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Il Resto del Carlino Ravenna 15/04/19
LA GRANDE CRISI UN CONFRONTO IMPORTANTE PER LA COOPERATIVA
Incontro vertici-sindacati e assemblea Cmc, oggi un' altra giornata cruciale

C' E' ATTESA per il duplice appuntamento di oggi in Cmc. In mattinata è previsto un incontro tra vertici aziendali e sindacati, nel pomeriggio l' assemblea dei dipendenti. Si tratta del primo momento di confronto dopo l' assemblea dei soci di fine marzo che ha approvato all'unanimità il piano e la proposta di concordato poi depositati in tribunale lunedì 8 aprile. È prevedibile che si faccia il punto sull' andamento dell' azienda, sulla situazione delle società controllate e che si entri maggiormente nel merito di quanto previsto dal piano. A fine marzo il Consorzio Cociv (a guida Salini-Impregilo) ha revocato alla Cmc, per via della crisi che sta attraversando, l' aggiudicazione del maxi-lotto 'Interconnessione di Voltri e completamento Polcevera' dell' alta velocità ferroviaria del Terzo valico con una base d' asta di 343 milioni. Astaldi, classificatasi seconda, ha rinunciato alla commessa poi assegnata alla terza classificata, l' impresa Pavimental (la società di lavori in house di Autostrade per l' Italia).

Il personale ravennate della cooperativa di via Trieste si trova attualmente in cassa integrazione, concessa per ora per un anno, ma prorogabile per altri 12 mesi. La proposta concordataria presentata una settimana fa è stata firmata dall'avvocato Fabrizio Corsini e dal professor avvocato Andrea Zoppini ed è stata elaborata sulla base della consulenza aziendale e finanziaria di Domenico Livio Trombone e di Mediobanca - Banca di credito finanziario Spa. Il piano e la proposta prevedono la continuità aziendale.
 
CMC. Oggi incontro tra i vertici e sindacati. Poi l'Assemblea dei dipendenti
CMC. Oggi incontro tra i vertici e sindacati. Poi l'Assemblea dei dipendenti
Si è svolto questa mattina, lunedì 15 aprile, l'incontro tra i vertici della Cooperativa Muratori e Cementisti e i sindacati, mentre nel pomeriggio, la sede di Via Trieste ha ospitato l'assemblea dei dipendenti. Una giornata importante per la cooperativa edile, poichè si tratta della prima serie di incontri dopo quello del 30 marzo, in cui l'Assemblea dei soci, approvò il piano e la proposta di concordato, poi depositati in Tribunale a Ravenna.
"Piano e proposta prevedono la continuità aziendale della cooperativa e la soddisfazione integrale dei creditori in prededuzione, di quelli privilegiati e dei fornitori strategici, oltre che la soddisfazione parziale e non monetaria degli altri creditori chirografari con l'attribuzione di strumenti finanziari partecipativi" - spiegava la nota diffusa il 9 aprile.
"Durante l'incontro di questa mattina - spiega Davide Conti della FILLEA Cgil - si è parlato dell'andamento della Cassa Integrazione e della procedura di mobilità volontaria che è stata aperta. E' stato ribadito che non è una procedura di licenziamento e che quindi la Cmc non intende licenziare nessuno. Come previsto dall'accordo di Cassa integrazione, la procedura è stata aperta per dare un'opportunità ai lavoratori che, per diversi motivi, abbiano necessità di aderirvi, come previsto dall'accordo fatto al MISE per la Cassa Integrazione straordinaria".
Secondo Conti, l'incontro avvenuto in mattina è stato caratterizzato da un clima costruttivo, con al centro alcuni chiarimenti sulle notizie sugli esuberi, diffuse nei giorni scorsi, che avevano creato preoccupazione. "La mobilità volontaria è stata aperta per un massimo di 45 lavoratori, ma - sottolinea Conti -, trattandosi di volontaria, potrebbe anche non raccogliere l'adesione di nessun lavoratore. Al centro dell'assemblea del pomeriggio, tratteremo diversi punti, tra cui la situazione aziendale, l'analisi della Cassa Integrazione straordinaria e della procedura aperta per la mobilità volontaria".
 
