Certificati di investimento - Cap. 5 (4 lettori)

Stato
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gianni76

Forumer storico
Interessante analisi MF sulle società dello stato e partecipate...

Sono 34, comprese 12 quotate, e, con qualche nota
eccezione, godono di buona salute. Un po' appesantite dai debiti, ma
sostenute da fatturati record, le principali societa' industriali e di
servizi controllate dallo Stato attraverso il Tesoro si sono lasciate alle
spalle senza troppi traumi il lungo periodo della pandemia, tanto da poter
affrontare con un buon margine di sicurezza anche le incertezze alimentate
dalla crescita dei costi delle materie prime, dall'inflazione ai massimi,
dal rialzo dei tassi d'interesse, e dall'immancabile frenata dei consumi.

questa, scrive Milano Finanza, in estrema sintesi, l'istantanea che
restituisce la quarta edizione del rapporto sui bilanci delle societa'
partecipate dallo Stato 2017-2021 del Centro Studi CoMar, che ha messo a
confronto i bilanci 2020-21 ed elaborato le stime sull'esercizio che sta
per chiudersi. Nel 2021, il perimetro pubblico si e' ampliato nella
galassia delle partecipate, con la costituzione e l'avvio operativo di
nuove societa', come Italia Trasporto Aereo (Ita Airways, da meta' ottobre
2021) e Itsart. L'allargamento di Stato Spa e' proseguito anche
quest'anno, con le new entry Giubileo 2025 e Infrastrutture Milano-Cortina
2020/2026, senza dimenticare il ritorno sotto l'ombrello pubblico di
Autostrade per l'Italia. Le quotate sono 12: Enav, Enel, Eni, Fincantieri,
Leonardo, Italgas, Poste Italiane, Raiway, Saipem, Snam,
STMicroelectronics, Terna. Per 4 di queste, il peso dello Stato
(considerando anche Cdp) supera il 50%: Enav (53,3%), Fincantieri
(71,32%), Poste Italiane (64,26%), Raiway (65%). Le partecipazioni minori,
invece, per Enel (23,6%), Terna (29,85%), Eni (30,62%), Leonardo (30,2%),
Snam (31,35%). A queste 12 si aggiungono, in quanto emittenti di strumenti
finanziari quotati, Ferrovie dello Stato Italiane e Rai. I ricavi
complessivi portati a casa nel 2021 dalle partecipate pubbliche ha
sfiorato i 280 miliardi, con un aumento di quasi 87 miliardi di euro, ben
il 45,1% in piu', sul 2020. Lo scorso anno ha segnato anche il ritorno al
profitto per molte di queste aziende che erano scivolate sul rosso: in
totale, gli utili ammontano a 11,4 miliardi, in miglioramento di 15,6
miliardi di euro sulle perdite per 4,2 miliardi del 2020. Allargando al
triennio 2019-2021, il saldo positivo e' di 14,3 miliardi di euro.

Miglioramenti significativi anche per il margine operativo netto, che ha
raggiunto i 26 miliardi di euro, con un incremento del 65,9% sui 15,6
miliardi del 2020, e di oltre il 20 sui 21,6 miliardi di euro del 2017. Di
conseguenza, il rapporto medio tra margine operativo netto e fatturato tra
il 2020 ed il 2021 e' salito al 9,3%, mentre risulta leggermente inferiore
rispetto all'11% del biennio 2018-2019.

Alle 34 societa' gia' ora considerate nel rapporto sui bilanci,
potrebbero aggiungersi altre 11 societa', sempre industriali e di servizi,
dove il Mef ha quote non di controllo, pur esercitando influenza ( Telecom
Italia, Webuild, ecc.). Non si includono nemmeno le partecipazioni del Mef
in banche, assicurazioni, agenzie, che rispondono a principi contabili
diversi, non comparabili, ma che renderebbero ancora piu' evidente il
ruolo dello Stato nell'economia (Amco, Banca Mps, Istituto credito
sportivo, Sace, ecc.). Nella classifica per fatturato di tutte le aziende
italiane, tutto il podio e' occupato da societa' partecipate, come meta'
delle prime 10 posizioni (e 7 nelle prime 20). Il loro peso e'
significativo anche considerando la presenza in borsa: 12 quotate, con Eni
ed Enel al primo ed al terzo posto assoluto per capitalizzazione.

La nota dolente e' rappresentata dalla mole dell'indebitamento, salito a
182,8 miliardi, in crescita di 18,6 miliardi (+11,3%) dai 164,1 miliardi
di euro di debiti cumulati nel 2020. L'aumento sale a oltre 52 miliardi
sul 2017 (+40,6% nel quinquennio). ll rapporto tra debiti finanziari e
fatturato si attesta sul 65,3%, quando era del 57% nel 2017. L'energia fa
la parte del leone. Scendendo, infatti, ancora piu' nel dettaglio, dalla
ripartizione del fatturato per singoli settori di attivita' nel 2021
emerge che l'87,2% e' realizzato in reti e infrastrutture, suddiviso fra
il 79,5% dell'energia e il 7,7% di trasporti e telecomunicazioni. Una
quota del 10,4% e' ascrivibile alla meccanica, mentre percentuali di poco
superiori all'1% riguardano editoria, spettacolo, sport e ict. Quote
residuali, vicine allo zero, per ambiente e territorio o per servizi alla
pubblica amministrazione. Sono aumentati, seppure in piccola percentuale,
i dipendenti: nel 2021 se ne contano 462.880 (+1,13%). Nel periodo
2017-2021, il numero degli addetti e' oscillato in media intorno ai
460mila, e quello del 2021 e' il dato piu' alto in quel lasso temporale.
Sempre restando allo scorso anno, il fatturato per dipendente e' stato di
604mila euro, in deciso aumento dai 498mila del 2017.

