Lo spread tra BTp e Bund è sceso questa mattina a 61 punti base dai 64,5 punti base della vigilia. La tensione sui titoli italiani si sta allentando, secondo gli operatori interpellati da Il Sole 24 Ore Radiocor, e anche la liquidità è in leggera ripresa. In apertura lo spread aveva aperto intorno ai 64,5 punti base e poi aveva recuperato posizioni fino a scendere intorno ai 61 punti base.
Tuttavia l'asta dei BoT annuali ha risentito delle tensioni dei giorni scorsi (quando gli investitori hanno dato chiari segnali di credere meno nell'affidabilità del debito italiano preferendo i Bund tedeschi) e - anche in vista dell'asta dei BTp quinquennali fissata per giovedì - è stata solo parzialmente coperta dalla domanda. Una conferma dello scarso appeal dei titoli di Stato italiani. Nel collocamento di oggi, infatti, il Tesoro ha assegnato 7,156 miliardi a fronte dei 7,5 miliardi offerti. Le richieste sono state pari a 7,3 miliardi. Il rendimento lordo semplice è stato del 3,792%, in aumento di 0,382 punti rispetto all'asta precedente. Assegnati anche 3 miliardi di BoT flessibili a 200 giorni, richiesti per oltre 5 miliardi di euro con un rendimento del 4%.
I BoT annuali sono stati assegnati ad un prezzo medio ponderato di 96,277 mentre il prezzo di esclusione è stato pari a 95,376. Le richieste pervenute dai 28 operatori partecipanti sono state 75, quelle integralmente accolte 74; una è stata esclusa per un importo di 150 milioni di euro. I BoT con durata residua 200 giorni (scadenza 30 settembre 2008) sono stati assegnati con un prezzo medio ponderato di 97,826 mentre il prezzo di esclusione è stato pari a 97,301. Le richieste sono stati pari complessivamente a 5,127 miliardi di euro. Le domande pervenute dai 27 operatori partecipanti sono state 74, quelle integralmente accolte 46, quelle parzialmente accolte 1. Due le richieste escluse per un importo di 120 milioni di euro. La percentuale di riparto si è attestata al 23,971. La data di regolamento per le due emissioni è fissata al prossimo 14 marzo.