Perdonami Gianni, ma allora utilizzi un criterio non adeguato, visto che non consideri la componente temporale (che per questi strumenti è fondamentale)
la tecnica switch to recovery è proprio questo.
Tu cerchi un prodotto che ti aiuti a recuperare il capitale da situazioni andate male, ma nel contempo accetti di perdere x mesi o anni per farlo. Fai i conti sullo sconto che puoi ottenere, su quanto avrai a rimborso e sai in anticipo quale sarà il caso temporale peggiore (con l'assunto che non vada a male anche un sottostante del certificato su cui fai switch; per questo sugli swtich in genere si cercano sottostanti molto solidi).
Poi se le cose migliorano prima, hai possibilità di sperare in autocall anticipate e recuperare prima del dovuto.
Parlo di recovery nell'ordine del 50% e più, non bruscolini.....
Per parlare in termini banali: lo switch to recovery ti fa riflettere se prenderti un 50% di perdita secca oggi su un qualcosa in cui non credi più (perchè sta per scadere, perchè un sottostante balla e non ti da fiducia, perchè qualcosa è andato in default o semidefault ecc) e con il 50% rimanente investire in un altro certificato solido e credibile che nel tempo faccia tornare il tuo capitale al 100%.
Nel mio caso il tempo massimo di attesa stimato era 4,5 anni (2022-2026), con ottime probabilità di riavere il 100% del mio capitale entro questo periodo. Se l'autocall arriva prima, posso reinvestire in altro. prima....