CINQUE MINUTI PER FARE UNA CAZZATA LI TROVO SEMPRE

"Un sindaco è tenuto ad applicare e a far rispettare la legge anche quando non la condivide.
E questo un elemento che sta alla base del ruolo di sindaco e che è alla base dell'architettura democratica ed istituzionale del nostro Paese.
Il decreto sicurezza è una legge dello Stato e, quindi, i sindaci devono rispettarla.
Naturalmente questo non significa che non si possano manifestare critiche o giudizi negativi, ma la legge lo ripeto va rispettata.
E il nostro ruolo che ce lo impone e non potrebbe essere diversamente".

Pavanello ha poi affermato che: "Il confronto e non la disobbedienza è alla base della dialettica democratica
per questo condivido le parole del presidente Decaro che ha invitato alla costituzione di un tavolo per cercare
con il dialogo di trovare delle eventuali soluzioni condivise e correttivi al decreto".
 
Mi spiace relativamente per loro ....Finita la pacchia. Finiti i guadagni.

Col restringimento dell’accoglienza, le casse dei centri saranno sempre più vuote,
di conseguenza si renderanno necessari dei tagli che colpiranno i dipendenti.
Qualche struttura più grande resterà mentre altre, invece, saranno destinate a chiudere.
Del resto, nel territorio in esame, sono presenti all’incirca 400 richiedenti asilo.

Le organizzazioni sindacali rivolgono quindi tutte le loro preoccupazioni nei confronti di quei lavoratori
che fino ad oggi hanno prestato servizio nei 7 centri d’accoglienza della provincia.
Invocano una soluzione e decidono di rivolgersi direttamente al prefetto.

“Assieme alla Cisl abbiamo chiesto un incontro urgente al prefetto Maddalena De Luca
vista la situazione d’emergenza che si verrà a creare nei prossimi mesi sul fronte occupazionale.
La nuova riorganizzazione decisa dal Governo avrà infatti conseguenze disastrose,
non solo nella gestione dell’immigrazione, ma determinerà la morte di decine di posti di lavoro”.
 
Una delle fanfaluche più spassose propagandate dai nostri statisti scappati di casa
è quella del popolo che ora finalmente governerebbe al posto delle élite.

È una retorica pulciosa e scarmigliata che, con tutte le trombe, le trombette e i tromboni di complemento al seguito,
ci ammorba da mesi e che promette di dettare l’agenda della nostra politichetta da strapazzo per un periodo lungo assai.

Praticamente non si parla d’altro. Non passa giorno che non arrivi un qualche scienziato a spiegarci
quanto rivoluzionaria sia la rivoluzione rivoluzionante che rivoluzionariamente rivoluziona le stanze del potere.

Perché ora sì che è cambiato tutto, ora sì che la plebi umiliate e offese hanno conquistato il loro posto al sole,
il loro sbocco al mare, il loro spazio vitale e ora c’è solo da aspettare le radiose giornate di maggio per vedere la rotta,
la Waterloo, la Caporetto della tecnocrazia, della massoneria, della multinazionaleria, della trilateralia che sfruttava e vessava e mobbizzava le genti.
Ma ora non più.

E via con l’oratoria pomposamente italiota sul nuovo che tutto cambia, tutto stravolge, tutto rende compiutamente democratico,
distinguendo una volta per tutte - grazie alla narrazione del rutilante circo dei media, che in quanto a luoghi comuni
e alle grattate di panza all’italiano medio è specialista assoluto - il popolo puro e probo e casto e trasparente di qua e la casta lurida e laida e schifosa e omertosa di là.

Che immagini indimenticabili.
Il Popolo che progetta un futuro radioso, incontaminato e a tasso zero di inquinamento
e la Casta che lancia la spazzatura dal finestrino e sgorga l’olio del motore nel lago,
il Popolo che regala pane e cioccolato ai bisognosi
e la Casta che rumina, rutta e si mangia pure la gambe del tavolo,
il Popolo che dà a tutti secondo i loro bisogni
e la Casta che rapina le vecchiette fuori dalle Poste,
il Popolo che declama le laudi di San Francesco
e la Casta che sbava sul Grande Fratello Vip,
il Popolo che accarezza bambini biondi
e la Casta che tira lo sciacquone.

