43,6%, pur senza avere successo.
Il referendum abrogativo promosso nuovamente dai Radicali Italiani dell’aprile 1993 vede il 90,3% dei voti espressi a favore dell’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti, nel clima di sfiducia che succede allo scandalo di Tangentopoli.
Ma i politici sono fantastici e se gli viene tolto qualcosa, trovano subito il modo per correre ai ripari e riprendersi tutto con gli interessi. La legge n. 2 del 2 gennaio 1997, intitolata “Norme per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai movimenti o partiti politici” reintroduce di fatto il finanziamento pubblico ai partiti. QUINDI IL REFERENDUM E’ STATO IGNORATO TOTALMENTE.
E quindi possiamo dire che LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO?
Scritto il 24 febbraio 2012 alle 10:54 da Dream Theater
A volte i media denunciano anche delle verità che mi rattristano profondamente e che mi fanno capire che, alla fin fine, la famoso detto costituzionale che recita “La sovranità appartiene al popolo” è assolutamente teorico ed utopico.
Chi si trova “alla cabina di comando” decide cosa fare fregandosene del popolo e di quello che decide.
Ieri sera ho avuto modo di vedere una puntata della trasmissione “le Iene”, protagonista in passato di diversi scoop che hanno messo a nudo molte tristi verità. A dire il vero, questa volta non ci sono grosse verità da mettere a nudo in quanto è tutto molto chiaro e trasparente, ma forse la gente certe cose o non le sa, o fa finta di non saperle oppure…chissà.
Oggetto: finanziamento pubblico ai partiti
Cronistoria: Il finanziamento pubblico ai partiti è introdotto dalla legge Piccoli n. 195 del 2 maggio 1974, che interpreta il sostegno all’iniziativa politica come puro finanziamento alle strutture dei partiti presenti in Parlamento, con l’effetto di penalizzare le nuove formazioni politiche. Il flusso di fondi ha anche l’effetto di rafforzare gli apparati burocratici interni dei partiti e disincentivare la partecipazione interna.
L’11 giugno 1978 si tiene il referendum indetto dai Radicali per l’abrogazione della legge 195/1974. Nonostante l’invito a votare “no” da parte dei partiti che rappresentano il 97% dell’elettorato, il “si” raggiunge il 43,6%, pur senza avere successo.
Il referendum abrogativo promosso nuovamente dai Radicali Italiani dell’aprile 1993 vede il 90,3% dei voti espressi a favore dell’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti, nel clima di sfiducia che succede allo scandalo di Tangentopoli.
Ma i politici sono fantastici e se gli viene tolto qualcosa, trovano subito il modo per correre ai ripari e riprendersi tutto con gli interessi. La legge n. 2 del 2 gennaio 1997, intitolata “Norme per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai movimenti o partiti politici” reintroduce di fatto il finanziamento pubblico ai partiti. QUINDI IL REFERENDUM E’ STATO IGNORATO TOTALMENTE.
E quindi possiamo dire che LA SOVRANITA’ APPARTIENE AL POPOLO?