Certificati di investimento - Capitolo 8 (9 lettori)

fabriziof

Forumer storico
Continuo a pensarlo. Thread di alto livello che però ha fallito in tema di educazione finanziaria su strumenti particolarmente complessi come i certificati. Poi ad alcuni o a tanti non importerà niente, a me sì... e quindi dico purtroppo...
Non diciamo sciocchezze,il contributo dato dal 3d,e naturalmente in particolare da te ,alla conoscenza dei certificati in Italia è inestimabile .
 

NoWay

It's time to play the game
Non diciamo sciocchezze,il contributo dato dal 3d,e naturalmente in particolare da te ,alla conoscenza dei certificati in Italia è inestimabile .

Veramente a distanza di 11 anni da quando abbiamo cominciato io vedo ancora troppa poca conoscenza/consapevolezza di ciò in cui si investe e penso che come gruppo dovevamo fare di più...
 

CarloConti

Forumer storico
Condivido un pensiero che da un po mi frulla in testa. Io ho sempre preferito acquistare certificati che quotano sotto la pari e non so bene neanche perchè, forse ritenendo inconsciamente di comprare a un buon prezzo. Ma di fatto, se tutto funziona come deve, il prezzo non è altro che uno specchi fedele di quello che stai comprando e, quindi, un prezzo piu basso equivale ad assumersi un rischio maggiore e/o maggiori probabilità che qualcosa vada storta.
Per me comprare un ctf a 1005/1007/1010 è quasi impossibile, ma ci sto ripensando. Generalmente sono ctf che strutturalmente stanno messi proprio bene e se hanno cedole interessanti e autocall potenziale non immediata potrebbero essere il migliore acquisto possibile per minimizzare il rischio comprando un ctf che avrà i sottostanti tutti sopra strike, barriere lontanissime e probabilmente cedole generose. Il pensiero di perdere quel 0,5/0,7 sull’acquisto frena mentalmente forse il migliore acquisto che si potrebbe fare per tranquillità di prodotto e chi come me si accontenta delle cedole e di cedolare il piu possibile tranquillamente.
Insomma, voglio superare questo limite mentale che poi economicamente si traduce in piccolissime cose ottenendo però forse molta più dicurezza e tranquillità di investimento.
 

CarloConti

Forumer storico
ne ho avuti e ne ho qualcuno in ptf di ctf che quotano 1008/1010 da diversi mesi, con cedole intorno l’1% e che hanno autocall molto probabile dopo qualche mese, ma non incremento mai quelli perchè “costano” troppo. Si, però, ripensando un po, se compro a 1008 e incasso (ad esempio) 3/4 cedole dell’1% avrò sempre fatto un buon investimento probabilmente rischiando molto meno di andare a cercare di acquistare crf a 950/970…. il cui esito nefasto di qualcuno si mangia tutto il buono fatto con altri 6/7 ctf….. Devo rivedere un po questa mia visione e non so se sto dicendo delle corbellerie da psicologia spicciola dell’investitore.
 

fff

Forumer attivo

Bene BAMI sotto i 6,11 fino a lunedi! :corna: lunga vita al KB94
Mi sa che ci pensa la tassa sui fantomatici extraprofitti - extra rispetto a che cosa? - a ridimensionare i bancari ed energetici la prossima settimana. Giorgetti è con l'acqua alla gola per far tornare i conti, quindi, probabile che qualche prelievo questa volta venga deciso con buona pace di Tajani/Mediolanum. Vedremo l'impatto sulle quotazioni di X miliardi di tasse extra.
Cmq, la pressione fiscale continua a crescere, destra o sinistra al governo...
 

Dandan1968

Forumer storico
Chiedo un vostro parere su cosa sia preferibile.
Premetto: temo un calo dell'azionario e preferisco proteggermi anche a discapito del rendimento, orizzonte di lungo periodo.
Attualmente ho una parte di portafoglio, circa 100k euro in ETF legati all'Msci world, in USD.