Una roba devastante. Ci hanno azzerato il cervello. Ce le hanno piallate come alle bambole, ce le hanno fatte a dadini con l’ermeneutica del popolo.
E noi giù a bercela come beoti tutta questa narrativa da stazione, questa letteratura edificante da Minculpop
con la quale da sempre i maiali di Orwell raccontano le favolette al resto della fattoria.
Cambiano i tempi, cambiano le facce, ma in fondo, diciamoci la verità, non cambia mai niente.

E tra le cose che non cambiano mai c’è la verità.
E una di queste verità è che la mitologia del popolo è una buffonata, una fanfaronata, una cialtronata.
Non esiste alcun popolo al potere né è mai esistito né mai esisterà.
E per fortuna. Il mondo è sempre stato guidato dalle élite, perché questa è la natura delle società umane.
Ci possono essere élite oneste e capaci ed élite ignobili e corrotte, ma sempre di élite si parla.

Masaniello era un’élite, perché da tutta la plebaglia che rappresentava è lui, con il suo cerchio magico, che è emerso, non un altro.
Robespierre era un’élite, che aveva sostituito quella reale.
Spartaco era un’élite rispetto alla marea di schiavi che fece ribellare.
I liderini del Sessantotto, con le loro espadrillas scalcagnate, i loro maglionazzi forforosi e le loro tisane alla curcuma, erano un’élite.
Mario Moretti era un’élite rispetto a Raimondo Etro.
Hitler era un’élite.
Ma anche Roosevelt.
E pure Churchill.
Financo il Papa è un’élite, perché, alla fine, è lui tra milioni di sacerdoti quello scelto dallo spirito santo per guidare la Chiesa. E potremmo andare avanti all’infinito.

Ma pensate anche agli ambiti più banali.
Se vi mettete a osservare dei bambini che giocano a pallone in un campetto (sempre che se ne trovino ancora…)
dopo dieci minuti capirete chi gioca bene e chi no, ma già dopo due avrete intuito chi comanda, chi è leader, chi è il faro di quel piccolo consesso sociale.
E così in un’aula scolastica o nei chiostri dell’università o in qualsiasi ambiente di lavoro.
E così tra gli schiumatori professionali del web: uno inizia a insultare e tutti gli altri pecoroni lo seguono.
E vogliamo parlare delle dinamiche del Bar dello Sport? C’è sempre qualcuno che scrive l’agenda, che detta i tempi,
che la racconta lui come nessuno mai, sia che ci si ingaglioffisca sulla Var di Inter-Juve,
che si sbraiti contro gli amici degli amici che qui è ora di finirla o che si vagheggino i bei tempi
quando sulla riviera romagnola si era conosciuto lo Zanza, che ogni sera timbrava una svedese diversa.

La leadership - per carisma, per competenza, per chimica, per empatia, per filiera - è una dinamica atavica e consustanziale alla natura umana.
Ogni movimento politico, sociale, economico, culturale che interpreti l’onda lunga della storia, la lunga durata del modellarsi delle comunità finisce sempre - sempre! -
con il far emergere i comandanti, i rappresentanti, i mediatori tra le pulsioni della base e la realtà effettuale.
E quindi nell’esatto momento in cui mediano e sintetizzano, questi snaturano e contraddicono la purezza
tutta letteraria, tutta immaginaria e, quindi, assolutamente inesistente del popolo in quanto tale.
Che si rivela invece per quello che è: una fola, una figura retorica, un balocco nelle mani dei demogoghi che conduce inesorabilmente all’anarchia o al dispotismo.

Quindi, visto che le élite non possono non esistere, possono però essere di due tipi:
quelle che, una volta giunte al potere, lavorano con intelligenza e perseveranza per il popolo
e quelle che, una volta giunte al potere grazie al popolo, del popolo se ne sbattono.
 
A posto siamo. Uno che comincia così.......elegante ed umile.
In quanto pensionato, come stabilisce la legge Madia, non potrà percepire una remunerazione
ma soprattutto potrà essere impiegato al massimo per un anno.
A questo punto, viene il sospetto: M5s e Lega si sono accordati su Freccero perché il patto
prevede una staffetta con un leghista al secondo canale tra qualche mese, magari dopo le elezioni europee?
Oppure, ipotesi ben più drastica, sanno che da qui a un anno questa maggioranza non esisterà più e che in fondo il futuro di Freccero non li riguarda poi così tanto?

