BUND BOND e tutta la BBBanda v.m.18anni (4 lettori)

ditropan

Forumer storico
Fleursdumal ha scritto:
ciao domè

ditro dai che son ritornati un pò all'ovile, hann scalato in basso tick su tick sino al pivot centrale a 112,0938, resta il fatto che c'è quel pauroso spike che va giusto sui massimi di periodo e di solito fa da calamita per i giorni a seguire, vedem :rolleyes: tanto soffrire 29 gg per godere come porselin 2 al mese fa parte del nostro karma BBbbundarolo :lol: :smile:
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però che due cojones ... son mesi che patisco con quel casso di bund e son sempre carico di 34 bundazzi ancora da alleggerire .... il tbronx poi mai che si decidesse di fare una candelaccia nera decente !!! :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

sul grains ti ho dato ascolto ... anche perchè bisogna appagarsi ogni tanto con qualcosa di concreto da portare a casa !!! :D :) ;)


1105120838azz.jpg



chiuso 4 corn e 2 wheat.


ragazzi stacco per smarronamento e vi auguro un buon WE.
 

f4f

翠鸟科
Ciubaster
stò flat
mi manca il conto
oggi il mk prende una decisione ....

seguo il Lupin ...
FTA : Dopo essersi mosso lateralmente nelle prime quattro sedute della scorsa ottava, tutte comunque caratterizzate da un segno positivo in termini di rapporto apertura - chiusura, il future S&PMib ha tentato poco prima del termine della settimana di scardinare la resistenza dei 31250 punti. Il superamento di quelli che fino ad allora erano i massimi dal maggio 2002 non ha avuto un risultato duraturo, ed i prezzi sono tornati in chiusura ad allinearsi con la resistenza. Difficile dire se si sia trattato di una falsa rottura o piuttosto di un primo assaggio di ripresa del trend rialzista. A questo scopo sarà essenziale studiare le prime mosse della settimana entrante: la tenuta dei supporti di area 31000/31100, base del trading range disegnato nelle prime sedute dell'anno, potrebbe favorire la realizzazione di un nuovo tentativo rialzista, la violazione del supporto lascerebbe invece spazio ad una fase correttiva, che potrebbe anche essere di ampiezza rilevante. Il primo obiettivo dell'ascesa in caso di un nuovo superamento di 31250 è posto a 31500, e successivamente i prezzi dovrebbero trovare la forza per mettere alla prova i 31800 punti. Nel brevissimo sotto 31150 probabile un test di 31070/80, oltre 31320 invece probabile il test di 32500.
(A.M.)
 

f4f

翠鸟科
S&P MIB: PROSSIMO OBIETTIVO AREA 31400
Prosegue la fase laterale di breve termine da parte dell'indice S&P Mib, che si mantiene nell'intervallo compreso tra i 30900 e i 31150 punti. Per il momento il trend ascendente di fondo resta saldamente impostato al rialzo, ma un eventuale cedimento dei supporti a 30880 punti potrebbe agevolare lo sviluppo di una correzione verso area 30600 almeno. Nuovi segnali di forza verrebbero inviati in seguito a chiusure di seduta oltre i 31150 punti, limite al di sopra del quale si verrebbero a creare margini per un nuovo rally verso area 31400/450.

(R.Z.)
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
Bonjour a tout les bondaroles

battiamo la fiacco nel novello anno 2005 T-Bondimi avanti 100

ha parlato il tricheco

TASSI: TRICHET, ATTUALE LIVELLO BASSO, NE PARLEREMO GIOVEDI'
(ANSA) - BASILEA (SVIZZERA), 10 GEN - L'attuale "livello dei
tassi di interesse è basso. Comunque ne parleremo giovedì, ora
non posso dire nulla anche perché, insieme a tutti gli altri
colleghi, stiamo riflettendo". Lo ha detto mettendosi il
"cappello di presidente della Bce" e spogliandosi di quello di
portavoce del G10, Jean-Claude Trichet al termine del meeting
dei 10 Paesi più ricchi del mondo.
Giovedì, nel corso della consueta conferenza stampa che
segue il direttivo della Bce, Trichet parlerà anche
dell'economia europea che ha come compito "quello di aumentare
il proprio potenziale di crescita". (ANSA).
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
Ciube te possino, ormai non posso guardarmi più la prima trilogia di Star Wars senza scoppiare a ridere appena compare l'ammasso di peli stellari :D
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
azz se il siculo-LI non posta più neanche una volta ripreso il lavoro vuol dire che è stato preso a calci nel chiulo e licenziato in tronko ( vedasi apposita diapositiva )

