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Fin quando durerà questa mondo alla rovescia? Volendo restare nel paradosso, si potrebbe rispondere che le Borse continueranno a salire, o non scenderanno, fino a quando la Cina non si sarà rimessa in piedi e la sua struttura produttiva sarà ripartita. Volendo dare per buone le previsioni sull’andamento della fase più critica dell’epidemia, si potrebbe ipotizzare che nel giro di un mese ci si possa trovare fuori dall’emergenza.
La sconfitta del virus, la più bella delle notizie, potrebbe essere accompagnata da una correzione dei mercati, perché a quel punto tornerebbero a galla i fondamentali, buoni, ma non tali da giustificare la corsa a comprare azioni.
La primavera potrebbe non portare bene a Wall Street, perché tra marzo ed aprile ci dovrebbe essere il ridimensionamento della liquidità immessa in modo copioso dalla Federal Reserve in questi ultimi tre mesi. Nei verbali della riunione del Federal Open Market Committee del 28-29 gennaio, appena diffusi, c’è un avvertimento chiaro: i rubinetti stanno per chiudersi. La Fed di New York, la branca che gestisce il trading e le operazioni straordinarie, ha avvisato che il mercato all’ingrosso dei capitali, entrato in fibrillazione a inizio autunno, è quieto, non c’è quindi ragione di andare avanti con le maxi operazioni di acquisto di Treasury Bill avviate in ottobre. Ancora più rilevante è il fatto che i membri del FOMC, si legge nelle minute, concordino sul fatto che la fase di emergenza si sia chiusa, grazie ad un intervento che ha riportato le riserve in eccesso della Fed su livelli precedenti la mezza crisi di settembre.