Il Resto del Carlino Ravenna 16/04/19
Cmc, cresce la cassa integrazione - di Lorenzo Tazzari
In leggero aumento nel prossimo trimestre. Ieri l' assemblea
DOPPIO incontro ieri in Cmc.
In mattinata i sindacati si sono riuniti con i vertici aziendali, nel pomeriggio l' assemblea dei dipendenti con i rappresentanti sindacali. Nel primo caso è stato fatto il punto sulla cassa integrazione e sulla cosiddetta 'mobilità non oppositiva'. Per quanto riguarda la cassa integrazione è stato annunciato che è prevista in leggero aumento nel prossimo trimestre, anche per il calo delle attività registrate nelle ultime settimane per via di alcuni cantieri nei quali la cooperativa di via Trieste ha rinunciato a proseguire l' attività.
PER QUANTO riguarda la 'mobilità non oppositiva' (quando il lavoratore chiede di lasciare l' azienda o perché ormai vicino alla pensione o perché ha trovato un' altra occupazione e, in questo, chi lo assume ha diritto a sgravi fiscali) è stato ribadito che il tetto resta fissato a 45 dipendenti. I sindacati hanno fatto presente che i lavoratori vicini al pensionamento hanno chiesto di vagliare anche altre ipotesi di uscita dall'azienda diverse dal licenziamento. Di questa forma di mobilità si tornerà a parlare in un incontro già fissato per mercoledì, giornata nella quale si terrà anche la riunione in Regione (in questo caso l' ente di viale Aldo Moro ha il ruolo di arbitro), sulla trattativa che riguarda l'uscita dalla cooperativa di 20 dirigenti per i quali non si trova l' accordo tra l' azienda e i sindacati.
Nel pomeriggio si è svolta l' assemblea dei dipendenti, definita 'tranquilla'. L' attesa è tutta riposta verso l' approvazione del piano concordatario depositato una settimana fa in tribunale. Prima del pronunciamento ci saranno alcuni passaggi intermedi, come la relazione dei tre commissari nominati dal Tribunale (Andrea Ferri, Luca Mandrioli, Antonio Gaiani) e l' assemblea dei creditori. Se tutto filerà liscio, l' omologa potrebbe esserci in dicembre. I tempi si allungherebbero se commissari o creditori chiedessero integrazioni al piano o altre modifiche. In questo caso si slitterebbe ai primi mesi del 2020.

DALLA Sicilia (dove la Cmc ha in corso lavori infrastrutturali) è stata ribadita anche ieri la richiesta di inserire nel provvedimento Sblocca cantieri del Governo un decreto #salvaimprese creditrici, per andare incontro ai problemi delle aziende subappaltatrici che rivendicano crediti dalla Cmc.
 
Il Resto del Carlino Ravenna 16/04/19

Dalla Sicilia ribadita la necessità del decreto sblocca cantieri
LAVORI AUTOSTRADALI
Dalla Sicilia (dove la Cmc ha in corso lavori autostradali) è stata ribadita anche ieri la richiesta di inserire nel provvedimento Sblocca cantieri del Governo un decreto #salvaimprese creditrici, per andare incontro ai problemi delle aziende subappaltatrici che rivendicano crediti dalla cooperativa ravennate.
 