Le due alternative sono:
- vendere gli ETF e sostituirli con un certificate es.JE00BS6B9613. In questo caso limito il guadagno potenziale al 6/7% annuo e mi espongo al rischio emittente (direi poco rilevante). Questa soluzione mi sembrerebbe semplice e chiaramente prevedibile negli esiti. Nel caso di discesa del mercato la variazione in negativo potrebbe esserci nel durante ma molto limitata. Lo svantaggio è che dovrei realizzare circa 20k euro di plus con relativa tassazione e sarebbe più complesso/costoso gestire le varie vendite e continuare il PAC.
- mantenere gli ETF ed affiancarci una copertura, es NLBNPIT20D56 (costo circa 11k euro). In questo caso il vantaggio sarebbe quello di non realizzare la plusvalenza con relativa tassazione. Non mi è chiarissimo l'effetto della copertura a lungo termine ma anche in caso di rialzo dei mercati andrà a 0 riducendo il guadagno ma non azzerandolo. Inoltre in caso di discesa il valore complessivo del portafoglio dovrebbe mantenersi invariato e potrei vendere la copertura per ricomprare a prezzi inferiori l'azionario.

Cosa ne pensate? Avete certificate di questo tipo?
Grazie
my 2 cents

da come leggo, secondo me, snaturi l'investimento in etf e ti esponi a due rischi che forse non hai considerato

se ti butti su un certificato scordati il pac, se l'emittente te lo mette in bid only con cosa lo alimenti? proteggi il capitale, si, ma in pratica vendi l'etf e decidi di lasciarlo li e di vederlo alla scadenza (qui un capitale protetto come quello di goldman lo puoi anche trovare a 5-6 figure in meno sul valore reale 6 mesi prima della scadenza, grazie al bo, su 100k sono 5k occhio), e anche se non andasse in bid only lo spread che c'è ti farebbe passare la voglia di venderlo, quindi lo tieni fino alla scadenza, se ne hai bisogno prima dei soldi prendi meno di quello che riprenderesti vendendo l'etf

secondo me con il certificato di Goldman non ti proteggi ma rischi di farti incaprettare dall'emittente fino alla scadenza dall'emittente

sulla copertura...a parte che la copertura ha un costo e sicuramente sono certo che ne sai più di me, metti putacaso che msci world ti fa un +12 in tre settimane azzeri gli 11k di copertura e poi non hai più il problema della tassazione, perchè hai 11k di minus (poi perchè 11K a leva 7? vuoi coprire 100k linearmente con una leva variabile? Ma la domanda fondamentale è per quanto tempo vuoi tenerla? una settimana? due? tre? Spero non di più, non sono strumenti da mantenere in ptf sopratutto su indici, almeno per me)

secondo me prendendo lo short se non ti crolla subito l'indice ne esci con le ossa rotte, magari sia su etf e copertura; poi shortare un indice come il msci world,,,peggio puoi andare solo contro lo sp500...occhio anche li


io continuerei con il pac, accumulando sui ribassi; se invece temi un calo dell'azionario considerevole paga quelle benedette tasse, stattene liquido tutto il tempo che ti serve per farti passare la paura (una settimana, un mese, 6 mesi, un anno...esistono i conti deposito) , ripensa la tua strategia, se 100 azionario non è più il tuo obiettivo pensa a un vanguard ls60 o ls80 ad esempio oppure gli affianchi un obbligazionario o singoli bond insomma rientri step by step sul mercato
 

Matfin

Nuovo forumer
ne ho avuti e ne ho qualcuno in ptf di ctf che quotano 1008/1010 da diversi mesi, con cedole intorno l’1% e che hanno autocall molto probabile dopo qualche mese, ma non incremento mai quelli perchè “costano” troppo. Si, però, ripensando un po, se compro a 1008 e incasso (ad esempio) 3/4 cedole dell’1% avrò sempre fatto un buon investimento probabilmente rischiando molto meno di andare a cercare di acquistare crf a 950/970…. il cui esito nefasto di qualcuno si mangia tutto il buono fatto con altri 6/7 ctf….. Devo rivedere un po questa mia visione e non so se sto dicendo delle corbellerie da psicologia spicciola dell’investitore.
I certificati che vanno bene e sono sopra la pari hanno un upside molto limitato, comprando un po’ sotto prendi un po’ di rischio in più e di upside ma ti riavvicini all’azionario.

Detto ciò penso che come per tanti sia più un bias di ancoraggio legato al 100. Ne soffro un po’ anche io, anche se non è un blocco. Sulle obbligazioni mi sembra che ci sia tantissima gente che pure non vuole comprare sopra 100.
 

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