Certificati di investimento - Capitolo 8 (69 lettori)

Joe Silver

Forumer storico
Un saluto a tutti,
ieri...andando a sbirciare di là nel gruppo FB hanno proposto, parliamo sempre di nuova emissione, questo ch1369849406 con unico
sottostante il famoso bond francese OAT 0.5% France Govt (05/25/2072) con strike 38,5041, durata 1 anno barriera 100% e n.2 cedole semestrali di 3,95%. Ho voluto riportarlo qui da noi perché lo ritengo interessante...Personalmente, avendo già un pò dell'originale che per adesso mi tengo nel cassetto, al momento non credo di sottoscriverlo. Anche perché sto pensando di fare un rabbocco del CH1349979042...
Preso CH1325427644 (solo 4 pezzi che erano in ask a 1004) visto che è ex-date domani e paga 0,75% mensile. Se interessa ce ne sono altri sotto l'ask LP.
 

Jsvmax79

Forumer storico
Bere un caffè al bar, per 2 euro. Pare uno scenario da incubo per gli appassionati del rito mattutino, ma è quel che teme si verifichi nei prossimi mesi Cristina Scocchia, amminisratrice delegata di IllyCaffè.
La manager ha spiegato le ragioni dei timori al meeting di Rimini, intervistata da AdnKronos. "Siamo sempre nella tempesta, il mercato continua a essere caratterizzato da un prezzo del caffè verde che è molto volatile e da un trend rialzista senza precedenti. Oggi il caffè verde costa 245 cents per libbra, il 66% in più dell'anno scorso, oltre il doppio rispetto a 3 anni fa. E questo ci spiega perché in tre anni il costo della tazzina del caffè che beviamo al bar è aumentato del 15%, e adesso costa in media un euro e mezzo in Italia – ha detto – E si stima che aumenterà ancora, e che possa arrivare a toccare i 2 euro nei prossimi mesi se queste pressioni rialziste sul costo del caffè verde, la materia prima, continueranno".
Soltanto il mese scorso, parlando alla Bloomberg anche Giuseppe Lavazza aveva sollevato il timore di prezzi in crescita ancora nel 2025. “Non abbiamo mai visto nulla del genere nella nostra industria, e con effetti così duraturi”, si diceva in quell’occasione.
 

Joe Silver

Forumer storico
Bere un caffè al bar, per 2 euro. Pare uno scenario da incubo per gli appassionati del rito mattutino, ma è quel che teme si verifichi nei prossimi mesi Cristina Scocchia, amminisratrice delegata di IllyCaffè.
La manager ha spiegato le ragioni dei timori al meeting di Rimini, intervistata da AdnKronos. "Siamo sempre nella tempesta, il mercato continua a essere caratterizzato da un prezzo del caffè verde che è molto volatile e da un trend rialzista senza precedenti. Oggi il caffè verde costa 245 cents per libbra, il 66% in più dell'anno scorso, oltre il doppio rispetto a 3 anni fa. E questo ci spiega perché in tre anni il costo della tazzina del caffè che beviamo al bar è aumentato del 15%, e adesso costa in media un euro e mezzo in Italia – ha detto – E si stima che aumenterà ancora, e che possa arrivare a toccare i 2 euro nei prossimi mesi se queste pressioni rialziste sul costo del caffè verde, la materia prima, continueranno".
Soltanto il mese scorso, parlando alla Bloomberg anche Giuseppe Lavazza aveva sollevato il timore di prezzi in crescita ancora nel 2025. “Non abbiamo mai visto nulla del genere nella nostra industria, e con effetti così duraturi”, si diceva in quell’occasione.
Incubo mi sembra un tantino esagerato se parliamo del prezzo. E' invece adatto se andiamo a vedere la ragioni per le quali i prezzi alla produzione di alcuni prodotti agricoli (in particolare caffè e cacao) sono schizzati per il tracollo della produzione. Soprattutto in Africa (ma non solo) particolari condizioni climatiche ed il riscaldamento globale hanno provocato una strage degli insetti impollinatori con la conseguente riduzione dei frutti. Altra prova per chi non crede al disastro climatico (uno per tutti Donaldo Trombetta l'idolo americano del nostro Matteo da Messina) :(
 

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