1105369038albero_maschio.jpg



comunque un posto glielo rimedio io, presto starà insieme a me a raccogliere cavoli&rape nel terreno di Ciccil u' gnor
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
micro gap di un paio di ticks sul T-Bond ancora da chiudere
oggi parlano i FEDdayn

US Treasuries steady before Fed speak, supply

NEW YORK, Jan 10 (Reuters) - U.S. Treasuries prices were barely changed on Monday as investors braced for a busy week of economic data, central bank speak and debt supply.

The benchmark 10-year note <US10YT=RR> was holding steady at 4.27 percent, in the middle of the recent 4.20 percent to 4.34 percent trading range.

Monday is relatively light on data but has speeches from two top Federal Reserve officials which will be parsed for guidance on the outlook for interest rates.

Fed Board Governor Edward Gramlich speaks on "Importance of Raising National Saving" around 10:15 a.m. (1515 GMT). He is followed by Fed Bank of Atlanta President Jack Guynn, who talk on the economic outlook at about 12 p.m. (1700 GMT).

Investors will be especially sensitive to any comments on inflation given that some Fed board members expressed concerns about price pressure and excess liquidity at their December policy meeting.

Minutes of that meeting, released last week, showed the Fed considered real interest rates were still too low to contain inflation and left the bond market shaken.

Early Monday, yields on the two-year Treasury note <US2YT=RR> were holding at 3.20 percent but that is up from 3.09 percent before the Fed minutes were released last Tuesday.

Five-year notes <US5YT=RR> were steady at 3.72 percent, while the 30-year bond <US30YT=RR> added 3/32 in price, lowering its yield to 4.83 percent form 4.84 percent.

The yield curve continued to flatten, with the spread between two and 10-year yields narrowing to 106 basis points, just above its mid-2001 lows.

Later Monday Treasury will announce details of this week's auctions which are expected to comprise $15 billion in five-year notes and around $10 billion of 10-year inflation protected paper, known as TIPS.

"The auctions are expected to go well, with some interest in the indirect bidder share at the five-year auction," said Richard Gilhooly, fixed-income analysts at BNP Paribas. Indirect bidders include foreign central banks.

There is also around 20 billion euros of euro government debt due this week and corporate issuance is expected to pick up steam. Indeed, with the U.S. government's quarterly refunding due in February, the next two months could easily see over $130 billion in new Treasury notes issued.

Of the economic data this week, eyes will be on the December retail sales report on Thursday and December producer prices on Friday.

"Retail sales and PPI will be the key data later in the week, with auto strength helping retail sales and PPI expected soft, thus helping the outlook for a flatter yield curve," said Gilhooly.

He looked for the 10-year Treasury note to find support around the 200-day moving average of 4.34 percent, while two-year notes should see buyers at the 3.25 percent area. ((Reporting by Wayne Cole; editing by Ted d'Afflisio; Reuters Messaging: [email protected]; phone 646-223-6278))
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
ho trovato un interessante pamphlet sul caso LTCM, per ora lo posto qui poi magari se interessa a qualcuno lo rimetto in un 3d dedicato