Savona 5 agosto 1947. Autore e dirigente televisivo. Dal 4 agosto 2015 membro del Cda della Rai (su indicazione del M5S e di Sel).
Ex direttore di Raidue (agosto 1996-febbraio 2002), poi cinque anni pagato per non fare niente
(«colpa del berlusconismo, ma non solo»), alla fine ha fatto causa alla Rai.
Breve ritorno in Rai nell’ottobre 2005 tra gli autori di Rockpolitick.
Dal luglio 2007 al maggio 2010 è stato presidente di RaiSat: «È come se proponessero a Kakà di giocare nell’Avellino».
Dal 2008 al 2013 direttore di Raiquattro, canale digitale della Rai. • In pensione dal 5 agosto 2013:
«Sono felice che la Rai mi abbia messo in pensione il giorno del mio compleanno,
dopo troppi anni nel limbo al secondo piano di viale Mazzini, in quelle stanze dove gli scherani di Silvio Berlusconi relegavano i dissenzienti.
Fosse stato per loro mi avrebbero pure gasato, disintegrato» (a Riccardo Bocca).

La rivincita è un piatto che si serve freddo. E ha aspettato sedici lunghi anni, Carlo Freccero, prima di prendersela.
Così ieri, nuovamente alla guida di Rai2 dopo esserlo stato dal '96 al 2002 (quando ne fu allontanato),
il neo-direttore ha mitragliato una serie di tellurici rinnovamenti che, oltre a terremotare gran parte dei palinsesti di rete,
hanno parole sue - il sapore della "rivincita, di fronte alle nefandezze dei poteri che mi allontanarono.
Prima Berlusconi, che mi fece fuori per 5 anni; poi il Pd che mi mandò sul satellite, a fare Rai 4. Una vergogna, col curriculum che avevo!».
 
Commenti

"Rai, Freccero contro il Pd: “Mi ha mandato sul satellite, col curriculum che ho. Una vergogna!
Renzi nel 2015 ha nominato direttore generale Rai Antonio Campo Dall’Orto, suo amico di antica data
e, alla faccia della spending review, ha cancellato il tetto massimo di 240 mila agli stipendi
e con uno stratagemma - è bastato emettere un titolo di debito quotato in Borsa per cancellare l’austerità -
ha regalato a Campo Dall’Orto 650 mila euro garantiti per ogni anno, per OGNUNO dei tre anni,
e 360 mila euro, per OGNUNO dei tre anni, alla presidente Monica Maggioni.
Renzi mette le mani sulla Rai, il direttore Campo Dall'Orto viene strapagato con uno stratagemma... e agli italiani vengono chiesti sacrifici.
Poi, a Renzi, Antonio Campo Dell'Orto non gli piace più... e lo cambia con Orfeo !!!"

"Coerente? Uno che da berlusconiona è passato dai DS per poi approdare al penta-leghismo.
E' vero che siamo italiani ma almeno non diamo del "coerente" ad uno così."

"Freccero, dapprima berlusconiano di acciaio, ad Arcore teneva pure le pantofole, poi "Uliviano" di ferro
e ora pentastellato convinto, un uomo e una coerenza immarcescibile!"

"Continu così : a leccare chi è al potere in quel momento."

"Oddio, le mezzevergini. Hanno fatto (e fanno politica) urlando schifezze e fanno le mezze vergini
Me li elenchi tu i meriti di quessta signora? Ha parlato due tre volte alla zanzara,
era compagniuccio di merende di quello delle riprese genecologiche a non è la rai,
è l'inventore di quella ernorma MERDA chiamata nazionalpopolare e poi...
ha qualche altro merito formale o ci fermiamo a questi crimini contro la cultura degni della pena captale?"

"È un vecchio personaggio ammanicato alla politica di Craxi. Estremamente egocentrico, pseudo intellettuale, vanaglorioso, nonché spocchioso.
L'unico merito, se così lo si può definire ma per me no, è stato quello di aver impostato anche in RAI l'avvento della TV commerciale,
dei contenitori onnicomprensivi e le fanciulline in bella mostra, insomma la faccia pubblica di reti Mediaset.
Capendo che politicamente il vento stava cambiando è saltato sul carro vincente, come suo solito
e per rabbonire e irretire i suoi nuovi fan (vedi i tanti commenti entusiatici qui) ci ha infilato la riabilitazione del buon Luttazzi e tutti giù ad applaudire."
 
