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zeta ... a proposito di quello che scrivi oggi e sempre ....

Banche: Nouy; manca redditivita', serve consolidamento e campioni europei 31/10/2018 10:46 - MF-DJ

MILANO (MF-DJ)--"Uno dei problemi piu'' seri che le banche europee stanno affrontando e'' la mancanza di redditivita''. Un certo numero di banche non guadagna ancora il loro costo del capitale. E questa non e'' certamente una situazione sostenibile". E'' quanto ha affermato Daniele Nouy, presidente del Supervisory Board della Bce, intervenendo alla Financial Stability Conference 2018 a Berlino. "Un percorso che potrebbe fornire una via d''uscita da questa situazione e'' il consolidamento. Un vero mercato bancario europeo renderebbe piu'' facile intraprendere questa strada. Poiche'' le banche potrebbero raggiungere piu'' facilmente le frontiere, avrebbero una scelta piu'' ampia di potenziali partner per le fusioni. Tali fusioni transfrontaliere creerebbero anche alcune grandi banche europee - chiamiamoli ''campioni europei'' - che potrebbero quindi competere con successo sulla scena mondiale. Saranno in grado di supportare le aziende europee nell''esportazione dei loro beni e servizi in tutto il mondo", prosegue. "Quindi, la nostra visione e'' avere un vero mercato bancario europeo. Ma non siamo ancora a questo punto. Nel 2017, l''86% dei prestiti bancari della zona Euro a imprese e famiglie era di matrice domestica. Questo non e'' un mercato integrato, a mio avviso. Quindi cosa ci impedisce di trasformare la nostra visione in realta''?"
 
30/10/2018 di Nicola Salvagnin

Attenti allo spread
Lo spread non è un giochetto noioso, ma il termometro della febbre. Adesso sta a 38. Non si muore, con 38 di febbre. Non si resiste a lungo, con 38 di febbre. Se poi sale…

Il fatto è che il “chissenefrega dello spread” non può stare in piedi, e anche se non lo capisce il “popolo”, lo capiscono tutti gli altri: compresi coloro che appunto dicono chissenefrega. Perché questa situazione rischia anzitutto di mandare in malora il sistema bancario italiano, reduce da anni di vera passione e zeppo di titoli di Stato italiani in cassaforte.

Se questi perdono valore a rotta di collo, come sta accadendo, il patrimonio delle banche viene depauperato e le soluzioni a quel punto sono due: o lo si reintegra, chiedendo soldi agli azionisti (auguri! Ci sono banche italiane come Montepaschi e Carige che sono già adesso in coma vigilato), o si stringono brutalmente i lacci di un credito sempre meno coperto da mezzi patrimoniali. A quel punto o crolla la Borsa, o crolla l’economia.

Già oggi i mutui cominciano a soffrire, certi prestiti bancari vengono rimonitorati o viene chiesto un più rapido rientro. Già oggi le banche si “buttano avanti” diventando più selettive nell’immettere soldi nel sistema economico. Ma se la situazione non rientra, e rapidamente, o anzi peggiora ancora di più, la frittata è fatta e si torna in piena recessione. E un po’ tutti sottolineano – anche dentro il governo – che a quota 400 le uova non si riaggiustano più.

Allora anche il “popolo” avvertirà dolorosamente le conseguenze di questa situazione: chiusure aziendali, licenziamenti, caromutui, insomma più spese e meno incassi per tutti. E questo è solo il gradino più lieve da affrontare. Dei più pesanti, non vogliamo nemmeno scrivere. Il fatto è che il prezzo dei titoli sta scendendo (e questo allarga appunto il differenziale – lo spread – con i titoli tedeschi) perché manca chi li acquista.

Manca la fiducia in uno Stato che ha un debito enorme e che chiede di fare altri debiti. E solo una quota marginale di Btp sta nei portafogli degli italiani. Direttamente. Indirettamente, i nostri soldi sono completamente coinvolti. La situazione sta avendo pesanti riflessi in Borsa, che ha perso da inizio anno decine di miliardi di euro di controvalore; le obbligazioni aziendali fatalmente ne risentiranno; altre forme di investimento appunto fanno capo ai mercati azionari e obbligazionari.

Insomma: occhio. Lo spread non è un giochetto noioso, ma il termometro della febbre. Adesso sta a 38. Non si muore, con 38 di febbre. Non si resiste a lungo, con 38 di febbre. Se poi sale…
 
Beh, sui questo ha ragione: per qualche giorno ho fatto così anche io

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molto lucida ...

