CMC Ravenna 6,875% 2017-22 (XS1645764694) - 6% 2017-23 (XS1717576141)

Il Resto del Carlino Ravenna 17/01/19
La Cmc ricorrerà alla cassa integrazione
La cooperativa chiede due mesi per presentare il piano concordatario
LA CMC ha chiesto altri due mesi di tempo per presentare il piano concordatario nell' ottica della continuità aziendale. Farà richiesta a breve di ricorrere alla cassa integrazione ed è intenzionata a trovare una soluzione per i cantieri in Sicilia; a fine mese poi pagherà la mensilità di dicembre.
Sono le principali novità emerse dalla riunione di ieri del tavolo di crisi sull' azienda di via Trieste costituito presso il ministero dello Sviluppo economico e presieduto dal vicecapo di gabinetto, Giorgio Sorial. All' incontro erano presenti il presidente della società Alfredo Fioretti, il direttore generale Paolo Porcelli e due dei tre commissari nominati dal Tribunale (Andrea Ferri e Luca Mandrioli, assente Antonio Gaiani).
«NEL CORSO della riunione - spiega una nota - l' azienda ha informato che, nell' ambito della procedura di concordato preventivo, è in corso di elaborazione il piano industriale che punterà sulla continuità delle attività nella maggior parte dei cantieri presenti in Italia e all' estero». Molto importante l' annuncio che il ministero è impegnato a facilitare l' apertura di un tavolo tecnico di confronto tra azienda e Anas per valutare possibili soluzioni per sbloccare il pagamento di crediti maturati dall' azienda. Cmc ha un contenzioso con la società delle strade per un importo complessivo di 1,2 miliardi.
E' STATO inoltre annunciato che entro il mese di gennaio si procederà al pagamento degli stipendi di dicembre ai lavoratori della Cmc (6.600 in tutto il mondo, oltre 600 in Romagna).
In merito ai cantieri presenti in Sicilia, spiega il Mise, «è stato assicurato che l' intenzione dell' azienda è quella di trovare soluzioni condivise per la salvaguardia sia dei cantieri sia dei lavoratori. Accogliendo le sollecitazioni dei sindacati nazionali di categoria, il vice capo di Gabinetto Sorial ha annunciato che «all' inizio del prossimo mese di febbraio verrà insediato un tavolo di settore a cui prenderanno parte anche il Mit e il ministero del Lavoro che, insieme a sindacati e associazioni di settore, potrà esaminare le possibili soluzioni da mettere in campo».
 
Corriere di Romagna 17/01/19
Cmc, vertice fra tre ministeri per sbloccare i soldi dell' Anas di ANDREA TARRONI

E intanto l' azienda lascia presagire una richiesta di concordato in continuità lasciando concrete speranze di salvare la cooperativa
RAVENNA Tre ministeri mobilitati per la risoluzione della crisi Cmc e delle aziende del ramo costruzioni.
All' inizio del prossimo mese di febbraio verrà insediato un tavolo di settore a cui prenderanno parte oltre al ministero dello Sviluppo economico, anche il ministero dei Trasporti e il ministero del Lavoro che, insieme a sindacatie associazioni di settore, esaminerà le possibili soluzioni da mettere in campo. Primo punto all' ordine del giorno: cercare di risolvere la partita fra Anas e la cooperativa ravennate, che prevede un contenzioso milionario e che attraverso una mediazione potrebbe portare nelle casse di via Trieste liquidità in questo momento strategica per la continuità aziendale.
Luce in fondo al tunnel L' incontro di ieri a Roma, coordinato dal vice capo di gabinetto di Di Maio, Giorgio Girgis Sorial, è stato partecipato e a quanto pare produttivo. Da un lato l' impegno del Ministero dello Sviluppo Economico che - di fronte ai rappresentanti della cooperativa ravennate, degli advisor, dei commissari e delle rappresentanze sindacali, oltre che dell' assessore alle Attività produttive dell' Emilia Romagna, Palma Costi-ha garantito il massimo impegno sulla vicenda. Dall' altro l' ottimismo di Cmc, che chiederà la proroga dei tempi per la presentazione del piano finanziario dei commissari - che quindi non sarà pronto entro la prima scadenza del 4 febbraio, ma richiederà lavoro fino alla termine ultimo del 4 aprile - ma che a Roma ha dichiarato «l' intenzione di re darre un piano di continuità aziendale». L' analisi dei conti compiuta dai commissari, quindi, fino ad ora fa presagire ad una possibilità ancora concreta di salvare l' azienda.
Viene inoltre confermata, da parte del colosso delle costruzioni, la volontà di fare istanza per la cassa integrazione straordinaria. La richiesta coinvolgerà tutti i lavoratori della sede e gli occupati dei vari cantieri in Italia e verrà applicata, soppesando costi e benefici di ogni sito, in base alle esigenze economiche.
«Si è parlato anche dei due cantieri in Sicilia, e l' azienda ha marcato la propria attività per dare continuità e per effettuare i pagamenti arretrati ai lavoratori di quella realtà - spiega il referente ravennate della Filca Cisl, Maurizio Bisignani -. Ora molto è legato alla redazione del piano. Registriamo un impegno da parte di tutti, ma la situazione è critica». «Lavoreremo perchè la continuità tuteli attività aziendale e occupazione -conferma il segretario della Fillea Cgil, Davide Conti -. E' emerso come questa crisi è strutturale di tutto il comparto costruzioni italiano, per questo i lavoratori del settore saranno mobilitati il 15 marzo».
 
