CERCASI CONTROFIGURA... PER TUTTA LA DURATA DELLE FESTE NATALIZIE

Sotto un cielo di Lombardia (“Così bello quando è bello” diceva il Manzoni) terso come non mai, torce lumini e fiaccole hanno fatto risplendere i “nostri” monti.



Montagne lecchesi illuminate dalla fiaccolate dell’Antivigilia
Da Lecco a Civate, passando per Valmadrera, ma anche Vercurago, Malgrate, Galbiate, Pescate e Mandello,
la magia che precede la Vigilia di Natale dei Lecchesi ha portato a tutti un regalo.
Sia a quelli che, armati di “attrezzi” scintillanti e tanta buona volontà, si sono inerpicati sui sentieri.



Sia a quelli che la luminosità l’hanno divorata con gli occhi e con il cuore guardando “dal basso” le fiaccolate.



Magnifico il monte San Martino, con ben tre scie: quella della classica fiaccolata organizzata dal Gruppo Alpini Monte Medale di Rancio con salita libera alla chiesetta.
Ma anche con la via Cassin fatta rispendere dagli Asen Park e la ferrata illuminata dal Gruppo Alpini di Rancio.



Imponente l’illuminazione sul Moregallo e classica e sempre di successo la fiaccolata al Cornizzolo promossa dalla Sec di Civate.

 
E la serata di luci di stasera è stata preceduta da due bellissimi “antipasti”.

Ieri sera si è svolta la prevista fiaccolata sul Monte Due Mani organizzata dal Cai Ballabio.
Una splendida serenata ha accompagnato più di cento partecipanti, tra grandi e piccoli ,dalla baita di Bongio (dove è stato offerto un the caldo) al Parco Grignetta.
Terminata la fiaccolata i partecipanti sono stati intrattenuti dai canti del coro Vous della Valgranda e da Babbo Natale mentre consumavano the cioccolata vin brulé e panettone.
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La fiaccolata del gruppo Mula
Ad inaugurare le tradizionali fiaccolate natalizie sui monti lecchesi, sempre ieri ci ha pensato il gruppo de “La M.U.L.A.”
(Montagna unica libera affascinante, http://vivalamula.blogspot.com), che per il terzo anno di fila è tornato ad illuminare il Monte Barro.
Nonostante la pioggia caduta copiosa in settimana, il gruppo non si è fatto fermare!
Valutato troppo pericoloso il percorso che porta alla vetta del Monte Barro dal sentiero delle creste a causa del fango, si è deciso di salire da quello che parte dall’Eremo.

La fiducia degli organizzatori è stata ampiamente ripagata dal sole che ha fatto capolino nel primo pomeriggio del sabato e che ha regalato a tutti un tramonto infuocato.
Più di 70 persone a comporre un serpentone di luci colorate che hanno rinnovato l’appuntamento prenatalizio in una serata di allegria e auguri.
Dopo la camminata ci si è ritrovati a Sala al Barro per cenare tutti assieme. Nel dopo cena canti, giochi e le immancabili premiazioni per i più “luminosi” della fiaccolata.
Infine gli auguri e i saluti, con la rinnovata promessa di tornare a camminare tra le nostre amate montagne in un 2020 già ricchissimo di appuntamenti per questo gruppo.
“La M.U.L.A. è camminare in montagna, conoscere gente nuova. Salire in alto per aver la possibilità di vedere paesaggi bellissimi. Cambiare il punto di vista per imparare a guardare le cose in modo differente…”
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E’ un’immagine sicuramente suggestiva quella che ci giunge dalla cima del Grignone, nel video filmato domenica dal fotografo Mauro Lanfranchi.

Il vento, particolarmente forte in mattinata, soffia la neve abbondante caduta in queste settimane in direzione del rifugio Brioschi nella sua bianca veste invernale.
 
Ad oggi i percettori del reddito di cittadinanza in provincia di Lecco sono 1027: 880 convocati, 147 ancora da convocare, 456 persone sono state presi in carico.
 
L’intervento alla Camera di Massimo Garavaglia sull’ultima finanziaria, che passerà con la Fiducia,
senza nessuna discussione, alla Camera dei deputati.

Sappiamo che il Governo è terrorizzato, letteralmente, da ogni emendamento perchè sa benissimo che non potrebbe superarlo.

Garavaglia mette in luce come questo governo sia quello delle tasse e dell’odio sociale:
le tasse portate sia da PD sia dai Cinque Stelle, partendo dalle vecchie (IRAP, aumento IVA etc)
per arrivare alle più nuove, Plastic Tax, Sugar Tax, tasse sulle auto aziendali, volute dai Cinque Stelle.

A questo si incrocia poi l’odio sociale,verso le aziende, soprattutto piccole, il tutto mostrato negli ISA,
strumento talmente farlocco che ha portato al primo sciopero dei commercialisti in Italia.

Quando si odia il paese non si può fare nulla di buono.
 
Capire della vita reale delle persone e delle aziende non è obbligatorio, anzi,
si può vivere benissimo infischiandosene di quanto costi il latte o di quanto si paghi in media di tasse,
di quanto costi un commercialista, oppure di quanto sia facile fallire commercialmente e trovarsi in mezzo ad una strada,
con la famiglia sulle spalle, ma senza più casa.