UPDATE

Nouy (Bce); manca redditivita', serve risiko e campioni europei 31/10/2018 11:40 - MF-DJ

(riepiloga) MILANO (MF-DJ)--"Uno dei problemi piu'' seri che le banche europee stanno affrontando e'' la mancanza di redditivita''. Un certo numero di banche non guadagna ancora il loro costo del capitale. E questa non e'' certamente una situazione sostenibile". E'' quanto ha affermato Daniele Nouy, presidente del Supervisory Board della Bce, intervenendo alla Financial Stability Conference 2018 a Berlino. La signora delle banche torna quindi a battere su uno dei tasti piu'' dolenti per le banche italiane ed europee: ovvero la difficolta'' in questa fase di mercato di rivedere i modelli di business per tornare a macinare ricavi e la conseguente necessita'' di avviare un serio M&A che, nei fatti, non si e'' ancora concretizzata. "Un percorso che potrebbe fornire una via d''uscita da questa situazione e'' il consolidamento. Un vero mercato bancario europeo renderebbe piu'' facile intraprendere questa strada. Poiche'' le banche potrebbero raggiungere piu'' facilmente le frontiere, avrebbero una scelta piu'' ampia di potenziali partner per le fusioni. Tali fusioni transfrontaliere creerebbero anche alcune grandi banche europee - chiamiamoli ''campioni europei'' - che potrebbero quindi competere con successo sulla scena mondiale. Saranno in grado di supportare le aziende europee nell''esportazione dei loro beni e servizi in tutto il mondo", prosegue. "Quindi, la nostra visione e'' avere un vero mercato bancario europeo. Ma non siamo ancora a questo punto. Nel 2017, l''86% dei prestiti bancari della zona Euro a imprese e famiglie era di matrice domestica. Questo non e'' un mercato integrato, a mio avviso. Quindi cosa ci impedisce di trasformare la nostra visione in realta''?". Detto cio'', la strada per arrivare a costruire una vera Unione bancaria e'' ancora lunga e si basa su un assioma: la diminuzione del rischio e la condivisione del rischio sono due facce della stessa medaglia. "I Paesi europei devono trovare un equilibrio tra la condivisione di alcuni dei reciproci rischi e il godimento dei benefici di una singola giurisdizione. E con cio'' intendo un vero mercato bancario europeo in grado di servire in modo affidabile l''economia", ha affermato. "La velocita'' e'' essenziale. Per l''Europa, il rischio maggiore potrebbe essere fare troppo poco e farlo in ritardo. Cio'' non solo renderebbe piu'' probabile un''altra crisi; la renderebbe anche piu'' costosa. Una solidarieta'' ragionevole, ben progettata e puntuale, d''altra parte, non solo e'' in grado di ridurre i costi delle crisi. In tempi buoni, aumentera'' anche i benefici di un''unione. Quindi, un denaro stabile andrebbe di pari passo con un mercato stabile ed efficiente", ha detto nelle sue conclusioni. "Un denaro, un mercato" era uno slogan comune quando l''Euro e'' stato discusso per la prima volta. Una moneta unica e'' stata vista come un mezzo per sostenere il mercato unico. Ma e'' vero anche il contrario: una moneta unica ha bisogno di supporto, il supporto di un singolo mercato finanziario. "Un mercato, un solo denaro. E infatti, una volta introdotto l''Euro, i mercati finanziari dell''area dell''Euro hanno iniziato a lavorare piu'' strettamente insieme. Ma il tessuto era fragile, e quando la crisi ha colpito nel 2008, ha iniziato a fare a pezzi. I mercati hanno iniziato a frammentarsi lungo i confini nazionali, dimostrando che era necessario altro per mantenere intatto il tessuto. diventato chiaro che solo un solido quadro istituzionale potrebbe sostenere l''integrazione dei mercati finanziari. L''idea di un''unione bancaria e'' nata. E quattro anni fa, quasi fino a oggi, abbiamo iniziato a supervisionare le banche a livello europeo. Questo e'' il primo pilastro dell''Unione bancaria. Il secondo, assicurando la risoluzione ordinata delle banche fallite a livello europeo, e'' stato eretto nel 2016", dichiara. "Negli ultimi quattro anni, la vigilanza bancaria europea ha reso le banche piu'' sicure e piu'' solide. Ma ha fatto di piu''. Ha anche approfondito l''integrazione del settore bancario. Ha messo a punto standard e metodi di vigilanza armonizzati e ha contribuito ad armonizzare anche il quadro normativo. Tutto cio'' ha contribuito a livellare il campo di gioco per le banche. E una parita'' di condizioni e'' una caratteristica fondamentale di un mercato integrato. Pertanto, la vigilanza bancaria europea ha contribuito a ridurre i rischi nel settore bancario. Ha rafforzato la capacita'' di ripresa del settore e l''ha avvicinato", argomenta Nouy. "Molto e'' stato raggiunto, ma dobbiamo ancora andare avanti. Prima di tutto, ci sono ancora cose che possono essere migliorate. E in secondo luogo, cio'' che e'' stato raggiunto finora potrebbe rivelarsi fragile a meno che non sia ulteriormente consolidato. Le debolezze rivelate dalla crisi hanno innescato il percorso della zona Euro verso un''unione bancaria e la sua decisione di attraversare un fiume. Siamo ora nel mezzo del fiume e non e'' un buon posto quando arrivera'' il diluvio. Dobbiamo farlo in sicurezza dall''altra parte", spiega. "Il nostro obiettivo, la nostra visione, dovrebbe essere un vero mercato bancario europeo, un mercato che e'' strettamente integrato ma comprende ancora diversi tipi di banche. Un tale mercato avrebbe spazio per tutti i tipi di banche: piccole e grandi, specializzate e universali, quotate e mutue e cooperative. Dopotutto, nessun tipo specifico di banca ha il monopolio del successo. Dall''inizio della vigilanza bancaria europea, abbiamo visto che circa due dozzine di banche superano costantemente e costantemente i loro coetanei. Queste banche sono tutte uguali? No. Le loro dimensioni, i modelli di business e le strutture finanziarie sono diversi e provengono da paesi diversi. L''unica cosa che hanno in comune e'' che sono in grado di prendere le giuste decisioni e implementarle. Come diremmo i nostri supervisori: i consigli di amministrazione e la dirigenza di queste banche combinano una migliore capacita'' di guida con una buona capacita'' di esecuzione. Quindi, la ricerca di un vero settore bancario europeo non toglie la diversita''. Un settore bancario europeo diversificato ospitera'' tutti i tipi di banche e servira'' aziende e famiglie in tutto il continente. I clienti potevano scegliere tra una vasta gamma di banche, mentre le banche potevano attingere a un ampio bacino di clienti. Un tale mercato offrirebbe molti vantaggi, dalle economie di scala all''innovazione piu'' rapida. E offrirebbe nuovi modi per affrontare vecchi problemi". Infine Nouy si e'' soffermata sugli ostacoli che permangono nella costituzione di questa Unione bancaria tra cui una normativa ancora troppo frammentata e l''autocompiacimento del sistema. "La crisi e'' passata e molte riforme sono state intraprese. Mentre questi sono buoni motivi per essere felici e orgogliosi, non c''e'' una sola buona ragione per riposare sugli allori. C''e'' ancora molto da fare e il momento migliore per agire e'' mentre il sole splende ancora. Le crisi accadono, ed e'' solo una questione di tempo prima che colpisca di nuovo. Ma sara'' troppo tardi per prepararsi. Dobbiamo agire ora se vogliamo essere pronti per la prossima crisi. Il mio messaggio all''inizio di quest''anno era: ''se non ora, quando?''. Questa e'' ancora una domanda pertinente", ha concluso.
 