Corriere di Romagna 16/04/19
INCONTRO TRA SINDACATI E AZIENDA
Cmc, ci sarà più cassa integrazione per non licenziare nessuno
Previsti anche pensionamenti e incentivi all'esodo, finora in cinque hanno deciso di andare via
RAVENNA Cassa integrazione e uscite volontarie da parte dei dipendenti. Sono stati questi due i temi cardine dell' incontro che si è tenuto ieri mattina tra sindacati e Cmc. Dopo la presentazione del piano concordatario in tribunale di lunedì scorso, le tre sigle Cgil, Cisl e Uil volevano chiarire quali fossero le previsioni per il personale del colosso ravennate dell' edilizia, alle prese da mesi con una grave crisi aziendale. Come già riferito la scorsa settimana, il piano elaborato dagli avvocati della cooperativa di via Trieste non prevede alcun licenziamento o esubero. Anche se è inevitabile che l' azienda dovrà passare da una ristrutturazione aziendale, nel tentativo di uscire velocemente dalla crisi eri pagare i debiti contratti. Nessun licenziamento, quindi, ma sicuramente un aumento nell'utilizzo della cassa integrazione. Se fino ad oggi l' ammortizzatore - a fronte dell' accordo siglato con il Governo-è stato utilizzato solo invia sperimentale per circa il 20 per cento, a partire da maggio il numero delle ore sarà destinato ad aumentare. Come precisano i sindacati, però, questo era assolutamente inevitabile.
Le dimissioni Il secondo punto all'ordine del giorno erano invece le uscite volontarie. La Cmc ha infatti aperto le porte a 45 lavoratori che, qualora volessero lasciare l' azienda di loro spontanea volontà, potranno farlo siglando un accordo con l' azienda.
Al momento, secondo i dati dei sindacati, ci sarebbero solo cinque persone interessate. Si tratta di dipendenti vicini alla pensione odi lavoratori che in questi mesi hanno trovato il modo di ricollocarsi. «Su questo tema - spiega Davide Conti della Cgil - ci siamo dati appuntamento a mercoledì, giorno nel quale dovremmo definire esattamente l' accordo per le fuoriuscite volontarie». Allo stesso tempo, sempre mercoledì, si dovrebbe discutere anche della diminuzione dei dirigenti. Al momento in totale sono 35 persone, ma l' obiettivo è quello di ridurre il numero. Nel pomeriggio di ieri, dopo aver lasciato i vertici della cooperativa, i sindacati si sono visti con i lavoratori per spiegare quanto discusso con l' azienda. Erano circa un centinaio i dipendenti che hanno partecipato all'assemblea, dalla quale sono usciti con parole di soddisfazione ma anche con diversi dubbi. «Ingenerale - racconta sempre Conti tutti sono soddisfatti dal fatto che non vi saranno licenziamenti di personale, ma è chiaro che siamo solo all'inizio di un percorso ancora molto lungo e nessuno ancora è a conoscenza di come finiranno le cose. Quindi staremo a vedere».
 
Cooperativa Muratori &

Cementi (CMCRAV)

Houlihan Lokey, who have been formally engaged by a group of bondholders of Italian construction

group CMC di Ravenna (CMCRAV) will hold a "public basis" investor conference call "mainly aimed

at discussing the ongoing restructuring process." No private information will be discussed and no

additional details on the Concordato Plan will be shared according to a statement from the financial

advisers. Houlihan Lokey states that they are currently in touch with 2022 & 2023 holders representing

more than 35% of the notes. The call will be held tomorrow 17 April at 12.00pm UK Time / 1.00pm
 
Il Resto del Carlino Ravenna 18/04/19
LA CRISI DEL COLOSSO FUMATA NERA IN REGIONE TRA AZIENDA E SINDACATI
Cmc, nessun accordo sull'uscita di venti dirigenti


NESSUN accordo ieri in Regione tra Cmc e sindacati sull'uscita dalla cooperativa di via Trieste di venti dirigenti su 32. In questo caso l' ente di viale Aldo Moro svolgeva il ruolo di 'mediatore' tra le parti. La riunione (l' ultima di una serie) si è chiusa con la firma del verbale di 'mancato accordo'. Ora l' azienda ha 120 giorni per procedere, se lo riterrà, con il licenziamento dei dirigenti ritenuti in esubero. Il sindacato aveva chiesto che anche al personale dirigenziale fosse applicata la clausola del 'licenziamento su base non oppositiva', un po' come sta accadendo per gli altri dipendenti che per motivi legati al pensionamento ravvicinato o perché hanno trovato una nuova occupazione, chiedono di lasciare l' azienda. il personale della sede ravennate della Cmc si trova attualmente in cassa integrazione, per la durata di un anno, prorogabile per altri 12 mesi viste le difficoltà nelle quali versa ancora oggi il settore dell' edilizia e della cantieristica.
 