Molto spesso si fallisce senza colpa, anzi, per chi ricorda il noto caso di Bramini, anche a causa dello stato.

Le società falliscono perchè non hanno più risorse.
In teoria possono fallire anche per mancanzi di liquidità, ma si tratta di casi rarissimi, quasi da accademia.
Le società che falliscono sono, solitamente, senza nulla se non caterve di debiti, colpa anche della testardaggine dei nostri imprenditori,
troppo forti per poter ammettere di essersi sbagliati, troppo buoni per licenziare tutti.

Eppure c’è qualcuno che, pur avendo l’obbligo istituzionale di capire di comprendere, non ci arriva, non ci può arrivare.

Qualcuno per cui le aziende falliscono piene di soldi, solo per far dispetto.



Ci chiediamo cosa pensi di fare la Ruocco a queste aziende fallite?

Potremmo applicare il contratto di Shylock, tratto dal Mercante di Venezia di Shakespeare,
e chiedere al fallito che deve pagare le tasse una libbra di carne dal petto, vicino al cuore.
Oppure, seguendo alcune leggi dell’antichità, potremmo squartarli e dividerne le membra fra i creditori,
primo fra tutti lo stato, ça va sans dire.

Perchè questi falliti sono degli evasori, delle persone odiose, cattive, malvagie, la feccia della società.

Poi si può leggere questo:

Fallisce storica aziendina, causa insolvenze da parte clienti.
Riceve avviso di garanzia x mancato pagamento contributi dipendenti nell’ultimo anno di attività.
Ieri va dall’avvocato, il reato c’è. Torna a casa e si suicida. Lascia tre ragazzini di 17 9 e 6 anni. #grandievasori

— IO
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nome in codice larissa (@giudiiiiiiiii) December 21, 2019



Ecco qui gli evasori che la Ruocco vuole perseguitare.

Coloro a cui è necessario cavare ilsangue, anche perchè sono il peggio, del peggio del peggio: sono evasori fiscali.

Magari dovrebbero perfino morire.
 
Che compagnia disastrata. Andate a casa che è meglio.
Anche se i problemi li lasciate a chi verrà dopo di voi.....e saranno lacrime e sangue.

Caso Bellanova, il post di Barbara Lezzi
Il caso è partito proprio da un post su Facebook di Barbara Lezzi:
“L’attuale ministro dell’agricoltura avrebbe predisposto il piano di rigenerazione a sostegno dei territori colpiti da xylella.
Non l’ho letto ma le indiscrezioni ci danno cattive notizie che mi auguro vengano prontamente smentite”.

“Quei 300 milioni che stanziai per questo provvedimento devono arrivare agli agricoltori, piccoli e grandi”, ha aggiunto.
“Devono arrivare a quelle persone che non hanno più lacrime per piangere, che sono nella totale disperazione perché impossibilitati a produrre e di conseguenza non hanno reddito”.

“Peraltro, se è vero che l’attuale ministro abbia intenzione di ‘distrarre’ dagli agricoltori 40 milioni di euro a favore di GAL e DAJS
è bene precisare che il suo segretario particolare ne è amministratore.
Non va affatto bene. Per niente bene. Basta giochini. Gli agricoltori sono stati abbandonati per anni e molti di loro sono ormai in preda allo sconforto più totale. Prima di tutto venga la responsabilità”.

Caso Bellanova, la richiesta della Lega
Pronta l’accusa del capogruppo della Lega Riccardo Molinari, come riporta Ansa:
“Il ministro Bellanova venga a chiarire in Aula. Il fatto che un ex ministro, membro di maggioranza, abbia dichiarato che l’attuale ministro all’Agricoltura avrebbe distratto fondi pubblici,
destinati alle aree colpite dalla xylella, a favore di un Gal di cui sarebbe presidente il suo segretario, è un fatto gravissimo perché si tratta dell’accusa di un reato”.

“Stiamo discutendo della manovra di Bilancio, stiamo parlando di risorse e quindi che il ministro Bellanova venga a chiarire è del tutto pertinente, prima di votare la legge di Bilancio”.

La nota ufficiale sul caso Bellanova
“Le offensive dichiarazioni della senatrice Lezzi non hanno il benché minimo fondamento”, si legge in una nota del ministero delle Politiche Agricole riportata da Ansa.

“Chi stasera dal Movimento 5Stelle o dalla Lega nell’Aula della Camera o attraverso dichiarazioni stampa ha fatto insinuazioni sui fondi per le attività sviluppate
nel Piano per la rigenerazione olivicola della Puglia attraverso i Gal o con i contratti di distretto dovrebbe sapere, per averlo condiviso in prima persona,
che il piano approvato nel febbraio 2019 firmato dal Ministro Centinaio e frutto di concertazione già prevedeva interventi attuati attraverso i Gal
e fondi nazionali per il contratto di distretto Xylella, rivenienti peraltro in parte dall’ultima legge di bilancio del Governo Gentiloni“.

“Si comprende l’attitudine della Senatrice Lezzi, dalla siderurgia alla Tap, di buttarla in caciara,
provocando danni serissimi al territorio e nella percezione della realtà nell’opinione pubblica. Ma c’è un limite a tutto“, questa la conclusione della nota.
 

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