Certificati di investimento - Cap. 1 (8 lettori)

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hal9000

Nuovo forumer
Ragazzi... non so voi, ma io una giornata così non me la sarei mai e poi mai aspettata... :eek:

dico la mia c..z...ta

è proprio questo che mi fa pensare

forse investimenti in azioni e non in certificati permettono di essere più elastici e gestire meglio stop loss e take profit senza rimanere incastrati

i ctf scendono molto, ma faticano a risalire

non riesco mai a uscire con perdite controllate
 

NoWay

It's time to play the game
dico la mia c..z...ta

è proprio questo che mi fa pensare

forse investimenti in azioni e non in certificati permettono di essere più elastici e gestire meglio stop loss e take profit senza rimanere incastrati

i ctf scendono molto, ma faticano a risalire

non riesco mai a uscire con perdite controllate

Puoi fissare degli stop loss e controllarle.
L'aspetto vincente dei certificati, oltre alla fiscalità, è la capacità di offrire un extra-rendimento in condizioni di mercato leggermente negative, stabili o leggermente positive.
Quando si scende o si sale tanto altre asset classes sono più performanti.
 

hal9000

Nuovo forumer
Puoi fissare degli stop loss e controllarle.
L'aspetto vincente dei certificati, oltre alla fiscalità, è la capacità di offrire un extra-rendimento in condizioni di mercato leggermente negative, stabili o leggermente positive.
Quando si scende o si sale tanto altre asset classes sono più performanti.

può essere tutto vero
la mia esperienza è complessivamente negativa
ho ancora molti ctf, in particolare i basket, o quelli con sottostante UC o UBI, che presentano perdite del 30/40/50 %
per non parlare di SAIPEM
per me il 2016 è un bagno di sangue
ed ho sempre acquistato barriere discrete con distanza superiore al 30 %
 

NoWay

It's time to play the game
può essere tutto vero
la mia esperienza è complessivamente negativa
ho ancora molti ctf, in particolare i basket, o quelli con sottostante UC o UBI, che presentano perdite del 30/40/50 %
per non parlare di SAIPEM

Ok... e le azioni quanto hanno perso?
Purtroppo abbiamo attraversato un anno orribile per i nostri titoli...
 

Jackfol

Forumer storico
Ammettendo che un convertendo possa essere oggetto di rettifica, nel caso di Telecom quale sarebbe la rettifica specifica? Come traducete l'emissione di 1,7 Mld di azioni a 0,76 circa in una rettifica?
Non conosco il processo di rettifica. Da ignorante farei la proporzione tra l'importo dell'AUC e il capitale sociale. Oppure tra il numero di azioni circolanti e le nuove. ma non penso sia così semplice. comunque stiamo parlanto di 1.700.000 azioni nuove su circa 15 milioni e 1 miliardo e 300 milioni su circa 11-12 miliardi. quindi a occhio il 10%.

Comunque partita letterina via mail a emittente, Consob e Borsa italiana.....e ADUC. Appena possibile la reinvio con posta certificata.
 

Jackfol

Forumer storico
da borsaitaliana
Gli aumenti di capitale
Operazione di carattere straordinario che modifica il capitale sociale

di Daniele Tortoriello

Iniziamo l’analisi degli aumenti di capitale attraverso l’illustrazione dei principali aspetti tecnico-teorici in modo da iniziare a prendere confidenza con questa tipologia di operazioni. Passeremo poi all’analisi di alcuni esempi pratici.



L’aumento di capitale è un atto o un’operazione di carattere straordinario nella vita di una società in quanto, andando a modificare il capitale sociale, determina una variazione dell’atto costitutivo e deve essere deliberato dall’assemblea in seduta straordinaria. Può essere realizzato o con la modifica del patrimonio netto (aumento a pagamento) o con la semplice imputazione di riserve o fondi di bilancio (aumento gratuito). In entrambi i casi l'aumento può aver luogo con l’emissione di nuove azioni o con l’aumento del valore nominale dei titoli in circolazione.

L'EMISSIONE DELLE NUOVE AZIONI
Una volta deliberato l’aumento di capitale, la società procede all’emissione delle nuove azioni, che sono offerte in opzione ai soci in maniera proporzionale ai titoli posseduti, attraverso il diritto di opzione, al fine di mantenere inalterato il potere decisionale in ambito sociale o di essere compensati dalle eventuali perdite patrimoniali conseguenti all'operazione. Tale diritto viene attribuito anche ai possessori delle obbligazioni convertibili attraverso il rapporto di cambio e ai possessori di warrant.

AUMENTI DI CAPITALE A PAGAMENTO
Gli aumenti di capitale possono essere realizzati mediante tre modalità. La prima di esse, che costituisce la fattispecie più diffusa, si definisce aumento di capitale a pagamento (in questo articolo un esempio numerico) e avviene quando la sottoscrizione di nuove azioni è subordinata al pagamento di un corrispettivo, fissato in base a un prezzo di collocamento delle nuove azioni, che è compreso tra il valore nominale e quello di mercato (non si è disposti a sottoscrivere azioni per un valore superiore al prezzo di mercato).