Corriere di Romagna 17/01/19
Cmc, vertice fra tre ministeri per sbloccare i soldi dell' Anas di ANDREA TARRONI

E intanto l' azienda lascia presagire una richiesta di concordato in continuità lasciando concrete speranze di salvare la cooperativa
RAVENNA Tre ministeri mobilitati per la risoluzione della crisi Cmc e delle aziende del ramo costruzioni.
All' inizio del prossimo mese di febbraio verrà insediato un tavolo di settore a cui prenderanno parte oltre al ministero dello Sviluppo economico, anche il ministero dei Trasporti e il ministero del Lavoro che, insieme a sindacatie associazioni di settore, esaminerà le possibili soluzioni da mettere in campo. Primo punto all' ordine del giorno: cercare di risolvere la partita fra Anas e la cooperativa ravennate, che prevede un contenzioso milionario e che attraverso una mediazione potrebbe portare nelle casse di via Trieste liquidità in questo momento strategica per la continuità aziendale.
Luce in fondo al tunnel L' incontro di ieri a Roma, coordinato dal vice capo di gabinetto di Di Maio, Giorgio Girgis Sorial, è stato partecipato e a quanto pare produttivo. Da un lato l' impegno del Ministero dello Sviluppo Economico che - di fronte ai rappresentanti della cooperativa ravennate, degli advisor, dei commissari e delle rappresentanze sindacali, oltre che dell' assessore alle Attività produttive dell' Emilia Romagna, Palma Costi-ha garantito il massimo impegno sulla vicenda. Dall' altro l' ottimismo di Cmc, che chiederà la proroga dei tempi per la presentazione del piano finanziario dei commissari - che quindi non sarà pronto entro la prima scadenza del 4 febbraio, ma richiederà lavoro fino alla termine ultimo del 4 aprile - ma che a Roma ha dichiarato «l' intenzione di re darre un piano di continuità aziendale». L' analisi dei conti compiuta dai commissari, quindi, fino ad ora fa presagire ad una possibilità ancora concreta di salvare l' azienda.
Viene inoltre confermata, da parte del colosso delle costruzioni, la volontà di fare istanza per la cassa integrazione straordinaria. La richiesta coinvolgerà tutti i lavoratori della sede e gli occupati dei vari cantieri in Italia e verrà applicata, soppesando costi e benefici di ogni sito, in base alle esigenze economiche.
«Si è parlato anche dei due cantieri in Sicilia, e l' azienda ha marcato la propria attività per dare continuità e per effettuare i pagamenti arretrati ai lavoratori di quella realtà - spiega il referente ravennate della Filca Cisl, Maurizio Bisignani -. Ora molto è legato alla redazione del piano. Registriamo un impegno da parte di tutti, ma la situazione è critica». «Lavoreremo perchè la continuità tuteli attività aziendale e occupazione -conferma il segretario della Fillea Cgil, Davide Conti -. E' emerso come questa crisi è strutturale di tutto il comparto costruzioni italiano, per questo i lavoratori del settore saranno mobilitati il 15 marzo».

Se l'ottimismo di CMC fosse espresso da una società seria ci si potrebbe anche credere, ma visti i precedenti, con la sfilza di menzogne degli ultimi mesi della dirigenza, sinceramente ciò che dicono vale meno di niente, non fosse che erano presenti anche commissari ed advisor e quindi forse qualche speranza esiste. Ma comunque vada dubito che avranno un qualche riguardo per gli obbligazionisti.
 
Dall'articolo che ho linkato sotto, si capisce come la CMC ha accresciuto così rapidamente il proprio backlog commesse, ovvero con ribassi asagerati sugli appalti, ben oltre il ragionevole e sostenibile, un bel specchietto per allodole per attirare risorse finanziarie, culminato con le emissioni obbligazionarie, ben sapendo che poi i nodi sarebbero venuti al pettine. A casa mia tutto questo si chiamerebbe in un certo modo, ma immagino che siano stati ben più bravi nel progettare questo che a gestire la società e che difficilmente vi saranno reati da denunciare, considerando anche le coperture politiche di cui godono.
Il M5S scrive all'Anas: "Salvare la Agrigento-Caltanissetta si può, si cominci con rimpiazzare la Cmc" - Seguo News
 

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