Val
Torniamo alla LIRA
Anche quest'altro dovrebbe VERGOGNARSI per questo articolo.
Tassare al 22% vuol dire "far sparire i margini di guadagno "?????????????
Ma cosa producono questi signori ? Cosa vendono ? NULLA
Solo ILLUSIONI
La nuova imposizione per le aziende del settore è pesantissima: sale all'1,40% (dall'1,25%) l'aumento del Preu,
il prelievo erariale unico sugli apparecchi per il gioco, mentre il balzello su scommesse legali e gioco a distanza sale,
a seconda della tipologia, dal 20 al 22-25% del margine di guadagno.
Un primo prelievo aggiuntivo era già contenuto nella manovra «fantasma» approvata alla Camera e secondo i calcoli del governo avrebbe dovuto fruttare 239 milioni di euro.
Al Senato, dopo l'intesa con Bruxelles, si sono aggiunti balzelli per altri 457 milioni, salendo a un totale davvero imponente di maggiori entrate: quasi 700 milioni di euro.
L'intervento, oltre alla scarsa coerenza con i proclami di Di Maio, presenta un rovescio della medaglia amaro per i giocatori.
Perché i divertimenti più colpiti, slot e videolottery, subiscono un'imposizione così dura da rischiare di far sparire ogni margine di guadagno e quindi costringere le aziende a ritirarsi.
Dunque cosa fa il governo del cambiamento che odia l'azzardo? Fornisce una via d'uscita, tagliando la fortuna.
Se il ministro Padoan aveva imposto una tassa sulle vincite, Tria è stato più sottile:
a essere tagliato è il payout, cioè la percentuale minima che, per legge, i giochi devono rimettere in circolo in termini di vincite.
Semplificando, è il montepremi. Per giochi come slot e videolottery, che si vedono ridurre il payout dal 69 al 68% e dall'84,5 all'84% rispettivamente, significa ridurre la chance di vincere.
1% e 0,5% ??????????
Tassare al 22% vuol dire "far sparire i margini di guadagno "?????????????
Ma cosa producono questi signori ? Cosa vendono ? NULLA
Solo ILLUSIONI
La nuova imposizione per le aziende del settore è pesantissima: sale all'1,40% (dall'1,25%) l'aumento del Preu,
il prelievo erariale unico sugli apparecchi per il gioco, mentre il balzello su scommesse legali e gioco a distanza sale,
a seconda della tipologia, dal 20 al 22-25% del margine di guadagno.
Un primo prelievo aggiuntivo era già contenuto nella manovra «fantasma» approvata alla Camera e secondo i calcoli del governo avrebbe dovuto fruttare 239 milioni di euro.
Al Senato, dopo l'intesa con Bruxelles, si sono aggiunti balzelli per altri 457 milioni, salendo a un totale davvero imponente di maggiori entrate: quasi 700 milioni di euro.
L'intervento, oltre alla scarsa coerenza con i proclami di Di Maio, presenta un rovescio della medaglia amaro per i giocatori.
Perché i divertimenti più colpiti, slot e videolottery, subiscono un'imposizione così dura da rischiare di far sparire ogni margine di guadagno e quindi costringere le aziende a ritirarsi.
Dunque cosa fa il governo del cambiamento che odia l'azzardo? Fornisce una via d'uscita, tagliando la fortuna.
Se il ministro Padoan aveva imposto una tassa sulle vincite, Tria è stato più sottile:
a essere tagliato è il payout, cioè la percentuale minima che, per legge, i giochi devono rimettere in circolo in termini di vincite.
Semplificando, è il montepremi. Per giochi come slot e videolottery, che si vedono ridurre il payout dal 69 al 68% e dall'84,5 all'84% rispettivamente, significa ridurre la chance di vincere.
1% e 0,5% ??????????