Certificati di investimento - Capitolo 8 (295 lettori)

framan83

Forumer attivo
Si ci siamo passati tutti all’inizio ,poi qualcuno molla :)
Dipende molto dal tempo a disposizione, dalle attitudini personali e anche dal tipo di controllo che ciascuno riesce o vuole tenere. Dipende anche da quante operazioni si fanno secondo me oltre che dal nr di prodotti in pf. Non tutti riescono a gestire in maniera così perfetta!!!
 

Jsvmax79

Forumer storico
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NoWay

It's time to play the game
@kiaker. XS2395086932. Non riesco a trovare i documenti. Un dubbio sulla vostra scheda. A scadenza rimborso + premio se WO > 90% (come indicato) o se > 70% (come fa di solito SG per questa struttura)?
 

giancarlo22

Forumer storico
io invece attualmente ne ho 42 certificati e ho un prospetto dove ogni inizio mese mi segno tutte le cedole che rilevano giorno per giorno e l'eventuale call anticipata se se ne verifica la condizione .
Poi, ogni giorno del mese, per quanto mi è possibile in base al tempo disponibile, vado a verificare se le condizioni per cedola ed eventuale call del cert si stanno verificando e seguo con attenzione se ci sono opportunità di buy o sell del/i cert in questione.

Anch'io ho un prospetto Excel con certificati e sottostanti aggiornato ogni giorno in modo semiautomatico (dati dei sottostanti da Yahoo, dati cedole da Certificati e Derivati ) con i quali controllo scadenze e valori, intervenendo ove necessario con aggiustamenti del portafoglio (acquisti, vendite, incremento/decremento). Essendo un cassettista, seppur dinamico con quasi 1000 ordini annuali di compravendite, il mio portafoglio 'vive' essenzialmente sulla cedolazione (media annua circa il 12% del capitale) e solo marginalmente sui 'colpi' di guadagno in di acquisto/vendita.
L'esperienza maturata mi consiglia di mantenere basso il numero di certificati e operazioni, riducendo al minimo i movimenti nelle date critiche per l'attribuzione cedole. Ciò appunto per ridurre al minimo gli errori da parte delle Banche del circuito dei pagamenti e del Broker stesso.
 
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skolem

Listino e panino
Al G7 di Stresa conclusosi ieri, non sembra aver raccolto molti consensi la richiesta degli Stati Uniti di fare fronte comune contro le politiche industriali "sleali" della Cina. Il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha avvertito che è importante evitare una guerra commerciale con Pechino, il quale, rimane "un nostro partner economico”. L'economia tedesca, basata sulle esportazioni, avrebbe molto da perdere da un'escalation delle tensioni commerciali, infatti, il ministro delle Finanze Christian Lindner ha detto ai giornalisti che "le guerre commerciali sono tutte da perdere, non si possono vincere".

I complottisti che la sanno sempre più lunga sul burattinaio americano, cosa diranno?
 

Guni

Keep calm and trade on
Buongiorno a tutti,

preso per la nonna il XS2772437922 sulle banche italiane BPE BAMI MPS UCG: protegge il capitale investito fino a -49% del WO (BAMI) e cedola l'1.5%/mese con trigger sugli stessi livelli della barriera capitale; autocall non prima di novembre 24
 

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