I nuovi ammalati sono saliti in un solo giorno di quasi 15.000, arrivando a sfiorare un totale di 60.000, i decessi sono balzati a 1.310, 242 in più rispetto al giorno prima.
L’accelerazione è dovuta anche ad una revisione del sistema di diagnosi dell’infezione, ha comunicato stanotte la Commissione Salute del distretto di Hubei, l’epicentro della crisi sanitaria. Il nuovo metodo è stato applicato anche all’indietro, ai giorni passati, questo spiega, almeno in parte, la ragione del balzo dei nuovi contagiati. Nelle ultime 24 ore, 3.440 persone sono state dimesse dagli ospedali.
Che qualcosa non abbia funzionato al meglio in queste ultime settimane nella provincia, lo si è capito stanotte: Pechino ha rimosso, uno dietro l’altro, il segretario provinciale ed il segretario cittadino di Wuhan.
Marck Lipstich, un epidemiologo dell’Università di Harvard che sta studiando il COVID 19 ha detto stanotte a Bloomberg che il numero dei decessi è un indicatore ritardatario e non dice quasi nulla sul propagarsi del contagio, i dati dell’ultima settimana, anche includendo quelli di oggi, segnalano una lieve e costante moderazione del propagarsi del virus.