Mai stati sulle Dolomiti Alto Atesine ? Mai avuto un rapporto con qualcuno del luogo ?
Credetemi. Ogni 3 x 2 bisogna ricordargli che la guerra, l'hanno persa.
Perchè "loro" vi diranno sempre cosa pensano di "voi italiani".

«Rodeln verboten» (slittini vietati). È così, solo in lingua tedesca, la scritta sul cartello giallo all’inizio della pista nera
nel comprensorio sciistico del Corno del Renon (Ato Adige).

La procura di Bolzano ha aperto un’inchiesta sulla morte della bimba, anche per accertare perché il cartello fosse monolingue:
ha posto la pista sotto sequestro e iscritto nel registro la madre della bambina e un responsabile della società
che gestisce il comprensorio sciistico del Corno del Renon. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo.
 
Per il segretario del Partito comunista, Marco Rizzo, la protesta dei sindaci contro il decreto Sicurezza non è altro che questo.
Ed «è paradigmatica del perché la sinistra sia scomparsa o stia scomparendo in questo Paese».
Per Rizzo, infatti, i sindaci che stanno cavalcando questo tipo di «propaganda» sono dei «fessi»,
che invece di stare sui temi sociali e del lavoro, «stanno dietro ai diritti civili, che sono i diritti della borghesia».

«Avete mai visto questi sindaci fare vere battaglie sociali?»
«Questi sindaci che ormai si muovono in una campagna elettorale, intanto non hanno le prerogative,
perché l’apertura dei porti è competenza del ministero delle Infrastrutture», ha ricordato Rizzo,
intervenendo alla trasmissione Coffee Break, su La7.

Poi, il segretario del Partito comunista ha invitato a riflettere sulle mancanze nei confronti dei cittadini da parte di questi sindaci
che ora si elevano a paladini dei diritti: «Ma avete visto qualche sindaco di pseudosinistra rompere il patto di stabilità
e i vincoli del pareggio di bilancio voluti dalla Ue e aumentare il numero dei dipendenti comunali?
Avete mai visto questi sindaci di pseudosinistra fare una battaglia durissima per le case, visto che mancano specie nelle grandi città?
Avete mai visto questi sindaci fare delle battaglie contro i grandi gruppi immobiliari che hanno decine di migliaia di alloggi sfitti,
che consentono l’oscillazione del mercato degli affitti e delle case?».

«Fuffa politica. Questa è la fine della sinistra»
Ed invece, ha proseguito Rizzo, siamo di fronte a «una fuffa politica e Salvini gioca facile».
«Viene pure aiutato da Martina che vuol fare il referendum. Così Salvini vince con l’85%.
Gramsci si rivolta nella tomba. La sinistra nasce sui temi del lavoro e invece quei fessi
stanno dietro ai diritti civili che sono i diritti della borghesia», ha sottolineato ancora Rizzo,
per il quale «certamente questi si fanno poi gli affaracci loro. De Magistris sarà lì che si trita,
perché il sindaco di Palermo Orlando, che è più sveglio, si è intestato questa battaglia
sulll’apertura dei porti contro Salvini e magari, se si presenta alle europee, frega de Magistris».

«Tutto questo – ha concluso – è la fine della sinistra».
 
A prescindere dalla religione, il calendario Giuliano
è stato in vigore per 1600 anni......poi qualcuno disse che aveva dei piccoli errori.
Marginali rispetto all'impostazione dei mesi che restò tale e quale.
E chi ci dice che questi qui avevano ragione ?

Io festeggio anche secondo il calendario Giuliano....e non solo io.

