gipa69
collegio dei patafisici
come dicevo ieri sera i livelli raggiunti dallo spoore dovrebbero essere livelli di sostegno dei mercati ma la concomitante rottura dei minimi o di trendline di supporto di altri indici ed diversi mercati intermarket (dollaro e bond) arrivati su punti altrettanto importanti mi ha indotto ad una certa prudenza operativa in attesa di un comportamento dei prezzi adeguato alle considerazioni sopraesposte.
Come detto ieri ci sono diversi mercati posizionati nei pressi di importanti supporti che potrebbero, nel giro di qualche seduta/settimana reversare i trend dei mercati ma il comportamento dei prezzi da una parte e l'ampliamento degli spread obbligazionari delle obbligazioni maggiormente rischiose dall'altra deve indurre ad un atteggiamento cauto essendo la situazione complessiva in equilibrio.
Nel frattempo si continua ad osservare il mercato nel suo complesso per verificare che le considerazioni di cui sopra abbiano sempre un sostegno nel comportamento dei mercati.
Da qualche tempo un elemento del mercato che ha cambiato trend sembra essere il baltic dry index (http://en.wikipedia.org/wiki/Baltic_Dry_Index), indice che per molti è fortemente correlato alla crescita economica globale.
mAldilà del suo rapporto con i mercati internazionali e con l'andaneto delle commodities che comunque varia al variare delle condizioni di liquidità e del sentiment dei mercati stessi il BDI ha una certa relazione con l'andamento del dollaro nel medio/lungo periodo.
Spesso reverse del BDI hanno portato a reverse del trend del dollaro e viceversa.
Probabilmente l'internazionalità del dollaro come valuta di scambio (anche se indebolita ma pur sempre utilizzata) fa si che forti scambi internazionali necessitino di più dollari e cioè di una sua debolezza comportandone la relazione.
A maggior definizione di questa relazione posto grafico dove vengono evidenziati i vari punti di svolta:
Il BDI sembrerebbe in una fase correttiva che dovrebbe, se la relazione sussiste portare ad un nuovo recupero del dollaro magari dopo un test dei minimi di fine novembre per il dollar index.
Se uqesto fosse vero le implicazioni si potrebbero manifestare anche su altri mercati tenuto conto che sembrerebbe che da qualche mese a questa parte dollari e mercati azionari USA abbiano di nuovo una relazione diretta.
Come detto ieri ci sono diversi mercati posizionati nei pressi di importanti supporti che potrebbero, nel giro di qualche seduta/settimana reversare i trend dei mercati ma il comportamento dei prezzi da una parte e l'ampliamento degli spread obbligazionari delle obbligazioni maggiormente rischiose dall'altra deve indurre ad un atteggiamento cauto essendo la situazione complessiva in equilibrio.
Nel frattempo si continua ad osservare il mercato nel suo complesso per verificare che le considerazioni di cui sopra abbiano sempre un sostegno nel comportamento dei mercati.
Da qualche tempo un elemento del mercato che ha cambiato trend sembra essere il baltic dry index (http://en.wikipedia.org/wiki/Baltic_Dry_Index), indice che per molti è fortemente correlato alla crescita economica globale.
mAldilà del suo rapporto con i mercati internazionali e con l'andaneto delle commodities che comunque varia al variare delle condizioni di liquidità e del sentiment dei mercati stessi il BDI ha una certa relazione con l'andamento del dollaro nel medio/lungo periodo.
Spesso reverse del BDI hanno portato a reverse del trend del dollaro e viceversa.
Probabilmente l'internazionalità del dollaro come valuta di scambio (anche se indebolita ma pur sempre utilizzata) fa si che forti scambi internazionali necessitino di più dollari e cioè di una sua debolezza comportandone la relazione.
A maggior definizione di questa relazione posto grafico dove vengono evidenziati i vari punti di svolta:
Il BDI sembrerebbe in una fase correttiva che dovrebbe, se la relazione sussiste portare ad un nuovo recupero del dollaro magari dopo un test dei minimi di fine novembre per il dollar index.
Se uqesto fosse vero le implicazioni si potrebbero manifestare anche su altri mercati tenuto conto che sembrerebbe che da qualche mese a questa parte dollari e mercati azionari USA abbiano di nuovo una relazione diretta.