Opinione rispettabile e che rispetto. Come dici, personale ed ognuno ha sensibilità e comportamenti diversi. A me viene in mente il famoso racconto di Poe 'la maschera della morte rossa' una allegoria neogotica che vuol dirci come sia inutile chiudersi dentro e continuare a far le stesse cose, tanto poi la vita ti verrà a prendere (ma che palloso sto Joe Silver)
Mi aveva incuriosito:
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Una terribile
pestilenza, la Morte Rossa, sta devastando una contrada e il
principe Prospero, uomo di animo
felice e
temerario, si rende conto che le sue terre sono spopolate (molti sono morti a causa della pestilenza, oppure sono semplicemente fuggiti per evitare il contagio). L'uomo allora decide di ritirarsi insieme ad un migliaio di amici e cortigiani nel suo palazzo, così da evitare di contrarre il morbo. All'interno dell'edificio gli occupanti trascorrono gioiosamente le giornate, con
danze e
giullari, e dopo cinque mesi di isolamento il principe decide di indire un ballo in
maschera. Vengono quindi allestite sette stanze, ciascuna di un colore diverso:
azzurro,
giallo,
verde,
arancione,
bianco,
viola e
nero. I partecipanti si concentrano nelle prime sei ed evitano l'ultima, perché troppo cupa. Durante lo svolgimento della festa compare tra gli invitati una figura misteriosa, la quale indossa un
sudario macchiato di sangue e una maschera che raffigura il volto di un
cadavere. La figura attraversa tutte e sette le stanze tra lo sconcerto dei presenti, che si fanno da parte per evitare di toccarla. Quando ha concluso la sua camminata, Prospero, ripresosi e oltraggiato da quello che crede un orribile scherzo, corre incontro al nuovo venuto con l'intenzione di ucciderlo, ma poco prima di raggiungerlo cade a terra senza
vita. Solo allora gli astanti riescono a togliere il costume al misterioso ospite, ma si accorgono che sotto di esso non c'è niente: è la Morte Rossa, riuscita a entrare nel palazzo. Gli occupanti cadono morti uno dopo l'altro, e la Morte Rossa stabilisce il suo regno sull'intera contrada e sull'edificio, ormai buio e desolato