Il caso LTCM
1 Il modello finanziario del LTCM
La Long-Term Capital Management, Limited Partnership
(“LTCM”) era la società, fondata all’inizio del 1994, con sede nel
Connecticut, che gestiva il fondo Long-Term Capital Portfolio,
Limited Partnership (“il fondo LTCM”), costituito nel territorio off-
shore delle Isole Cayman.
Il fondo LTCM era un hedge fund che utilizzava il convergence
trading, una strategia non direzionale di tipo market neutral, che
generalmente utilizza titoli obbligazionari, mortgage backed securities
e strumenti derivati per fini di copertura.
Un fondo che pone in essere convergence trades parte dal
presupposto che vi sono inefficienze sul mercato, destinate a
scomparire nel lungo periodo. Il gestore punta su tali anomalie,
sperando in un processo di convergenza dei valori. La differenza tra i
valori è di modesta entità e offre un guadagno limitato. Ecco perché i
gestori, che utilizzano tale strategia, fanno considerevole uso della
leva finanziaria per incrementare il rendimento.
Il LTCM utilizzava un modello finanziario, derivato dalla
ricerca scientifica più aggiornata, che permetteva di tracciare, in modo
straordinariamente fedele alla realtà, le curve dei tassi d’interesse di
mercato e di individuare gli assets, che si discostavano dai valori
teorici espressi dalle curve, per porre in essere convergence trades.

La validità del modello proprietario del fondo LTCM era
garantita dalla fusione tra l’esperienza di arbitraggista sui mercati
obbligazionari, di Meriwether, il più famoso trader di Wall Street
dell’epoca e le teorie più all’avanguardia di ingegneria della finanza
apportate dai due premi Nobel Merton e Scholes che, insieme a Black,
sono stati gli ideatori della moderna finanza attraverso la loro teoria
sul pricing delle opzioni.
Con tale modello, il LTCM poteva, ad esempio, tracciare la
curva dei rendimenti dei titoli obbligazionari per individuare i titoli
che, a parità di scadenza e caratteristiche, offrivano rendimenti
divergenti, in un senso e nell’altro, dal rendimento espresso dalla
curva per quella scadenza.
La strategia di convergence trading, utilizzabile in un caso
simile, consisteva nell’acquistare il titolo che offriva uno spread
positivo rispetto alla curva di riferimento e nel vendere allo scoperto
quello con spread negativo. Se la curva dei rendimenti tracciata era
corretta, l’inefficienza era destinata a scomparire nel lungo periodo
attraverso un processo di convergenza dei rendimenti, a cui
contribuiva l’ingresso di altri operatori con posizioni analoghe. Si
otteneva così un duplice guadagno, determinato dalla vendita del titolo
in posizione long ad un prezzo più elevato, grazie alla diminuzione del
suo rendimento, e dalla chiusura della posizione short ad un prezzo
inferiore.
Il fondo LTCM, inoltre, si distingueva poiché, come le
investment banks, utilizzava il VAR (value at risk) come metodologia
di misurazione dei rischi del portafoglio di negoziazione ed il RAROC

(risk adjusted return on capital) come sistema della misurazione della
performance.
La metodologia del valore a rischio consente di stimare, per
ogni singola posizione o per l’intero portafoglio, l’ammontare che con
una certa probabilità può essere perduto nell’arco di uno specifico
orizzonte temporale. In tale approccio il rischio di un asset o di un
portafoglio è inteso come la variabilità dei rendimenti attorno al loro
valore medio e la deviazione standard è la misura utilizzata per
quantificare lo scostamento dei rendimenti attesi dal loro valore
medio.
Nell’ipotesi che i rendimenti di periodo di ciascun asset o del
portafoglio, si distribuiscano secondo una funzione di densità
normale
, due sono gli elementi che concorrono alla misurazione del
rischio: il valore della deviazione standard e l’intervallo di confidenza
cui riferire la quantificazione del rischio. Il primo identifica
l’ampiezza dell’intervallo all’interno del quale, con una determinata
probabilità ci si attende potranno distribuirsi i rendimenti; in altri
termini identifica l’ammontare massimo che, con una certa
probabilità, potrà essere perduto.
Per quanto concerne il secondo elemento concorrente alla
misurazione del rischi, all’aumentare dell’intervallo di confidenza
considerato aumenta la probabilità che i rendimenti siano compresi in
tale intervallo e diminuisce quindi la probabilità che la perdita stimata
non sia corretta
Nel caso di una distribuzione di probabilità normale, i valori di una variabile
casuale possono essere completamente caratterizzati da due parametri: la media e
la deviazione standard.