Corriere di Romagna 18/04/19
La riorganizzazione Cmc colpisce solo i dirigenti presto venti licenziamenti di ANDREA TARRONI

RAVENNA Venti dirigenti della Cmc riceveranno una lettera di licenziamento entro 120 giorni. È quanto risulta dall'incontro fra la cooperativa e i sindacati, riuniti a Bologna e ricevuti dal responsabile dell' Agenzia regionale per il lavoro Vanni Salatti. Il dirigente regionale non ha potuto far altro che ufficializzare il mancato accordo fra le sigle di rappresentanza e il gruppo di costruzioni, con il numero potenziale del taglio che è effettivamente stato ridotto (sulle prime si parlava del licenziamento di 35 persone), ma sulle modalità non si è riscontrato alcun accordo tra Cmc e Cgil, Cisl e Uil. Il ridimensionamento dei quadri dirigenti era infatti fra i punti del concordato, che ora è atteso dall' approvazione e che esclude invece esuberi fra operaie impiegati.

Accordo sui dipendenti I sindacati e l' azienda, infatti, hanno sempre ieri firmato assieme un verbale sull'esodo volontario con condizioni agevolate per un massi modi 45 dipendenti. Non ci saranno incentivi economici diretti, ma verrà accreditato sull'ultima busta paga l' equivalente del preavviso di licenziamento. Fino al 31 ottobre del 2019, infatti, i lavoratori di Cmc che chiederanno la chiusura del rapporto lavorativo avranno la possibilità di riscuotere dai 10 giorni lavorativi (che è l' ammontare previsto da un contratto di un operaio), fino a quattro mesi (che è il preavviso previsto per un impiegato di massimo livello e massima anzianità, per i"colletti bianchi" il minimo riconoscimento è di una mensilità). Ora si attende l' ammissione al concordato, dopo il quale dovrà esserci anche il passaggio formale di una controfirma della cassa integrazione straordinaria ora prevista per tutti i dipendenti per i prossimi due anni (rinnovabili ad altri due secondo il piano depositato in Tribunale). I lavoratori erano rappresentati al tavolo di concertazione da Davide Conti, segretario provinciale della Fillea Cgil , Maurizio Bisignani, referente per Ravenna della Filca Cisl Romagna e Massimo Zanirato, della segreteria regionale della Uil. "Esprimiamo soddisfazione sul percorso dell' uscita volontaria del personale operaio e amministrativo - dichiara Conti-. Sulla scelta intrapresa sul fronte dirigenziale, peril quale non c' è stato l' accoglimento nemmeno da parte della Rsa di categoria, non possiamo che prendere atto della presa di posizione unilaterale di Cmc". Ora c' è attesa per l' approvazione del piano concordatario da parte del Tribunale, dopo il quale avverrà un passaggio formale di controfirma anche per la cassa integrazione che coinvolge tutti i lavoratori per due anni (rinnovabili ad altri due, secondo il piano).
 
Corriere di Romagna 18/04/19
La riorganizzazione Cmc colpisce solo i dirigenti presto venti licenziamenti di ANDREA TARRONI

RAVENNA Venti dirigenti della Cmc riceveranno una lettera di licenziamento entro 120 giorni. È quanto risulta dall'incontro fra la cooperativa e i sindacati, riuniti a Bologna e ricevuti dal responsabile dell' Agenzia regionale per il lavoro Vanni Salatti. Il dirigente regionale non ha potuto far altro che ufficializzare il mancato accordo fra le sigle di rappresentanza e il gruppo di costruzioni, con il numero potenziale del taglio che è effettivamente stato ridotto (sulle prime si parlava del licenziamento di 35 persone), ma sulle modalità non si è riscontrato alcun accordo tra Cmc e Cgil, Cisl e Uil. Il ridimensionamento dei quadri dirigenti era infatti fra i punti del concordato, che ora è atteso dall' approvazione e che esclude invece esuberi fra operaie impiegati.

