B.Carige: nessuno slittamento su bond B.Carige; delibera entro 12/11 (fonte) 31/10/2018 16:25 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Nessuno slittamento. La situazione dei mercati - dallo Spread sopra ai 300 punti base all''outlook "negativo" di S&P sul debito sovrano - non frena l''emissione del bond di Banca Carige. L''istituto, secondo quanto riferito da una fonte a MF-Dowjones, dopo aver analizzato attentamente lo scenario prosegue nella messa a punto dell''emissione, a partire dalla definizione delle caratteristiche, delle modalita'' di copertura e dall''affinamento della taglia. La notizia non e'' scontata, soprattutto dopo il passo indietro sull''emissione avvenuto lo scorso marzo per assenza di "adeguate condizioni di mercato" (all''epoca la taglia era stimata intorno ai 300-350 mln). Nonostante l''incertezza e la situazione dei mercati, oggi ancora piu'' burrascosa di allora, la realta'' ligure guidata dall''a.d. Fabio Innocenzi prosegue nel percorso di rafforzamento dei requisiti patrimoniali; le decisioni, volte al rispetto del Total capital ratio, verranno prese entro la data di approvazione dei risultato al 30 settembre prevista per il 12 novembre 2018. Anche la predisposizione del Capital Conservation Plan e'' confermata entro la data del 30 novembre. Si tratterebbe sempre di un bond subordinato intorno ai 200 milioni, che sara'' emesso tra la seconda meta'' di novembre e l''inizio di dicembre. L''operazione, tornata di recente sotto la lente del consiglio di amministrazione, dovrebbe avvenire attraverso un private placement che si auspica coinvolga direttamente i principali azionisti della banca. Oltre alla famiglia Malacalza (oggi attestata al 27,5% del capitale) bisognera'' capire se anche gli altri soci come Raffaele Mincione (5,4%), Gabriele Volpi (9%) e Aldo Spinelli (0,65%), acquisteranno il bond. Il passaggio non e'' dei piu'' scontati. Come anticipato da MF, reduci dalla dura dialettica degli ultimi mesi, i soci di Carige potrebbero infatti subordinare il proprio impegno finanziario alla condivisione di una strategia precisa con i vertici della banca. L''obiettivo principale resta ridurre l''onerosita'' dell''emissione che nell''attuale scenario di mercato rischia di richiedere un rendimento a doppia cifra. Basti pensare che l''ultimo subordinato emesso dal CreVal (emittente con un rating migliore rispetto a Carige) ha pagato un interesse dell''8,5%, mentre il junior di Mps lanciato a gennaio registra un rendimento del 17%. La banca rimane quindi al lavoro, insieme ai tecnici, per trovare la quadra su tutti questi punti.