Il tempo può fare il suo lavoro se i sottostanti recuperano dopo un periodo difficile. Tenere ad oltranza un certificato in sofferenza non dà la certezza di salvare capra e cavoli...
È vero. Ed è sicuramente vero che non esiste una strategia certa e sicura per ottenere risultati.
Una cosa però si può dire con una discreta sicurezza, e cioè se si allunga l’orizzonte temporale e piu facile normalizzare gli andamenti e ritornare su punti di partenza. Sia gli indici che i titoli hanno quasi sempre andamenti ciclici più o meno ravvicinati e dopo una discesa generalmente c’è una salita. Chiaramente il difficile è capire i tempi in cui avviene tutto questo. Ma quasi sempre avviene.
Io, come forse altri, presi dallo sconforto di fine 2018 ho ristrutturato parte del ptf prendendoMi inevitabilmente delle perdite. Col senno del poi, se qualcuno avesse tenuto mantenendo freddezza e tenacia tutti ctf in ptf, ora quello sarebbe rimasto solo un periodo di sei mesi della vita di un certificato che vive invece 3/5 anni.
Non dico che il tempo aggiusta tutto, ma di sicuro il tempo ti offrirà altre occasioni, il difficile è aspettare e comprendere quali siano i momenti giusti.
Il tutto chiaramente poi calato nella realtà, nelle patologie e nelle eccezioni, ad esempio: new gold, mps, default di uno stato, ecc ecc
Quindi ogni certificato o strumento finanziario deve giustamente essere gestito, curato, seguito, insomma manotenuto senza abbandonarsi solo al tempo e ad una gestione totalmente passiva, come giustamente dice NW