Dato che il portafoglio del LTCM era costituito da posizioni
lunghe e corte, l’intervallo di confidenza era riferito ad una sola coda
della distribuzione: per le posizioni long la perdita probabile era
fissata nella metà sinistra della distribuzione mentre, per le posizioni
short, nella metà destra. Ovviamente, non venivano prese in
considerazione le posizioni lunghe e corte che presentavano
correlazioni perfettamente negative tra i loro rendimenti, poiché in
quel caso il rischio complessivo era nullo.
La probabilità che la perdita di una posizione sia inferiore ad un
ammontare pari ad una deviazione standard è dell’84%, mentre esiste
una probabilità del 97,5% che non superi l’ammontare di due
deviazioni standard.
Ai fini della quantificazione del rischio è, inoltre, rilevante la
scelta dell’orizzonte temporale di valutazione. Tale scelta è in genere
riferita al grado di liquidità del mercato di riferimento della singola
posizione. Nel caso di posizioni che possono essere facilmente chiuse
sul mercato secondario, può essere riferita ad un orizzonte giornaliero.
Una volta definiti i parametri del modello di valutazione
(intervallo di confidenza e orizzonte di valutazione) la quantificazione
del rischio di una singola posizione può essere ottenuta da una
semplice relazione.
Per quanto riguarda il rischio di un portafoglio, questo è
influenzato, oltre che dal rischio di tutte le posizioni, dalle relazioni
esistenti tra le variazioni dei rendimenti di queste. In particolare il
rischio di portafoglio dipende dal valore assunto dai coefficienti di
correlazione
, che quantificano l’intensità delle variazioni dei
rendimenti per ogni posizione. Risulta, dunque, di fondamentale
importanza l’individuazione di appropriate metodologie di stima della
matrice delle varianze e covarianze dei fattori di rischio, in grado di
rappresentare la volatilità attesa dei fattori di rischio e la relazione tra
questi.
Il sistema della misurazione della performance, del LTCM, era
basato sull’indicatore di RAROC, definito dal rapporto tra il
rendimento atteso di una attività aggiustato tenuto conto della
componente di rischio ed il capitale impiegato per il suo
finanziamento. L’applicazione operativa, da parte del LTCM, del
sistema basato su questo indicatore richiedeva una valutazione
specifica dei rendimenti attesi, delle perdite attese e della volatilità
delle stesse riferita ad ogni singola operazione. L’aggregazione di ogni
singola operazione consentiva una valutazione della combinazione
rischio-rendimento atteso per l’intero portafoglio del fondo.
La gestione dei rischi del LTCM, che si avvaleva degli evoluti
sistemi suesposti, permetteva la copertura dei rischi che il LTCM non
intendeva sopportare e quindi la riduzione della volatilità del
portafoglio del fondo. Tale riduzione consentiva di aumentare il grado
di leva finanziaria utilizzato nella gestione, fino ad un livello tale che
il coefficiente di correlazione (?) è una misura statistica che assume valori
compresi tra –1 e +1:
se ? è pari a 0, i rendimenti previsti non presentano alcuna correlazione;
se ? assume un valore vicino a +1, i rendimenti previsti si muovono nella
stessa direzione e con uguale intensità;
se ? assume un valore prossimo a –1, i movimenti nei rendimenti previsti
avvengono in direzioni opposte e con stessa intensità.

la volatilità attesa fosse pari a quella di un portafoglio unhedged. Si
otteneva così a parità di rischio un rendimento maggiore.
In altre parole, il LTCM, costruendo un portafoglio hedged e
leveraged, sopportava un rischio analogo, ma aveva un rendimento
maggiore, rispetto ad un portafoglio unhedged e unleveraged con
stesso livello di volatilità. Ecco perché Meriwether sosteneva la tesi
secondo la quale il fondo LTCM sopportava un rischio simile a quello
di un investimento sull’indice S&P 500, senza l’utilizzo della leva
finanziaria, pur utilizzando un rapporto medio di leverage pari a 12:1.
 

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