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LAVITOLA BREVE DI ORSI IN FINMECCANICA - DOPO LE MAZZETTE PER CUCCARSI LE COMMESSE IN INDIA E I PRESUNTI FONDI NERI ALLA LEGA, SPUNTANO VALIGETTE DI MILIONI AL SIGNORE DEGLI APPALTI DI PANAMA, VALTERINO LAVITOLA - LA SOCIETÀ DI FINMECCANICA “AGUSTA WESTLAND” (ALL’EPOCA GUIDATA DA ORSI) AVREBBE PAGATO UNA TANGENTE DA 30 MLN $ PER GARANTIRSI LE FORNITURE IN FORZA DEGLI ACCORDI BILATERALI TRA IL GOVERNO PANAMENSE E IL BANANA…

LAVITOLA BREVE DI ORSI IN FINMECCANICA - DOPO LE MAZZETTE PER CUCCARSI LE COMMESSE
 
LAVITOLA CANTA, DE GREGORIO TREMA - IL SENATORE PDL ACCUSATO DI AVER TRUCCATO LE FATTURE DE “L’AVANTI” IN CONCORSO CON VALTERINO PER INTASCARE I RIMBORSI ALL’EDITORIA: “LUI VOLEVA FARE UN PO’ DI BUSINESS CON I RIMBORSI, IO MI OCCUPAVO SOLO DEI SERVIZI GIORNALISTICI E DELLA DISTRIBUZIONE” - “COLPISCONO ME PER COLPIRE BERLUSCONI”: “IL MIO COGNOME FUNZIONA MEDIATICAMENTE PERCHÉ SONO FAMOSO E DI SUCCESSO” - “NON HO CHIAMATO SILVIO, NON VOGLIO ANGOSCIARLO”…

LAVITOLA CANTA, DE GREGORIO TREMA - IL SENATORE PDL ACCUSATO DI AVER TRUCCATO LE
 
La penso anch'io così. Ha spesso idee buone, è giovane ea ha un bel carisma! Poi nn sarà l'eccellenza, ma di quelli politicamente impegnati nn mi pare che sia troppo da disprezzare, ma visto le critiche chi proporreste a capo di tutti gli scontenti che ci sono in giro?

Saluti e b. nate a domani mattina

5 stelle mette le ali ;)

Sondaggio Tecnè. A fondo la Lega Nord, balzo dei grillini
Martedì, 17 aprile 2012 - 13:16:00
Dal 7 al 4%. La Lega Nord affonda nei sondaggi impallinata dalle inchieste sulle 'ruberie' dell'ex tesoriere Belsito. Un capitombolo che, se si andasse a votare con la legge elettorale in cantiere, non permetterebbe al Carroccio di superare la soglia di sbarramento del 5%. E' questo il dato che emerge dall'ultimo sondaggio dell'Istituto Tecnè pubblicato da Affaritaliani.it. Anche Sel, dopo le inchieste sulla sanità pugliese, scende di un punto assestandosi al 6,5%. Stabile invece il Partito Democratico che si riconferma la prima formazione con il 26%. Incrementano il loro consenso il Pdl, dal 22 al 23%, e l'Udc, dal 7,5 all'8%. Alla crescita dell'area del non voto, ormai vicina al 50%, si accompagna l'aumento delle preferenze al Movimento 5 stelle che arriva al 6%.


I partiti, eletti nella consultazione del 2008, oggi fanno registrare il 30% in meno dei consensi ottenuti e l'attuale maggioranza, che sostiene il Governo Monti (Pd, Pdl e terzo Polo), sarebbe votata soltanto da tre elettori su dieci. Da questo scenario si profila il rischio di un vuoto democratico, secondo quanto emerge dall'indagine mensile ''Monitor'' elaborata da Tecnè Italia. ''Il quadro riflette una crisi profonda del sistema - spiega Carlo Buttaroni- che sembra procedere con la crisi economica e sociale. Si pongono questioni nuove che riguardano l'essenza della democrazia e della politica come strumento fondamentale di governo della società. Il problema non è solo quello di una democrazia senza consenso, come sembra prefigurarsi dallo scenario attuale, ma semmai di un sistema democratico senza partiti, come punto estremo di ricaduta della "tempesta perfetta" che ha investito il Paese''.