Naturalmente, avvenuta l’emissione delle nuove azioni, tutti i titoli avranno lo stesso prezzo compreso tra quello delle vecchie azioni e quello di emissione delle nuove. Il nuovo valore dei titoli è quindi inferiore a quello precedente essendo riferito però a un numero maggiore di titoli. L’azionista delle società può decidere di sottoscrivere le nuove azioni, esercitando il diritto di opzione, oppure può vendere sul mercato il diritto di opzione relativo in modo da compensare la perdita di valore delle sue azioni. La prassi vuole che una società deliberi un aumento di capitale a pagamento essenzialmente per due ragioni: fabbisogno di liquidità per investimenti, ricostituzione del capitale sociale a causa di una situazione finanziaria negativa.
 

cd8

Forumer storico
Non solo tu, ed è per questo che si è verificata :D

Siamo in tre...
Le mie operazioni di venerdì:
- liquidate fca e snam in minimo gain
- dimezzate le sub ucg
- copertura a leva 5,99 short
- venduto un bonus con barriera rotta sulle banche

Direi che posso essere soddisfatto...
Occhio che nei giorni scorsi ho aumentato l'esposizione su valute e petroliferi, data la mia fortuna....
 

Gianlorenzo

Forumer storico
da borsaitaliana
Gli aumenti di capitale
Operazione di carattere straordinario che modifica il capitale sociale

di Daniele Tortoriello

Iniziamo l’analisi degli aumenti di capitale attraverso l’illustrazione dei principali aspetti tecnico-teorici in modo da iniziare a prendere confidenza con questa tipologia di operazioni. Passeremo poi all’analisi di alcuni esempi pratici.



L’aumento di capitale è un atto o un’operazione di carattere straordinario nella vita di una società in quanto, andando a modificare il capitale sociale, determina una variazione dell’atto costitutivo e deve essere deliberato dall’assemblea in seduta straordinaria. Può essere realizzato o con la modifica del patrimonio netto (aumento a pagamento) o con la semplice imputazione di riserve o fondi di bilancio (aumento gratuito). In entrambi i casi l'aumento può aver luogo con l’emissione di nuove azioni o con l’aumento del valore nominale dei titoli in circolazione.

L'EMISSIONE DELLE NUOVE AZIONI
Una volta deliberato l’aumento di capitale, la società procede all’emissione delle nuove azioni, che sono offerte in opzione ai soci in maniera proporzionale ai titoli posseduti, attraverso il diritto di opzione, al fine di mantenere inalterato il potere decisionale in ambito sociale o di essere compensati dalle eventuali perdite patrimoniali conseguenti all'operazione. Tale diritto viene attribuito anche ai possessori delle obbligazioni convertibili attraverso il rapporto di cambio e ai possessori di warrant.

AUMENTI DI CAPITALE A PAGAMENTO
Gli aumenti di capitale possono essere realizzati mediante tre modalità. La prima di esse, che costituisce la fattispecie più diffusa, si definisce aumento di capitale a pagamento (in questo articolo un esempio numerico) e avviene quando la sottoscrizione di nuove azioni è subordinata al pagamento di un corrispettivo, fissato in base a un prezzo di collocamento delle nuove azioni, che è compreso tra il valore nominale e quello di mercato (non si è disposti a sottoscrivere azioni per un valore superiore al prezzo di mercato).



Naturalmente, avvenuta l’emissione delle nuove azioni, tutti i titoli avranno lo stesso prezzo compreso tra quello delle vecchie azioni e quello di emissione delle nuove. Il nuovo valore dei titoli è quindi inferiore a quello precedente essendo riferito però a un numero maggiore di titoli. L’azionista delle società può decidere di sottoscrivere le nuove azioni, esercitando il diritto di opzione, oppure può vendere sul mercato il diritto di opzione relativo in modo da compensare la perdita di valore delle sue azioni. La prassi vuole che una società deliberi un aumento di capitale a pagamento essenzialmente per due ragioni: fabbisogno di liquidità per investimenti, ricostituzione del capitale sociale a causa di una situazione finanziaria negativa.
Non conosco il processo di rettifica. Da ignorante farei la proporzione tra l'importo dell'AUC e il capitale sociale. Oppure tra il numero di azioni circolanti e le nuove. ma non penso sia così semplice. comunque stiamo parlanto di 1.700.000 azioni nuove su circa 15 milioni e 1 miliardo e 300 milioni su circa 11-12 miliardi. quindi a occhio il 10%.

Comunque partita letterina via mail a emittente, Consob e Borsa italiana.....e ADUC. Appena possibile la reinvio con posta certificata.

Vedi, quando ci sono ADC con diritto di opzione la rettifica è giusta perché l'operazione ha una componente "il diritto" nato dalle azioni già esistenti, come potrebbe essere anche nel caso di un dividendo straordinario! Ma se l' ADC fosse senza diritto o riservato, gli azionisti anche se vengono indirettamente influenzati si trovano nelle stesse condizioni precedenti poiché le loro azioni non sono coinvolte in nessuna operazione straordinaria che provochi una rettifica. La conversione di un convertendo è paragonabile ad un ADC riservato! Non so se mi sono espresso bene perché non sono concetti facili!
 
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