Accordo sui dipendenti I sindacati e l' azienda, infatti, hanno sempre ieri firmato assieme un verbale sull'esodo volontario con condizioni agevolate per un massi modi 45 dipendenti. Non ci saranno incentivi economici diretti, ma verrà accreditato sull'ultima busta paga l' equivalente del preavviso di licenziamento. Fino al 31 ottobre del 2019, infatti, i lavoratori di Cmc che chiederanno la chiusura del rapporto lavorativo avranno la possibilità di riscuotere dai 10 giorni lavorativi (che è l' ammontare previsto da un contratto di un operaio), fino a quattro mesi (che è il preavviso previsto per un impiegato di massimo livello e massima anzianità, per i"colletti bianchi" il minimo riconoscimento è di una mensilità). Ora si attende l' ammissione al concordato, dopo il quale dovrà esserci anche il passaggio formale di una controfirma della cassa integrazione straordinaria ora prevista per tutti i dipendenti per i prossimi due anni (rinnovabili ad altri due secondo il piano depositato in Tribunale). I lavoratori erano rappresentati al tavolo di concertazione da Davide Conti, segretario provinciale della Fillea Cgil , Maurizio Bisignani, referente per Ravenna della Filca Cisl Romagna e Massimo Zanirato, della segreteria regionale della Uil. "Esprimiamo soddisfazione sul percorso dell' uscita volontaria del personale operaio e amministrativo - dichiara Conti-. Sulla scelta intrapresa sul fronte dirigenziale, peril quale non c' è stato l' accoglimento nemmeno da parte della Rsa di categoria, non possiamo che prendere atto della presa di posizione unilaterale di Cmc". Ora c' è attesa per l' approvazione del piano concordatario da parte del Tribunale, dopo il quale avverrà un passaggio formale di controfirma anche per la cassa integrazione che coinvolge tutti i lavoratori per due anni (rinnovabili ad altri due, secondo il piano).

Chiaramente adesso cercano il capro espiatorio, visto che la balla sulla situazione generale dell'edilizia regge solo fino ad un certo punto, si cerca di scaricare sui ranghi inferiori della dirigenza le colpe, quando per una cosa del genere dovevano esser cacciati a calci nel culo tutto il CDA e il DG, promuovendo una azione legale di responsabilità verso tutti questi, cosa che avrebbero dovuto richiedere i soci, ma vista la tipologia di compagine sociale e di come vengono ben trattati nel concordato non mi stupisco più di nulla.
 