La bufera che ha investito la Lega Nord ha inevitabilmente trascinato il consenso: il Carroccio fa registrare un calo del 3%. Nel complesso diminuisce, rispetto a marzo, la quota di chi dichiara il voto a un partito (dal 53,9% al 51,8%). Sempre in termini relativi (considerando, cioè, soltanto chi dichiara l'intenzione di voto) la rilevazione registra, rispetto a un mese fa, un recupero del Pdl (+1%) una crescita del Movimento 5 stelle (+1%), una tenuta del PD - che si conferma comunque primo partito - e un calo di Sel (-1%), investito anch'esso da un'inchiesta giudiziaria che coinvolge il suo leader. Centrodestra e centrosinistra, le due principali coalizioni che tra poche settimane si confronteranno nelle elezioni amministrative, oggi raccoglierebbero circa il 38% del corpo elettorale, contro il 70% del 2008. Alla crescita dell'area del non voto, ormai vicina al 50%, si accompagna l'aumento dei consensi al Movimento 5 stelle. Il partito di Beppe Grillo, rispetto a un mese fa, incrementa in termini assoluti dello 0,4% e si attesta al 6% nelle stime di voto. Il terzo polo (Udc, Fli e Api) aumenta i consensi ma non si afferma come alternativa autonoma e autosufficiente.



Il rischio, in questa fase, è che l'eccesso di tecnicismo si sposi con il deficit di politica, e la necessità di riforme si circoscriva al campo economico. ''Se bisogna rimettere in piedi il Paese - conclude Buttaroni- dal punto di vista degli equilibri economici, occorre anche, con altrettanta determinazione, avviare una reale riforma del sistema dei partiti in grado di riavvicinarli ai contesti dove i processi economici maturano. E' auspicabile un ritorno al ruolo assegnatogli dalla Costituzione, ritornare ad essere quegli attori principali della democrazia rappresentativa, promotori d'identità collettive in grado d'incanalare all'interno delle istituzioni le crescenti domande sociali''.
 

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Lega, Belsito riconsegna diamanti e lingotti d'oro




Lingotti d'oro e diamanti. Francesco Belsito ha riconsegnato alla Guardia di Finanza di Milano l'ormai famoso 'tesoretto'. Secondo quanto si è appreso, l'ex tesoriere del Carroccio ha consegnato 11 lingotti per un peso complessivo di 5 chilogrammi e 11 diamanti in una confezione sigillata. Il trasferimento è avvenuto a bordo di un'auto. Intanto il partito ha ratificato l'espulsione di Rosi Mauro dal gruppo del Senato. E Maroni avverte: "Continueremo a fare pulizia sino a che non sarà finita. Nessuno può dire 'io non faccio errori', la diversità della Lega rispetto agli altri partiti è che quando ce ne siamo accorti siamo partiti subito a far pulizia e Umberto Bossi, per primo si è dimesso da segretario federale". Poi svela: "Non mi interessa la corsa alla segreteria".

GRUPPO SENATO RATIFICA ESPULSIONE ROSI MAURO - La Lega nord ha ratificato l'espulsione di Rosi Mauro dal gruppo del Senato. Mauro era gia' stata espulsa dal partito per decisione unanime del consiglio federale del Carroccio. Rosi Mauro adesso passera' al gruppo Misto ma, secondo quanto ha ribadito ieri, non si dimettera' da vicepresidente del Senato.

MARONI, SOLO COMINCIATO, CONTINUEREMO PULIZIA - Roberto Maroni ha garantito che la Lega Nord continuera' con la 'pulizia' avviata, dopo lo scandalo sui rimborsi elettorali. "Noi abbiamo cominciato: Bossi si e' dimesso, Renzo Bossi si e' dimesso da consigliere regionale, Belsito e' stato espulso, Rosi Mauro e' stata espulsa, Monica Rizzi si e' dimessa da assessore, verra' sostituita. E continueremo sino a che non sara' finita", ha affermato, in un'intervista a 'Radio Pianeta'. "Nessuno puo' dire io non faccio errori, la diversita' della Lega rispetto agli altri partiti e' che quando ce ne siamo accorti siamo partiti subito a far pulizia e Umberto Bossi, per primo si e' dimesso da segretario federale".

MAGISTRATI FACCIANO IN FRETTA - "Il danno fatto e il dolore provocato ai leghisti e' tale che i magistrati devono entro breve tempo dire se ci sono o non ci sono reati". Cosi' Roberto Maroni, parlando dell'inchiesta sull'utilizzo dei rimborsi elettorali della Lega Nord, a Radio Pianeta. Il triumviro del Carroccio ha precisato di non essersi mai "occupato dell'amministrazione e dei soldi ma solo di politica". E ha ribadito che non crede che Umberto Bossi fosse a conoscenza dell'uso dei soldi del movimento. "Conosco Umberto Bossi meglio degli altri, l'ho conosciuto nel 1979 prima ancora che la Lega nascesse e so che e' uno che non gliene frega niente dei soldi anzi ha vissuto per tantissimi anni in un monolocale con la Manuela Marrone", ha raccontato. "Io conosco questo Umberto Bossi, mi rifiuto di pensare che sia consapevolmente mezzo di mezzo". "Dopodiche' - ha continuato - aspetto di sapere e spero che i magistrati presto facciano luce". "Tutto quello che e' successo nei nostri confronti lo abbiamo accettato" diversamente dagli altri partiti, ha proseguito, "non vorrei che queste cose rimangano li' appese per 5 o 6 anni facendo finta di niente".