Le societa' che vantano il migliore rapporto fatturato per dipendente
risultano, nell'ordine: Gse (Gestore dei servizi energetici), Eni, Enel,
Eutalia Studiare Sviluppo, e Arexpo. Le peggiori, invece, sono Ita
Airways, Itsart, Infratel, Sport e Salute, Sogesid. In generale, i
maggiori datori di lavoro sono Poste, Ferrovie, Enel, Leonardo, Eni e
Saipem. Alle aziende sono state assegnate delle pagelle. Lo studio CoMar
ha stilato anche le classifiche delle partecipate pubbliche, purconsiderando la diversita' dei rispettivi settori di appartenenza, sempre
con riferimento ai bilanci 2021. Quelle col migliore rapporto tra
risultati e fatturato sono 6: Snam (+45,7%), Terna (+31,7%), Italgas
(+28,6%), Infratel (+27,3%), Sport e Salute (+20,6%), Poste (+17,6%). Le
peggiori, invece, risultano Itsart (-3.039,5%), Eur (-173,4%), la newco
Ita Airways (-164,3%), Open Fiber (-58,1%) e Saipem (-35,8%).

CoMar ha messo in fila anche le societa' col migliore rapporto margine
operativo netto/fatturato: vi rientrano, nell'ordine, Terna, Italgas,
Snam, Infratel e Mefop. Meno bene: Itsart, Ita Airways, Eur, Saipem, Open
Fiber. In 8, invece, hanno margine e risultati negativi: Cinecitta', Eur,
Ita Airways, Itsart, Open Fiber, Saipem, Sogesid e Sogin. Le societa' col
migliore rapporto debiti finanziari su fatturato sono Eutalia Studiare
Sviluppo, Sogei, Ipzs, Gse, Sogin. Sul fronte opposto, invece, si trovano
Infratel, Open Fiber, Itsart, Sport e Salute e Italgas. "Delle 34
societa'", si legge nello studio, "alcune presentano risultati fortemente
negativi, da anni, cui non si pone rimedio. Altre, di piu' recente
costituzione, evidenziano, gia' ora, situazioni di grave problematicita'".

Come si chiude il 2022 e' l'ultimo capitolo del report. L'analisi di
CoMar ha valutato infine l'andamento tendenziale per il 2022, sulla base
dei risultati dei primi 9 mesi che le societa' quotate hanno comunicato ai
mercati, mettendoli a confronto con quelli realizzati nel corso dell'anno
2021. Si tratta di 11 spa che rappresentano tra il 75 e l'80% del totale
del fatturato e degli utili delle partecipate statali prese in esame dallo
studio. Pertanto, nei 12 mesi settembre 2021-settembre 2022, il fatturato
e' passato da 142,4 a 247,4 miliardi di euro, con un aumento di 105
miliardi (+74%). In questa ondata, si distinguono: Enav (+106%), Eni
(+100%), Enel (+84%) e Saipem (+46%), mentre incrementidal 10% in giu'
vedono Snam, Italgas, Terna, Leonardo e Poste. Alla voce utili, il dato e'
piu' che raddoppiato da 7 miliardi a 18,9 miliardi di euro, un incremento
medio percentuale del 171% con punte da primato per Eni (+472%). Forti
aumenti anche per Saipem e Leonardo (+189%); piu' contenuti per Italgas e
Terna.
 

gianni76

Forumer storico
mmhhh, improvvisi attacchi cardiaci, cadute da hotel.
Strategia già adottata anche nei mesi scorsi.... Camuffare uccisioni politiche di avversari....

India, muore cadendo dal terzo piano di un hotel un parlamentare russo anti guerra

Pavel Antov, parlamentare russo del partito Russia Unita, che lo scorso giugno aveva criticato la guerra di Putin in Ucraina, è stato trovato morto domenica sera, dopo una caduta dal terzo piano di un hotel di Rayagada, nello Stato indiano dell'Odisha. Le autorità indiane hanno ipotizzato con i media che Antov, trovato senza sensi in una pozza di sangue, si sarebbe suicidato in preda alla depressionen per la scomparsa, due giorni prima, "apparentemente per un attacco cardiaco", dell'amico Vladimir Budanov, anche lui russo, che faceva parte del gruppo di quattro turisti arrivati nell'hotel qualche giorno prima per festeggiare il 66esimo compleanno di Antov.
 

Bu$

The sun is life
mmhhh, improvvisi attacchi cardiaci, cadute da hotel.
Strategia già adottata anche nei mesi scorsi.... Camuffare uccisioni politiche di avversari....

India, muore cadendo dal terzo piano di un hotel un parlamentare russo anti guerra

Pavel Antov, parlamentare russo del partito Russia Unita, che lo scorso giugno aveva criticato la guerra di Putin in Ucraina, è stato trovato morto domenica sera, dopo una caduta dal terzo piano di un hotel di Rayagada, nello Stato indiano dell'Odisha. Le autorità indiane hanno ipotizzato con i media che Antov, trovato senza sensi in una pozza di sangue, si sarebbe suicidato in preda alla depressionen per la scomparsa, due giorni prima, "apparentemente per un attacco cardiaco", dell'amico Vladimir Budanov, anche lui russo, che faceva parte del gruppo di quattro turisti arrivati nell'hotel qualche giorno prima per festeggiare il 66esimo compleanno di Antov.
Ma guarda un pò
 

lumpes

CEO sunday's artdealers
Medvedev almeno vede un 2023 all'insegna dell'ottimismo:)
 

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