Abeti accesi fino al 15 gennaio per il Natale ortodosso
„Quest'anno, per la prima volta, gli abeti natalizi addobbati a festa che fanno più belle e attraenti agli occhi dei triestini
e dei molti turisti la grande piazza dell'Unità e le altre principali piazze del Comune di Trieste,
non verranno rimossi come di consueto dopo l'Epifania (6 gennaio), ma saranno invece
mantenuti in funzione ancora una settimana, fino al 15 gennaio,
in occasione dell'ormai imminente Natale Ortodosso (7 gennaio) e del successivo Capodanno (14 gennaio).“


La presenza di una numerosa comunità immigrata dai paesi dell’Europa Orientale, molto diffusa in tutta la Sardegna,
con migliaia di persone provenienti dalle repubbliche ex URSS vede anche il consolidarsi nella nostra Isola
di tradizioni del mondo cristiano ortodosso dove la liturgia segue il vecchio Calendario Giuliano
ed il Natale arriva nella notte fra il 6 e 7 gennaio. (sostituito nel 1582 con il calendario gregoriano introdotto
da Papa Gregorio XIII al fine di mettere rimedio alle differenze con il calendario astronomico)


Anche la Chiesa Greco-Cattolica celebra il Natale secondo il calendario giuliano
con la messa celebrata dal religioso cattolico ucraino di rito bizantino don Vasyl Ersteniuk a Stampace nella Chiesa di Santa Restituta.
 
Il calendario Giuliano ha origini molto antiche, visto che fu introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C.
ed è stato utilizzato in tutto il mondo per oltre sedici secoli fino al 1582, quando in alcuni paesi è stato sostituito dal calendario gregoriano.

Per quale motivo il calendario è stato sostituito?
Perché il calendario Giuliano, nel corso del tempo, aveva accumulato una discrepanza
tra le date del calendario e l’ora dell’equinozio di primavera nell’emisfero Nord.

Papa Gregorio, per eliminare questa discrepanza, ha quindi decretato che il 4 ottobre 1582 sarebbe stato seguito dal 15 ottobre 1582.
Da questo momento in poi, e non senza problemi, la maggioranza dei paesi al mondo ha adottato il calendario gregoriano.
 
Ormai siamo fuori percorso ......

Ogni anno puntualmente c’è qualcuno che predice la fine del mondo.

Lo hanno fatto con il baco del 2000, poi con i vari allineamenti dei pianeti, poi con le profezie Maya.
Per fortuna siamo ancora qui, ma non certo al sicuro.

Alcuni studiosi della Bibbia affermano infatti che alcuni eventi successi nell’anno appena trascorso
sono inequivocabili segni che l’apocalisse è vicina.
Dalla nascita della mucca rossa, ai vulcani che si riattivano i profeti della fine hanno stabilito che
abbiamo appena un anno (forse meno) di sopravvivenza e praticamente non stapperemo lo spumante del 2020.

Il profeta Ezecchiele ha scritto che il Mar Morto il mare altamente salato dove non vivono i pesci
proprio per l’alta presenza di sodio prenderà vita prima della fine dei tempi.
Si racconta che Dio abbia maledetto le acque che avrebbe riportato in vita prima dell’arrivo del Messia.
In effetti è successo che piccoli pesci sono apparsi nelle acque salatissime dando ragione al profeta.

Nel 2018 il Temple Istitute ha annunciato la nascita della mucca rossa, altro segno dell’imminente apocalisse.

Sempre nell’anno appena trascorso nel sacro muro di Gerusalemme è comparso un serpente ripreso dai moltissimi turisti presenti sul posto.
Il serpente rappresenta il male impersonificato, come quello che ha tentato Eva nel Giardino dell’Eden.
Anche questo visto come un segno dell’avvento del Messia.
Ma non solo animali portano questi messaggi ne esistono altri ancora più inquietanti.

Gli studiosi vedono il risvegliarsi del fuoco e quindi dell’attività vulcanica un’altra inquietante ipotesi
che il tempo per gli umani è agli sgoccioli. La furia di Dio, sostengono ancora gli studiosi,
sarà annunciata da un aumento di eventi sismici tra cui terremoti e vulcani.
E anche questa è un’altra cosa che possiamo spuntare dalla lista “Fine del mondo”.

Chiaramente anche la politica globale è vista come un segno della fine del mondo,
ed in particolare le tensioni in corso in Israele. “La guerra distruggerà il mondo intero”
viene scritto nel 1200 nella Bibbia parlando di una guerra apocalittica tra Israele e Iran.

E tanto per essere positivi continua: “Le Nazioni cadranno e ci saranno dolori paragonabili alle doglie del parto”.
Rabbi Pinchas Wiston sostiene che la guerra è una “crisi profetica basata sulla Bibbia”.
 

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