NON MI INTERESSA CORSA A SEGRETERIA FEDERALE - Roberto Maroni sostiene di non essere interessato alla corsa per la poltrona di segretario federale della Lega Nord. "Non mi interessa la corsa alla segreteria", ha affermato il triumviro del Carroccio, a Radio Pianeta, confermando quanto sostenuto in un'intervista al Corriere della sera ("Il segretario potrei non essere io", aveva detto). L'ex ministro dell'Interno ha spiegato che sara' una struttura collegiale a sostituire Umberto Bossi e non ci sara' un'altra figura "carismatica".


TOSI, MARONI HA IDENTIKIT SEGRETARIO. BOSSI? PADRE NOBILE - "Il nuovo segretario federale deve essere quello piu' capace e bravo, che porta piu' consensi. Roberto Maroni rientra in pieno in questo identikit". Cosi' il sindaco di Verona Flavio Tosi, sindaco di Verona, a '24 Mattino' su Radio 24. Tosi, parlando del futuro della Lega, esclude che Umberto Bossi possa tornare segretario federale: "E' come se io pensassi di fare il sindaco fino a 80 anni - ha detto - Bisogna dare spazio ai giovani, al ricambio, come nel mondo delle imprese e del lavoro. Bossi ha creato il movimento con un'intuizione geniale. Dunque resta il nostro padre nobile che ha dato tutto se stesso e purtroppo anche fisicamente. Resta una persona onesta e indiscutibile, visto che le indagini non lo stanno nemmeno sfiorando. Il suo ruolo - sottolinea - e' quello, il padre nobile del movimento. E' corretto se rimane presidente della Lega".

Sulla possibilita' di avere un futuro leader della Liga Veneta, Tosi dice che "la questione territoriale ha poco senso: se i lombardi vogliono un lombardo, gli emiliani un emiliano e i veneti un veneto allora buonanotte, dividiamo la Lega e la spacchiamo. A qualcuno piacerebbe, ma non succedera'". Sull'inchiesta in corso e sulle ipotesi che l'ex tesoriere Belsito, Mauro e Stiffoni abbiano acquistato diamanti e oro, Tosi, sempre a Radio 24, dice che "e' una cosa che a sentirla raccontare ha dell'incredibile e fa rabbrividire. Ma aspettiamo di vedere le carte. Dagli atti giudiziari vedremo se sono stati comprati lingotti e diamanti, aspettiamo serenamente e celermente che la giustizia faccia il suo corso". Intanto nella Lega continuano i passi indietro: dopo Renzo Bossi anche la Rizzi si e' dimessa: "Non sono epurazioni. Sono provvedimenti nei confronti di chi a vario titolo e' stato coinvolto, senza alcuna condanna, in comportamenti poco chiari. Sono persone coinvolte in fatti spiacevoli che rischiano di gettare un'ombra sul movimento. La Lega per continuare a dimostrare di essere un partito diverso chiede un passo di lato a queste persone".
 
tanto per cambiare
anche il governo Monti ha aumentato le accise sulla benzina e
l'iva di 2 punti percentuali
con il risultato che i consumi sono crollati del 10%


e le società di raffinazione corrono a tappare i buchi nel bilancio
Attualità, Eni, Hot News
L’Eni ferma il petrolchimico a Gela: 500 cassa integrati

Con la chiusura parziale di 12 mesi dello stabilimento petrolchimico di Gela, in Sicilia, rischiano il posto di lavoro circa 300 operai, e 500 sono già in cassa integrazione a zero ore.


L’Eni ferma il petrolchimico a Gela: 500 cassa integrati - News Finanza & Economia - InvestireOggi.it
 
"Alle elezioni politiche del 2013 Beppe Grillo può arrivare al 10%. Il Movimento 5 Stelle prende voti da tutti gli altri partiti, da quelli grandi come Pd e Pdl ma anche dalla Lega, dall'Idv di Di Pietro e da Sel di Vendola. Il comico genovese intercetta molto bene il malcontento generale che c'è tra i cittadini". Lo afferma al ad Affaritaliani.it Renato Mannheimer, presidente dell'Ispo.


:eek::eek:

vediamo chi sarà il primo personaggio illustre a saltare su questo carro...

Un appello a Renzi:
se pensi che sia in invito rivolto alla tua persona.... hai indovinato :d:
 
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