In maggio l’attività industriale in Cina ha rallentato: l’indice PMI manifatturiero è tornato sotto i cinquanta punti, la soglia tra espansione e contrazione, scendendo a 49,5. In aprile la lettura era stata 50,4: il consensus era 50,5. Ha leggermente rallentato anche l’indice PMI Servizi, atteso invece in accelerazione. La perdita di spinta è stata causata sia dalla componente domanda che dall’offerta. In frenata anche il contributo dei nuovi ordini e delle esportazioni.
L'andamento non positivo dell'attività economica fa aumentare negli investitori le speranze di maggiori stimoli da parte delle Banche Centrali. Wendy Chen analista presso GAM Investment Management Switzerland ha detto a Bloomberg Radio che "I dati PMI in Cina hanno sicuramente un impatto sul ritmo della politica fiscale e monetaria che seguirà. Ci aspettiamo maggiori supporti politici per affrontare il problema immobiliare e delle scorte persistenti in Cina".