CarloConti
Forumer storico
diciamo che in generale il mercato dei certificati era inefficiente (e forse lo sarà ancora) per tutta una serie di motivi che spesso qui sopra sono stati discussi e che quasi si tutti si riconducono ad un loro limite (peccato originale) la poca liquidità dello strumento dovuta sia agli MM che dai relativamente pochi retail che vi operano. Ma vi è da dire che proprio le sue inefficienze lo facevano diventare, per alcuni, uno dei motivi che lo rendevano molto appetibile. Diciamoci la verità, operare in assenza gli MM era proprio una stranezza e se totalmente lasciato in balia dei retail con book spesso frequentati da pochissimi investitori poteva portare a scambi assurdi e molto molto rischiosi per chi non faceva attenzione o, diciamo, preparato.
Obbiettivamente se gli MM (diciamo un po come il mercato delle azioni) erano costantemente presenti sui book con size adeguate, spread corretti e valori sempre ben calcolati, di fatto o si vendeva all'MM o si comprava da lui e stop o, al massimo, si operava nel piccolo spazio tra bid e ask. Insomma senza inefficienze degli MM, valori occasionalmente sbagliati, assenze con libero spazio ai retail, bid e ask larghi, BO bassissimi, ecc..... sarebbe stato da sempre un mercato lineare e "semplice" in cui ognuno senza particolari dubbi conosceva in ogni momento il corretto e reale valore di vendita e/o acquisto di un determinato certificato proprio come per le azioni. E tutti gli approfondimenti e controlli e ricerche di occasioni momentanee praticamente non sarebbero mai esistite. Ma la normalità qual'è? secondo me sarebbe proprio quella descritta senza inefficienze dell'MM uguale al mercato delle azioni.
Insomma in un mercato piccolo e frequentato da pochi non si avrà mai la tipica caratteristica di generare un prezzo corretto ma sarà sempre facilmente influenzabile da fattori contingenti.
Obbiettivamente se gli MM (diciamo un po come il mercato delle azioni) erano costantemente presenti sui book con size adeguate, spread corretti e valori sempre ben calcolati, di fatto o si vendeva all'MM o si comprava da lui e stop o, al massimo, si operava nel piccolo spazio tra bid e ask. Insomma senza inefficienze degli MM, valori occasionalmente sbagliati, assenze con libero spazio ai retail, bid e ask larghi, BO bassissimi, ecc..... sarebbe stato da sempre un mercato lineare e "semplice" in cui ognuno senza particolari dubbi conosceva in ogni momento il corretto e reale valore di vendita e/o acquisto di un determinato certificato proprio come per le azioni. E tutti gli approfondimenti e controlli e ricerche di occasioni momentanee praticamente non sarebbero mai esistite. Ma la normalità qual'è? secondo me sarebbe proprio quella descritta senza inefficienze dell'MM uguale al mercato delle azioni.
Insomma in un mercato piccolo e frequentato da pochi non si avrà mai la tipica caratteristica di generare un prezzo corretto ma sarà sempre facilmente influenzabile da fattori contingenti.
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