Beh, sui questo ha ragione: per qualche giorno ho fatto così anche io

Vedi l'allegato 493567

fosse possibile !! almeno per me non lo è mai stato ... secondo me il trade meno rischioso e più promettente oggi in borsa è lo short su azioni carige, protetto da qualche lotto long sui senior (magari comprato x il 50% l' 11 e x il 50% il 13)

potessi, ci investirei il 90% del portafoglio, nonni inclusi
 
fosse possibile !! almeno per me non lo è mai stato ... secondo me il trade meno rischioso e più promettente oggi in borsa è lo short su azioni carige, protetto da qualche lotto long sui senior (magari comprato x il 50% l' 11 e x il 50% il 13)

potessi, ci investirei il 90% del portafoglio, nonni inclusi
Eh devi fare intraday e certe volte prendi mazzate per via del book sottile... Infatti alla fine ho guadagnato pochino.
Purtroppo a prestito multiday non le trovi.
 
Comunque resto dell'idea che vogliano risolversela in casa...
250 nominali sub e quello che manca ad arrivare ai 300 da adc riservato, coinvolgendo anche Mincione, Volpi e Spinelli.
Questo gli consente di tirare ancora qualche mese, cedere qualche sofferenza "buona" e andare al matrimonio.
Prezzo adc riservato 0,0040.

Se scendiamo sotto quel prezzo vuol dire che mi sbagliavo :D

Scusa Zluca da che cosa lo deduci 0,0040?dall'andamento degli ultimi prezzi?
 
Banche Ue, nuovi Npl quelli emersi dopo entrata in vigore nuova normativa - nota 31/10/2018 12:44 - RSF
BRUXELLES, 31 ottobre (Reuters) - Andranno classificati come 'nuovi' non performing loan i crediti deteriorati generati dopo l'entrata in vigore della nuova normativa approvata dai paesi dell'Unione europea.

Lo dice la nota relativa alle nuove regole, facendo slittare in avanti la data rispetto all'originale marzo 2018, ai tempi della proposta da parte della Commissione sulle coperture degli Npl.
 

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