Ultima modifica:
il sole 24 ore 20/04/19
COSTRUZIONI
Cordata italiana bloccata sul fronte svedese - di Celestina Dominelli
Il consorzio Vianini-Cmc si è visto cancellare unilateralmente i lavori Citata al tribunale di Roma l'agenzia svedese trasporti: in gioco 80 milioni di danni
La partita, al momento, è in mano ai legali. Perché la decisione con cui Trafikverket, l'Agenzia per i trasporti svedese, responsabile della costruzione, gestione e manutenzione delle strade e delle ferrovie statali, ha revocato a metà marzo, per presunte carenze nell'ambiente di lavoro, alla Lovon Samverkan AB (Lsab) - la società di diritto svedese creata dalla joint venture tra Vianini Lavori (gruppo Caltagirone) e Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna (Cmc)-, i contratti per due lotti (Fse 302 e Fse 308) del Bypass di Stoccolma, la circonvallazione stradale che collegherà il nord e il sud della capitale svedese, è considerata dalle due aziende pretestuosa e fondata su motivazioni inconsistenti. Ma soprattutto è giunta, lamenta la jv, dopo una lunga sequela di interferenze del committente che hanno reso molto difficile il rapporto tra le parti. La storia comincia nel gennaio 2016 quando Vianini e Cmc si aggiudicano l'esecuzione di due tronconi della più importante opera svedese degli ultimi dieci anni: 21 chilometri di arteria stradale a tre corsie, 18 dei quali in gallerie sotterranee. Alle due aziende italiane vengono assegnate due commesse da circa 350 milioni di euro per la realizzazione dei tunnel nella parte centrale del progetto, cofinanziato anche dall'Unione Europea. La strada, però, si mostra in salita fin dalle prime battute. L'aggiudicazione è infatti subito impugnata da uno dei big svedesi del settore (Ncc) che contesta alle due aziende l'assenza dei requisiti necessari per partecipare alla gara. Per due volte, però, l'istanza di Ncc viene respinta e, dopo una breve sospensione per consentire ai giudici amministrativi di primo e secondo grado di valutare il caso, Trafikverket e Vianini-Cmc siglano i due contratti ad agosto. Insomma, non proprio un avvio soft. D'altro canto, la decisione di affidare le due commesse a imprese straniere arriva in un paese in cui, come documenta la stessa Trafikverket nella sua più recente analisi sul mercato delle costruzioni (rintracciabile sul sito www.trafikverket.se), i dieci principali gruppi svedesi del settore (da Peab a Skanska, da Veidekke a Infranord, fino alla stessa Ncc) sono anche i maggiori fornitori dell'Agenzia. E si dividono, se si guardano gli ultimi dati disponibili (2015-2017), oltre il 50% di tutti i lavori aggiudicati e una fetta assai consistente anche delle opere su strada (quasi il 70% degli investimenti complessivi e più delle 80% dei contratti di manutenzione). Il mercato, almeno stando ai numeri, sembrerebbe perciò molto concentrato. La vicenda di Vianini-Cmc si inserisce quindi in questo contesto e segue peraltro un caso simile: quello dell'ex Ansaldo Sts (oggi Hitachi Rail Sts) che, nel 2010, si era aggiudicata da Ab Storstockholms Lokaltrafik (SL), l'appalto per il rifacimento del sistema di segnalamento della metropolitana di Stoccolma, per poi incassare, nell'ottobre 2017, la rescissione unilaterale del contratto da parte di SL per presunti inadempimenti. Il dossier è ora al vaglio della Camera di Commercio di Stoccolma, davanti alla quale la società ha impugnato la revoca giudicando totalmente infondati i rilievi degli svedesi. Una difesa non molto diversa da quella di Vianini-Cmc che, fin dall'inizio dei lavori - è la linea sostenuta dalla jv -, ha dovuto fronteggiare una serie di problematiche, dalle continue ispezioni dei cantieri alla ricerca di qualche violazione, anche minima, da imputare agli appaltatori con conseguente rallentamento dei lavori, lamentano le due imprese, alla totale mancanza di cooperazione e indisponibilità da parte dell'Agenzia a trovare soluzioni condivise. Fino alla richiesta di licenziare il responsabile italiano del progetto - che, peraltro, si era distinto per aver diretto uno dei più grandi cantieri al mondo in Cina - e di sostituirlo con uno svedese poi costretto, a sua volta, ad abbandonare il lavoro per via dei comportamenti giudicati ostili di Trafikverket. L'escalation non ha comunque impedito a Lsab di completare nei tempi le opere di cantierizzazione e le gallerie d'accesso. Ma l'avvio dei lavori dei tunnel principali è coinciso con un ulteriore inasprimento del confronto. Da qui la decisione della jv di chiedere un incontro chiarificatore con l'Agenzia. Che almeno inizialmente sembrava concordare con le preoccupazioni di Vianini e Cmc e disposta a discutere di un possibile accordo in un nuovo incontro salvo poi presentarsi, alla riunione successiva, con la notifica della cancellazione unilaterale del contratto e il blocco di tutti gli esborsi in corso per le opere già effettuate e certificate. Una doccia fredda inaspettata per la jv che ha dovuto dichiarare fallimento per via dello stop ai pagamenti. Ma che ora è pronta a dare battaglia per difendere i suoi diritti e ha citato Trafikverket per 80 milioni di danni davanti al tribunale di Roma.
 

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