Crollo storico del Prodotto interno lordo (Pil) della Francia a causa del Covid-19. Secondo i dati diffusi oggi dall'Insee, l'ufficio di statistica nazionale francese, il Pil ha subito una contrazione del 13,8% nel secondo trimestre dell'anno rispetto ai tre mesi prima, secondo la lettura preliminare. Da quando ha iniziato a rilevare l'attività economica su base trimestrale, l'Insee non ha mai registrato un crollo di tale portata. L'istituto ha inoltre rivisto al ribasso il Pil del primo trimestre a -5,9% dal precedente -5,3%. La caduta del Pil francese nel secondo trimestre è tuttavia inferiore a quanto previsto dalla maggior parte degli analisti, che si aspettavano una flessione del 15,3%. Nel dettaglio, i consumi delle famiglie, la componente principale della crescita, sono diminuiti dell'11%, gli investimenti del 17,8% e le esportazioni del 25,5%.
I consumi tornano a scendere in Germania. A giugno le vendite al dettaglio sono diminuite dell'1,6% rispetto al mese precedente, dopo che a maggio erano balzate in avanti del 12,7% (dato rivisto dal +13,9% precedente). Il calo è comunque più contenuto del previsto. Gli analisti avevano pronosticato una flessione del 3,3%. Su base annua, quindi nel confronto con giugno 2019, le vendite al dettaglio sono salite del 5,9%, facendo meglio del +3% atteso dal mercato.